RICHIESTA INTERVENTO SUL DISPOSITIVO DI SOCCORSO REGIONE SICILIA

Catania -

 

Al presidente del Consiglio dei Ministri

Dott.Mario DRAGHI

 

Al Capo dipartimento della protezione civile

Dott.Ing Fabrizio CURCIO

 

Al Capo dipartimento dei vigili del fuoco

Pref. Laura LEGA

 

E.p.c al coordinamento nazionale Usb vigili del fuoco

 

All'esecutivo regionale Usb vigili del fuoco Sicilia

Coordinatore Mario e Placido MORETTO (ME)

Coordinatore Giovanni DI RAIMONDO (SR)

Coordinatore Gavino GAVINI ( TR)

Coordinatore Giacomo MATINA ( AG)

Coordinatore Sebastiano RUSCICA ( CT)

Coordinatore Alessandro D'ANTONA (CT)

 

Oggetto: Richiesta Intervento Sulle Problematiche Dei Vigili Del Fuoco Siciliani

 

 

Con la presente, scriviamo questa dettagliata missiva, per mettere al corrente sullo stato di salute dei vigili del fuoco in Sicilia.

Come organizzazione sindacale, faremo, o tenteremo di fare un sunto sulla problematiche che la Sicilia ha! Sicuramente dovranno essere  da monito, perché anche i vigili del fuoco, oggi sono costretti a chiedere aiuto, quell'auito ormai diventato atavico per un territorio così importante! Di seguito proveremo a spiegare il nostro grido d'allarme.

Il territorio Siciliano, come più volte espresso con varie missive, soffre una cronica carenza di personale operativo ed amministrativo (più di 300 unità, con piante organiche ormai datate da un ventennio, la foto attuale, vedrebbe un aumento di cinquecento unità a vario titolo) in tutta la Sicilia “ Catania, Messina comando e nuclei portuali Milazzo e Messina, Enna, Siracusa, e isole minori, soffrono una carenza abnorme, con punte che si aggirano sul 40% di carenza”, per tale motivo, chiediamo di sollecitare le assunzioni, precari e idonei ai concorsi pubblici, sarebbero dà impulso anche per i nuclei specialisti navali e sommozzatori soprattutto.

La realtà operativa siciliana è tra le più complesse d’Italia, per la presenza di insediamenti industriali di terziario avanzato, di aeroporti di varie categorie (Catania è il quarto in Italia per traffico passeggeri e merci) e in ambito Portuale diversi porti con un consistente traffico di passeggeri e merci, gli impianti petrolchimici, il polo Siracusano (Agusta, Priolo e Melilli) in aggiunta agli impianti di lavorazione e stoccaggio di Gela e di Milazzo costituiscono rischi non indifferenti ( è necessario un aumento di organico sui porti di Messina, vista anche la problematica ”Stromboli” sarebbe pragmatica anche l’apertura di Gela porto, ex novo.) Altra componente da non dimenticare, è il nucleo sommozzatori di Catania, con un organico carente di 14 unità, Nucleo che copre un territorio di oltre due milioni di abitanti, tra i primi in Italia come interventi. L’alto rischio idrogeologico I rapporti annuali della protezione civile regionale sul rischio idraulico della regione parlano chiaro” le stime sugli eventi e i danni sono in continuo crescendo. Mediamente, dei fondi messi a disposizione dalla UE per gli interventi di manutenzione del territorio siciliano, né sono stati utilizzati solo il 20% e i fatti purtroppo, ci raccontano una triste e lunga serie di eventi catastrofici e si dovrebbe voltare pagina con“ Prevenzione - Previsione e messa in Sicurezza- “.

La Sicilia oltre ad avere sul territorio il più grande vulcano europeo emerso, cioè l’Etna << attivo 12 mesi l'anno, ed in questi giorni né stiamo ammirando lo spettacolo>> ha anche lo Stromboli e una serie di vulcani sottomarini, tra i più grandi e attivi, ricordiamo il vulcano Empedocle a sud nel mar di Sicilia, e il vulcano Marsili a nord nel mar Tirreno potenzialmente pericoloso. Indubbiamente le attività vulcaniche sono strettamente collegate e provocano attività sismiche anche di importanza rilevante (l’ultimo a dicembre 2018), negli ultimi 120 anni ; 1908 Messina 7.2 Richter; 1911 Giarre 5.2 Richter; 1914, Linera 5.3 R; 1940 Villabate 5.3 R, 1967;  Capizzi -Mistretta 5.9 R; 1968, Valle del Belice 6.2 R; 1975, Messina 5.3 R, 1978; Golfo di Patti, 6.1 R, 1990; Augusta 5.7 R; 2002, Ustica mar Tirreno 5.6 R; 2016, Mar Tirreno meridionale, PalermoUstica 5.7 R; 2018, provincia di Catania 4.6 R ; 2018, Etna 4.8 R.

Una serie di isole minori, non sempre facilmente raggiungibili, tra cui Lampedusa, la quale risulta la più problematica e di importanza strategica, perché famosa per essere la porta d’Europa.

Se a tutto ciò aggiungiamo il deficit cronico della rete viaria regionale -ricordiamo che i maggiori assi autostradali che collegano le varie città siciliane, a causa dei numerosi cantieri o strade vetuste e non idonee ai tempi, costituiscono un ostacolo al traffico veicolare ( l’interruzione causerebbe non pochi problemi). Stesso problema ed ormai improcrastinabile è, lo stato delle strade provinciali. Sembra pleonastico ricordare che la Sicilia è un’isola, anche se piccola la distanza con la costa calabrese, non sempre le condizioni meteo marine sono favorevoli, ma noi dobbiamo pensare anche al peggio ovviamente, non possiamo dipendere da altri in condizioni di emergenza, infatti, tale caratteristica non ci accomuna alle altre regioni italiane, che invece possono trovare l’appoggio in tempestività delle colonne mobili regionali limitrofe in  tempi veramente celeri , qualora ne avessero la necessità.

La  professionalità e l’abnegazione dei Vigili del fuoco siciliani, quando vengono chiamati in causa, è encomiabile! Si trovano sempre pronti,con la massima  professionalità a supporto di chiede aiuto! La realtà però è evidente; il dispositivo di soccorso siciliano necessita di  urgenti interventi.

La  richiesta è una conseguenza dettata dall’evoluzione e l'antropizzazione del territorio, con diverse tipologie di intervento e moltissime criticità, per cui la risposta a tutti i tipi di eventi legati al soccorso tecnico urgente, deve essere assolutamente in autonomia e indipendenza, con investimenti importanti: mezzi, attrezzature, strutture, formazione, apertura nuove sedi, e riclassificazione di quelle con maggior numero di interventi.

L’espressione  “Emergenza” in Sicilia ormai è diventata una amara realtà  ( non va meglio nel resto d’Italia) ed è diventato ordinario straordinario per i vigili del fuoco “ il Covid-19 l’ultimo esempio che stiamo vivendo.

La nostra, è una professione “altamente usurante” e lo sforzo economico si dimostra  come non unico  problema del corpo nazionale.

Una professione come quella del vigile del fuoco, dovrebbe essere riconosciuta come” SPECIALE” invece, come è ormai noto, non siamo coperti neppure da istituto INAIL o similare.

Ricordando la media europea di, 1 VF ogni 1.500 abitanti, contro 1 VF ogni 15.000 mediamente in Italia, che non è più applicabile, viste le nuove tecnologie di costruzione con materiali che arrivano al flash over in maniera drasticamente più veloce!

A nostro parere, riteniamo urgente la modifica delle dotazioni organiche (operativi ed amministrativi), in relazione al numero di interventi, alle caratteristiche, distanze e rischi correlati al territorio, come ad esempio: sismicità, vulcanico, idrogeologico, boschivo, culturale ed il personale che potrebbe colmare tali carenze in tutto il territorio nazionale, già è lì che aspetta! Precari ed idonei al concorso pubblico 250 posti, il covid-19, ha rallentato l'iter, e ci auspichiamo vengano smaltite celermente.

Inoltre, chiediamo un serio intervento per il completamento e la dislocazione in diverse zone del territorio di Attrezzature speciali, carro UAMA ( visto all’opera nel sisma di Santo Stefano, arrivato da Napoli ma, è previsto anche in Sicilia(CT) e pensando alle moderne soluzione logistiche oggi in uso in altre regioni, i moduli supporto logistico (MSL, modulo supporto logistico) attualmente dislocato a Palermo ma è in arrivo un secondo ( doveva essere assegnato a Catania e nulla si è più saputo) che sarà sempre dislocato nel territorio di Palermo, cosa che ci lascia perplessi, non può un solo comando intervenire su tutta la Sicilia, . Una attenta analisi va fatta.

Per quanto riguarda il  settore aeroportuale della Sicilia, in cui vi sono 6 aeroporti che vanno dalla settima alla nona categoria, dove il nostro personale garantisce soccorso e lotta antincendio, con un parco automezzi che necessità di adeguata manutenzione ( pochi fondi, mezzi fermi).

Invece non è migliore la situazione mezzi nautici, spesso i nuclei portuali, sono senza imbarcazione, è auspicabile migliorare la dotazione di mezzi leggeri (gommoni e imbarcazioni idonee) e la dotazione di mezzi alluvionali nei comandi che ricadono in zone a forte rischio di eventi alluvionali, ribadiamo che è ormai improcrastinabile l’investimento su nuovi mezzi ed urge un intervento sui passaggi di qualifica degli stessi, rimasti bloccati in limbo senza sbocco.

Le situazione sedi di servizio Siciliane dopo un'attenta analisi con l'ufficio competente, andrebbero sicuramente manutentate straordinariamente. Oltre ai problemi legati alle strutture, la rete delle sedi dislocate sul territorio regionale, sovente non collega i luoghi di propria competenza, nei famosi 20 minuti, tempi stabiliti, a causa della particolare morfologia territoriale; altresì,  ricordiamo i distaccamenti già decretati ma non ancora aperti (Roccalumera Me, Agrigento Nord, Palagonia Ct, Messina Sud) mentre alcune necessitano di un aumento di categoria (Milazzo Me, Lentini e Augusta Sr… Acireale, Paternò, Caltagirone, Riposto, CT,  Gela porto, Sortino permanente e Noto ) attualmente l’unico distaccamento siciliano di categoria SD5 “54 unità a fronte delle 28 teoriche” ( gli organici sono al di sotto delle piante organiche teoriche) si trova a Gela nel nisseno e riteniamo che dovrebbero avere la stessa categoria i distaccamenti di: Milazzo Me; dove insistono sul territorio diversi impianti di lavorazione e stoccaggio. Augusta ,Lentini e Priolo con Sortino permanente, per la presenza del polo petrolchimico siracusano,  Bagheria ed Ustica permanenti per distanza e densità di popolazione; Acireale; per il rischio sismico e numero di interventi. Caltagirone; per distanza e interventi effettuati. Riposto; porto turistico, rischio sismico ed idrogeologico con elevato numero di interventi. Paternò; rischio sismico e numero di interventi e moltissime  altre sedi permanenti nel territorio siciliano , meritano un attenzione particolare.

La presente richiesta signor Presidente del Consiglio, Dott. ING Capo dipartimento della protezione civile, prefetto capo del dipartimento dei vigili del fuoco, è l'espressione dello stato di salute del territorio siciliano. Chiediamo un vostro intervento che possa invertire la rotta! Un dispositivo di soccorso in condizioni ottimali in tutta la Sicilia, è cosa fondamentale, per la tutela e la sicurezza, della popolazione e dei soccorritori.

 

Sicuri di un vostro intervento , si coglie l'occasione per porgere distinti saluti.

 

 

    

Il coordinatore regionale Usb Vigili del fuoco Sicilia

Carmelo BARBAGALLO

 

 

https://newsicilia.it/sicilia/cronaca/vigili-del-fuoco-sicilia-usb-chiede-sostegno-del-premier-draghi-servono-interventi-urgenti/649801?fbclid=IwAR21nKzeEqt9nVa4bMR8lBlprj70vglbAFXDUuI8hC30EQ5xPdo2MnCLBMYb

 

https://gruppormb.it/vigili-del-fuoco-usb-chiede-nuovamente-interventi-per-il-comparto/