REPARTO VOLO E RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONALITA'

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Bruno FRATTASI


Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI



Oggetto: reparto volo e riconoscimento della professionalità.


Egregi,



premettendo che a livello operativo ancora non sono chiari gli aspetti legati alla sinergia lavorativa tra VF ed EX Forestali che permetta una migliore organizzazione del lavoro. L'attuale condizione, di fatto, crea una rigidità del sistema operativo di soccorso volo che non dobbiamo permettere che continui.

É indubbia, invece, la professionalità e la competenza che questo settore ha dimostrato dalla sua antica costituzione, da entrambe le parti, ma è anche palese come l’arrivo, attraverso l’assorbimento, della compagine ex forestale abbia evidenziato un errore da sempre commesso da parte dell’amministrazione centrale del CNVVF.

Il dipartimento negli anni ha sempre sponsorizzato la nascita di specialità evitando, astutamente, il consolidarsi della nostra professionalità attraverso un riconoscimento normativo ed economico... “meglio rimanere nel limbo che affrontare le certezze di dover avere a che fare con chi poi pretenderebbe troppo… noi siamo vigili del fuoco” (omissis l’amministrazione) questa è la frase, estrapolata da diversi discorsi che negli anni è rimasta intatta quando si parla di riconoscimenti di brevetti già esistenti o quando si parla di riconoscere economicamente la professionalità dei vigili del fuoco in generale. Ma adesso la situazione è divenuta inaccettabile. E la soluzione, cosa nota all’amministrazione, è venuta proprio dagli specialisti elicotteristi proprio della forestale.

Il loro brevetto è commerciale. Niente invenzioni di sorta o giochetti vari… la loro professionalità è monetizzabile. Loro, giustamente, hanno puntato al riconoscimento commerciale del titolo e quindi hanno preteso il pagamento di un brevetto che esiste ed è valevole per il mondo sia pubblico che privato. Questo è l’uovo di colombo che da sempre USB ha sostenuto e sostiene debba essere la strada da percorrere per rendere giustizia nel nostro mondo del lavoro. Dobbiamo smettere di rincorrere alla somiglianza di altri corpi di polizia, cosa che anche voi sottolineate più volte ai tavoli amministrativi quando dite che l’art 16 della 121/81 è inapplicabile ai vigili del fuoco.

Allora dobbiamo uniformare i titoli lavorativi alle normative esterne in essere. Questo ragionamento naturalmente deve partire dal reparto volo e deve estendersi a tutte le professionalità che sono dentro il corpo nazionale. Perché le normative: codice della navigazione, brevetto di immersione, normativa cinofili, USAR, ecc… (l’elenco è veramente lungo) sono una realtà che esiste nel mondo del lavoro sia pubblico che privato e dall’applicazione e dall’uniformità che ne deriverebbe attraverso la nostra semplice applicazione speculare corrisponderebbe un trattamento economico adeguato e corretto. La professionalità è monetizzabile.

Come Organizzazione Sindacale non accettiamo il gioco al ribasso che state facendo verso i lavoratori provenienti dalla forestale (li state sottoponendo ad un assorbimento delle loro economie a ribasso) e non accettiamo che si continui con la pratica di mancato riconoscimento delle professionalità che esistono nel corpo nazionale.

È inaccettabile pensare che continuate ad accettare, chiudendo gli occhi, una situazione di differenza economico professionale tra lavoratori (i vigili del fuoco sono professionisti rinomati) con il solo intento di fuggire dalle vostre responsabilità oggettive.

Come Organizzazione Sindacale vi chiediamo un incontro urgente che in un periodo come questo potrebbe portare a dei risultati significativi.

Basta giocare a guardia e ladri o alimentare una guerra tra lavoratori con il solo intento di ricostruire le carriere ai dirigenti (incarichi di funzione presso la costituzione dei distretti) dovete riconoscere la professionalità a chi realmente opera sul campo… non saranno mai i “vostri gradi o stellette” a muovere un mezzo, a scavare sotto la neve, a salvare vite umane, a fare i vigili del fuoco…



In attesa di celere riscontro si rimane in attesa.