RICHIESTA URGENTE DI CHIARIMENTI IN MERITO ALLA FRUIZIONE DEI BUONI PASTO

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Francesco Antonio MUSOLINO


Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Iolanda ROLLI


Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko PELLOS


Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Area Risorse Finanziarie dott. Fabio ITALIA

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Area Risorse Logistiche e Strumentali

ing. Guido PARISI


e p.c. Al Direttore Regionale VVF Calabria

ing. Claudio DE ANGELIS



Oggetto: richiesta urgente di chiarimenti in merito alla fruizione dei buoni pasto per il personale operativo e SATI.



Con la presente la nostra Organizzazione Sindacale intende finalmente porre un punto fermo nella gestione dei buoni pasto a livello nazionale, ponendo fine alle tante disparità di trattamento esistenti sul territorio nazionale a seconda della realtà che si vive.


Non è più possibile accettare che un corpo nazionale abbia al suo interno lavoratori di serie A e lavoratori di serie B!!! La dignità di tutti i LAVORATORI del corpo, va rispettata sempre!!!


Cogliamo quindi l’occasione per chiedere di intervenire una volta per tutte in questo “terreno fangoso” della gestione e fruibilità dei buoni pasto che si è creata nel tempo, all’interno del Corpo dove troviamo anche casi limite, dove la dignità dei lavoratori SATI della Direzione Calabria, viene completamente calpestata!!!


A tutt’oggi, ci rendiamo conto che sul territorio ci sono le più svariate regole di gestione e fruizione dei buoni pasto, c’è chi accoglie il buono pasto “in via sperimentale” (pur avendo la struttura cucina al suo interno), c’è chi non lo riceve anche se manca all’interno della sede di lavoro il requisito fondamentale per la fruizione della mensa obbligatoria, la cucina, ma nonostante ciò se lavora tra le 7 e le 9 ore, viene costretto a “bivaccare” per il sostentamento giornaliero, o invitato (in barba a tutte le buone regole della gestione economica del “contenimento dei costi” ad utilizzare l’auto di servizio per recarsi al comando più vicino a fruire della mensa obbligatoria a costi nettamente superiori per l’amministrazione e tempi di rientro in sede(?) assolutamente superiori alla pausa pranzo di 30 minuti prevista per il personale SATI, e poi c’è chi invece in barba alle regole di contenimento di budget, della Spending Review e del buon senso di gestione finanziaria fa un uso quotidiano del buono pasto sia intero che ridotto come se fosse al cosa più normale di questo mondo (in alcuni casi anche con dubbia copertura finanziaria)!!!


Per concludere invitiamo l'amministrazione a farsi carico del problema di disparità di trattamento palese nel Corpo Nazionale (causa anche del fantomatico “riordino” fresco di applicazione) e chiarire una volta per tutte la propria posizione, tenendo presente le varie note emesse nel tempo e “contrastanti” tra esse, dalle Risorse Finanziarie e dalle Risorse Logistiche, cercando di considerare l’evoluzione delle normative riguardanti l’argomento e l’invito più volte rivolto dall’amministrazione ai comandi ed alle direzioni regionali di agire nell’interesse dell’amministrazione e dei lavoratori stessi, non perdendo di vista l’obbiettivo del risparmio economico.


Questa Organizzazione Sindacale resta in attesa di un cortese urgente riscontro.