Richiesta urgente di spiegazioni

Rovigo -

Al dirigente dei VVF di Rovigo

ing. Domenico BENTIVOGLIO

 

al Capo Ufficio Staff Ufficio Sanitario

dott. Daniele SBARDELLA

 

 

Oggetto: richiesta urgente di spiegazioni in merito ai fatti accaduti in data 23 giugno u.s.

 

Egregi,

giungono alla scrivente segnalazioni in merito ad un fatto che ha dell’inverosimile. Un lavoratore è stato colpito da gesti ripetuti e continui di “cameratismo” da parte di chi dovrebbe invece gestire le varie operazioni di soccorso curando al meglio i valori in termini di risorse umane in suo possesso.

Fatto ancora più grave deriva dalla palese complicità che la dirigenza periferica ha assunto verso “l’ aguzzino” e contro un lavoratore vittima di un sistema e colpito attraverso la disidratazione. Che è, lo ricordiamo, uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero la quantità di acqua assunta meno l 'acqua persa è negativo (cioè l'acqua persa è maggiore di quella assunta).

Ricordando che normalmente si devono assumono 1,5 l itri di acqua al giorno, per mezzo del riflesso della sete. E che l'acqua rappresenta circa dal 55 al 70% del peso del corpo a seconda dell'età e del rapporto tra massa muscolare (magra), e massa grassa ed è distribuita sia fuori che dentro le cellule.

Chiediamo per fronteggiare un eventuale caso di disidratazione, di equipaggiare il personale di integratori di sali minerali a base di potassio aspartato più magnesio aspartato molto più efficaci di una borraccia riempita con sola acqua.

Ma andiamo ai fatti:

nella giornata indicata il lavoratore colpito, come del resto tutta la sua squadra, si esponeva al rischio di eccessivo del sovraccarico di lavoro, che in riferimento alla tipologia di interventi (ci riferiamo all’ultimo principalmente) lo ha posto nella particolare condizione ai limiti d’accesso alla soglia di disidratazione. Lo stesso lavoratore sentendo il disagio fisico chiedeva di poter assumere liquidi ma insulti e denigrazioni si sostituivano all’acqua, che di fatto non gli è stata data.

Si è arrivati all’eccesso, che ha portato il lavoratore ormai allo stremo delle forze ad accasciarsi sul mezzo e da lì, forse era questo il segnale che si aspettava , è stato portato al pronto soccorso. Il referto medico è inequivocabile.

Alla luce di quanto descritto e di altro che siamo pronti a chiarire nelle sedi opportune, vorremmo capire come la dirigenza locale vuole affrontare tale situazione a tutela del lavoratore vittima di tale azione “criminale”.

Ci si riserva comunque di intraprendere azioni legali, presso le sedi opportune, a tutela del lavoratore.