Riflessioni all'alba di un nuovo anno

Bologna -

Due giorni fa ho partecipato, come invitato, al Coordinamento Nazionale dell’RdB CUB VV.F. ed è stato per me e per gli altri l’occasione di fare un bilancio del 2007, un anno difficile, il nuovo ordinamento, il patto per il soccorso, il rinnovo del contratto, migliaia di pensionamenti ecc. Siamo in un momento cruciale della nostra storia, non solo come sindacato ma soprattutto come Pompieri. Questo Paese attraversa momenti difficili sia economici che politici, il nostro stipendio perde potere d’acquisto ogni giorno e i nostri diritti di lavoratori sono sempre più una chimera. In questo quadro non certo rassicurante ad aumentare i nostri problemi c’è un’amministrazione che con il complice silenzio assenso dei sindacati maggiori che detengono l’80% delle tessere, ci vuole militarizzare, ridurre i nostri diritti e agibilità sindacale. Non solo ci danno miseri aumenti a contratto scaduto, ma vogliono aumentare i nostri compiti in ambiti di sicurezza che non ci appartengono ne culturalmente ne storicamente come Vigili del Fuoco, addetti al soccorso tecnico urgente non alla sicurezza “pubblica”. Oltretutto si continua ad investire sul volontariato, trascurando la componente professionista, che mese dopo mese vede ridurre inesorabilmente il proprio organico. Basti pensare che nel 2007 sono andati in pensione circa 1700 persone a fronte di qualche centinaio di nuovi assunti e nel 2008 sono previsti tra i 2000 e i 2800 pensionamenti! La finanziaria ha stanziato 49 milioni di euro per la stabilizzazione di 2000 discontinui in 3 anni, praticamente una inezia considerando che già nel 2006 denunciavamo la mancanza in organico di almeno 3000 uomini per garantire il servizio ordinario. La carenza di organico è diventata in questi anni la vera piaga del Corpo Nazionale, si fa fatica a garantire il soccorso ordinario, figurarsi come possiamo garantire l’efficienza in caso di calamità. Quello che è avvenuto questa estate per gli incendi di bosco è solo un triste presagio. Non parliamo poi delle difficoltà connesse all’addestramento e alla formazione, la conseguenza sono l’aumento documentato degli infortuni durante le operazioni di soccorso, sempre meno uomini in partenza, con la presenza oramai importante di discontinui con alle spalle la bellezza di 120 ore di corso! Ma i nostri governanti non paghi di averci decimato bloccando il normale turn over, continuato a tagliarci i fondi, pregiudicando la manutenzione di mezzi ed attrezzature. Proprio un bel quadro non vi pare? Ma per fortuna siamo nel comparto sicurezza!A chi ci ha voluto in questo comparto chiedo dove sono tutti quei vantaggi per noi operativi? Questi signori sono a conoscenza che negli incontri con l’amministrazione di questi giorni, gli argomenti preferiti sono reperibilità, straordinari, disciplina e sanzioni. Si proprio un bell’affare il nuovo comparto, prima almeno contrattavamo, ora dobbiamo sottostare a Decreti che ci vengono imposti dall’alto, senza possibilità di discussione. La firma del contratto da parte dell’RdB non è stata un tradimento, ma una necessità, una conseguenza della nostra nuova condizione di uomini della “sicurezza”, abbiamo firmato perché si sarebbe perso anche tutto il 2007, abbiamo firmato perché grazie alle ultime manifestazioni in novembre da Noi promosse, siamo riusciti a far scindere dalla firma la parte normativa, imponendo il mantenimento del vecchio contratto per quanto concerne la parte giuridica. Almeno ora possiamo discutere su più livelli, uno sul contratto, uno sul patto del soccorso, uno sulla parte giuridica. Per quanto riguarda i soldi, ricordiamo che grazie alla nostra caparbietà, come RdB siamo riusciti ad ottenere all’interno del Patto per il Soccorso, 10 milioni di euro. Non è male ricordare inoltre che siamo di nuovo a contratto scaduto e questo sindacato ha già promosso delle iniziative di rivendicazione sul territorio nazionale. Lotteremo anche per impedire che venga riscritto un contratto che leda la libertà del lavoratore, che non permetta allo stesso di essere giustamente rappresentato. La democrazia sul posto di lavoro è al tramonto, basti pensare all’eliminazione delle RSU e dell’elezione del RLS, si stanno perdendo diritti conquistati con anni di lotte sindacali. Beh! Potremo stare qua ad elencare gli altri mille problemi, Comando per Comando, distaccamento per distaccamento, potremo piangerci addosso per giorni e giorni, mentre allegramente i nostri politici fanno a pezzi il nostro glorioso Corpo dei Vigili del Fuoco. Oppure potremo reagire, non accettare passivamente gli eventi infausti ed appoggiare questa sigla sindacale, la RdB che nella completa solitudine tenta di contrastare la deriva di questa amministrazione che con lucida determinazione mette a repentaglio il Soccorso in Italia, dunque mette a repentaglio la nostra Vita, la vita dei nostri cari, dei nostri amici, di tutti i cittadini. Non rimanete impassibili nell’ombra, iscrivetevi all’RdB, abbiamo bisogno di più persone possibili per contrastare questi progetti sciagurati.

 

Una delega al nostro sindacato è una delega al vostro futuro!