Richiesta di incontro urgente.
Al Dirigente Provinciale Vigili del Fuoco di Roma Ing. Gioacchino Giomi
Alla luce dell’ennesima disposizione di servizio emanata da questo Comando, riferita all'avvicendamento del personale presente nelle zone terremotate, all'articolazione dei turni e all’orario di lavoro, a tutt’oggi dobbiamo prendere atto che Lei persevera a non convocare un tavolo unico di contrattazione, ma insiste ad emanare disposizioni illegittime frutto, probabilmente, di incontri sindacali dove la scrivente non viene convocata.
Detto ciò, questa RdB-CUB Le evidenzia la palese violazione delle norme contrattuali sulle corrette relazioni sindacali e delle norme sancite dal Contratto Integrativo, in special modo al Titolo VIII – Capo I- Art. 34, 35 e 36.
A ormai quasi 20 giorni dal sisma che ha colpito la regione Abruzzo il personale di questo Comando sta subendo ingiustamente le conseguenze di una cattiva gestione delle risorse destinate ad affrontare questa calamità, infatti, le disposizioni sembrano prese come se fossimo ancora nelle prime ore dell'emergenza. La disorganizzazione e l'improvvisazione, soprattutto della dirigenza, hanno comportato un vero e proprio sperpero di risorse, umane e finanziarie, sin dalle prime ore dopo il sisma, ma ancora più grave è il fatto che continuino ancora oggi.
Il ricorso al raddoppio dei turni nei Comandi interessati all’emergenza, previsto per il tempo strettamente necessario, sta diventando, invece, il modo con cui l'Amministrazione tenta di nascondere la cattiva gestione del personale e la cronicità della carenza di organico all’opinione pubblica. Inoltre la decisione di obbligare il personale a prestare servizio con turni di lavoro raddoppiati (la volontarietà è del tutto ignorata), oltre a risultare nella maggioranza dei casi un vero e proprio sperpero di risorse economiche e umane, rappresenta tutta l'incapacità di attuare un modello organizzativo funzionale e rispettoso dei diritti dei lavoratori. Condizioni essenziali per un'amministrazione moderna ed efficiente che se ignorate portano ad ulteriori difficoltà per i lavoratori, i loro famigliari ma anche alla stessa Amministrazione che non tiene in considerazione la possibilità di dover affrontare un eventuale emergenza nel territorio provinciale di competenza.
Tale situazione sta creando un diffuso malessere tra il personale che, se in un primo momento è stata tollerata in virtù dell'essenziale necessità di assicurare il soccorso ai cittadini vittime del sisma, ora è motivo di numerose lamentele. I lavoratori ci segnalano sempre più frequentemente la difficoltà per il mancato recupero psicofisico e per il lungo distacco dagli affetti famigliari.
E necessario pertanto che l'Amministrazione provveda immediatamente ad attivare le corrette relazioni sindacali con tavoli di trattativa unici per tutti i soggetti sindacali maggiormente rappresentativi, con all'ordine del giorno le modalità di avvicendamento del personale nelle zone terremotate, anche al fine di scongiurare eventuali azioni di dissenso da parte del personale ormai insofferente al disservizio creato dalle ultime disposizioni emanate dall’Amministrazione.
La RdB-CUB nel ribadire quanto sopra, chiede di sospendere le modalità finora adottate per l'avvicendamento del personale di questo Comando attuando, invece, quelle utilizzate in occasione di emergenze precedenti, e di convocare, in tempi strettamente necessari, un incontro, alla presenza di tutte le OO.SS. titolate alla contrattazione, idoneo a ristabilire correttezza e rispetto dei diritti e delle norme sancite dal C.C.N.L. anche in occasione di eventi calamitosi.
La RdB-CUB, qualora l'Amministrazione non provveda in tempi brevi a quanto sopra, si riserva di promuovere tra i lavoratori iniziative di protesta atte a denunciare le condizioni di lavoro e necessarie per ristabilire il rispetto dei diritti sindacali e la dignità del personale.