RICHIESTA INFORMAZIONI SERVIZIO DI VIGILANZA

Brindisi -

Al dirigente  dei VVF di Brindisi

ing. Michele ANGIULI

             
e p. c.                 Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko PELLOS

 

 

Oggetto: richiesta informazioni servizio vigilanza effettuato in data 7 ottobre 2015.  

 

La scrivente organizzazione sindacale è da tempo immemorabile sostenitrice dell'abolizione dei servizi esterni in regime di straordinario o vigilanza o affini. La motivazione politico sindacale che ci spinge fino ad oggi ad essere convinti di tale scelta si lega principalmente a due motivazioni molto importanti: la prima è contenuta nel rispetto sia dell'orario di lavoro sia del relativo tempo di recupero psicofisico. La seconda è invece di natura strategica visto che fare le vigilanze dentro l'orario di lavoro comporterebbe per l'amministrazione l'onere di dover assumere e contemporaneamente dover aumentare il salario di chi fa come servizio anche assistenza presso pubbliche manifestazioni. Evitando di spiegare altri effetti estremamente positivi nel non fare servizi extra orario di lavoro è indubbio  che la situazione attuale non è quella da noi desiderata ma quella dall’amministrazione imposta.

Entrando nello specifico dell’oggetto, le facciamo presente in prima istanza che nella sua risposta con prot. 9427 del 27/10/2015 vengono citati sia l’articolo 18 che l’articolo 25 del d.lgs 139/2006 ove  vengono trattati rispettivamente i servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento, ed i servizi di soccorso pubblico “non urgente”, omettendo di specificare in quale dei due casi lei ha inteso classificare l’episodio in questione.

Partendo quindi dal presupposto che la vigilanza è un obbligo dell’amministrazione, in quanto compito istituzionale del CNVVF si possono verificare casi di servizi svolti con personale  in orario ordinario, ma eslusivamente quando si dispone di personale in eccedenza rispetto all’ordinario dispositivo di soccorso. In altre parole non si deve mai, ed in nessun caso indebolire la capacità di risposta operativa alla cittadinanza. Proprio a tal fine l’Amministrazione può disporre di personale a regime volontario iscritto in apposite liste per l’effettuazione di tali servizi, in orario straordinario e regolamentato da norme ben precise.

Risulta invece alla scrivente che le squadre che si sono alternate sullo scenario della vigilanza/servizio di soccorso pubblico “non urgente”, erano  quelle inserite nel normale dispositivo di soccorso, privando alternativamente la sede Centrale della seconda partenza, e il distaccamento di Ostuni dell’unica squadra a copertura della zona nord della provincia.

A riprova di quanto detto si ricorda che nella stessa giornata vi è stata una richiesta di soccorso ove era necessario l’intervento di una squadra NBCR, e per fare fronte a tale richiesta si è reso necessario richiamare in servizio personale già posto in congedo ordinario dietro la promessa  di pagamento a straordinario, oltre a rimediare una squadra di fortuna impiegando personale giornaliero.

Oltretutto ci risulta che la richiesta per tale servizio è giunta nei tempi utili per l’attivazione della procedura ordinaria per il richiamo del personale da parte dell’apposito ufficio che gestisce i servizi di vigilanza.

Ora data la cronica penuria di personale, ed in considerazione del rischio al quale può venire esposta la cittadinanza, qualora si riduca arbitrariamente il dispositivo di soccorso pubblico, le chiediamo  nel prossimo futuro di attenersi alla procedura ordinaria e oramai consolidata del richiamo del personale fuori servizio.  

Distinti saluti