Egr. Capo Dipartimento,

premesso che, il paese ogni giorno è colpito da eventi calamitosi; che ancora nel Belice esistono situazioni di difficoltà da parte della popolazione che non possono essere lenite dalle nostre attività.

E premesso che, uno stato di emergenza non può durare all’infinito, infatti dopo la prima fase emergenziale dove il corpo nazionale svolge il soccorso tecnico urgente terminato ciò, subentrano le fasi successive dove altri enti possono intervenire.

Purtroppo registriamo che, dal territorio continuano ad arrivarci segnalazioni da parte del personale dei vari comandi provinciali che i dirigenti all’uopo preposti paventano una sorta di obbligatorietà nell'invio in missione in Abruzzo.

Occorre sottolineare che, alla stregua del piano Nazionale, anche in molte località territoriali (a partire qualche Direzione Regionale) non è stata svolta la dovuta negoziazione in merito all'organizzazione del lavoro individuando metodo e criteri.

Occorre altresì dare rilievo che il personale inviato in Abruzzo, ad eccezione della prima fase, ad oggi non ha ancora percepito le spettanze dovute ed in molti casi neppure l'anticipo di missione.

La scrivente O.S. è dal 6 Aprile che sollecita questo Dipartimento al rispetto delle corrette relazioni sindacali ed all'emanazione di direttive precise ed inequivocabili uguali per tutto il territorio Nazionale.

Alla luce di quanto sopra esposto rimaniamo in attesa dei dovuti chiarimenti in merito.