RESOCONTO TAVOLO TECNICO DELLA FORMAZIONE

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 Nella giornata di oggi si è riunito il Tavolo Tecnico della Formazione.

In premessa abbiamo ricordato l’importanza del ruolo del Tavolo che da troppo tempo è stato abbandonato e che ha un compito imprescindibile per quanto riguarda la formazione e la revisione delle circolari inerenti ai vari settori.

È stato chiesto che vengano al più presto riprese le fila delle situazioni già in essere come ad esempio la revisione del pacchetto formativo per gli Allievi nei corsi d’ingresso e quella delle “Linee guida per la formazione NBCR” inerente all’abbassamento da cinque a due anni per l’accesso alle qualifiche NBCR superiori e di settore.

Si è aperta la discussione per quello che è l’accesso alla qualifica di formatore SAPR.

Abbiamo ricordato l’importanza che questo settore sta rivestendo nell’ambito del soccorso tecnico urgente per quanto attiene alla ricerca e soccorso e per il sorvolo durante gli scenari complessi come ad esempio i crolli di strutture. Allo stesso modo l’impiego di velivoli APR per la mappatura legata ad indagini di Polizia Giudiziaria e nella collaborazione con altri enti come ad esempio il Ministero dei Beni e le Attività Culturali.

Un ambito che al momento è forse uno dei più avanzati tecnologicamente avanzato deve poter mantenere questa specificità.

Abbiamo chiesto che i formatori che attualmente sono presenti assumano lo status di formatore esperto/esperto di settore, scorporandoli dal contingente generale dei formatori. Affinché possano redigere il manuale dei formatori SAPR

Dare una premialità a chi ha già effettuato tutoraggio nei corsi di formazione e dargli un vantaggio nelle procedure di selezione. Selezioni che devono prevedere una prova di sbarramento teorico-pratica.
Nelle proposte che sono state fatte dalla USB è stato chiesto che:

  • ci sia un’anzianità minima di 3 anni di brevetto da pilota APR

  • avere all’attivo almeno 50 ore di volo (svincolato dalle ore in ambito di formazione);

  • premiare l’anzianità di brevetto;

  • a parità di anzianità di brevetto premiare il maggior numero di ore di volo.

  • non utilizzare il criterio di anzianità inversa, perché già applicata nei corsi in ingresso come pilota SAPR.

In ultimo nelle nostre istanze si è ravvisata la necessità di somministrare il corso di metodologie didattiche di base, per i nuovi formatori, e metodologie didattiche avanzate per i formatori esperti.

È proseguita la discussione con l’accesso al ruolo di formatore per mezzo anfibio.

Come al solito siamo a rincorrere e modificare le circolari quando sono quasi finiti i formatori.

Per l’anfibio ne sono rimasti solamente due al Comando di Cremona.

Abbiamo ricordato che trattasi di un’estensione della patente nautica VF e in questo ambito deve essere ricondotto. Anche se ben diverso dalle acque aperte e acque bianche la conduzione del mezzo anfibio opera in condizioni d’acqua differenti da utilizzare per il recupero delle vittime rimaste isolate.

Occorre fare un ragionamento anche sugli anfibi in senso stretto. Mezzi che non godono di condizioni brillanti, anche dovute agli anni d’immatricolazione. Cominciano a diventare vetusti e per la maggior parte sono fuori servizio.

Abbiamo chiesto di:

  • Specificare i requisiti minimi obbligatori, andando a specificare bene il requisito del SAF, che deve essere considerato latu sensu comprendendo il livello 1/A, 1/B e Basico come specificato nella circolare DCFORM 3043 del 5.02.2021;

  • Indicare quali debbono essere i DPI previsti dal R.I.NA. e quelli equivalenti;

In ultimo si è passati al percorso formativo per formatore moto d’acqua Power Water-Craft (PWC).

Abbiamo chiesto che il requisito della IV cat. terrestre non venga considerato come titolo preferenziale visto il peso non eccessivo del carrello e del mezzo nautico trasportato.

Si è poi aggiunta la richiesta che venga considerato anche il titolo di Salvamento a nuoto.

Per i punteggi chiediamo di rivedere i punteggi da attribuire.

Rivedere quelli che sono i requisiti minimi della formazione, come già esplicitato per il SAF.

A margine della discussione abbiamo chiesto che le circolari di settore vengano coordinate da un testo che sia trasversale e comune a tutte, in merito al possesso dei requisiti minimi di accesso: TAS1 – SAF -TPSS e tutti i corsi di auto-protezione. Questo per evitare inutili lungaggini per la revisione delle circolari.

Il Direttore della Formazione, ing. Notaro, ha illustrato quelle che saranno le prossime politiche assunzionali del Corso di ingresso: 101°, 102° e 103°.

Si riscontrano delle criticità per quanto riguarda la somministrazione dei moduli intensivi come l’aeroportuale e il SAF. Una parte verrà effettuata presso le Scuole Centrali Antincendi e una parte presso i Poli didattici territoriali.

Abbiamo chiesto di rimettere mano in maniera significativa e con coraggio al pacchetto didattico per gli Allievi Vigili del Fuoco, ridando importanza all’outdoor training ai “pozzi e cunicoli” al posto ddi quella scelta scellerata legata alla militarizzazione e al formalismo come i 60 moduli del cerimoniale.

Allo stesso modo per quanto riguarda il corso di formazione a Capo Squadra chiediamo che vengano rivisti il regolamento di accesso e il pacchetto formativa venga erogata uniformemente sul territorio.

Non è pensabile che tra un corso e l’altro vengano cambiati i criteri e le modalità di svolgimento: titoli che una volta vengono valutati e una volta no; punteggi e attribuzioni che sono volatili e non hanno una consequenzialità tra i vari corsi di formazione.

A margine abbiamo chiesto che coloro che hanno fatto la domanda e sono attualmente in posizione utile per accedere al corso per Istruttore Professionale, vengano chiamati ad effettuare il corso, portando ad esaurimento la graduatoria nel più breve tempo possibile.

Il Direttore ha ascoltato le richieste del tavolo, dando rassicurazioni il merito soprattutto alle modifiche legate al corso d’ingresso degli Allievi Vigili del Fuoco.

 

 

Il Coordinamento Nazionale USB Vigili del Fuoco