RELAZIONI SINDACALI E FORMAZIONE; QUESTI SCONOSCIUTI

Al Capo dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile Pref. Giuseppe Pecoraro

 

 

 

 

 

 

Roma -

Prendendo spunto dall’incontro da Lei organizzato nel mese di settembre, in cui ha convocato tutte le OO.SS, finalizzato con buona probabilità per conoscere gli interlocutori con cui, in sostanza dal suo insediamento in poi, si sarebbe dovuto relazionare. Se non ricordiamo male, in quell’occasione Lei parlò di relazioni sindacali sottolineando la loro necessità ed importanza. Oggi, a distanza probabilmente neanche di un mese, siamo a sottoporle due ordini di problemi. Il primo di carattere generale, riguarda appunto le relazioni sindacali nella sua complessità, ovvero non riceviamo alcuna informazione di settore e per ciò che concerne i tempi di convocazione, ai tavoli di contrattazione e/o tecnici, spesso sono troppo ristretti. Una seconda ragione più settoriale riguarda la Formazione, la quale in forte autonomia non ritiene mai di inviare, almeno quanto concerne noi RdB CUB, le direttive relative. Queste infatti vengono immancabilmente reperite presso soggetti terzi e con forte ritardo rispetto la data di emanazione. Una questione più specifica, intimamente legata alla formazione, è relativa ai nuovi parametri creati in merito al rapporto numerico tra istruttori e vigili del fuoco, tra l’altro ci risulta che alcuni dirigenti periferici abbiano già riferito disaccordo in merito a tale provvedimento (Milano). Non concordano per tutta una serie di giustificati problemi, che soffrono i comandi di grosse dimensioni, in ragione del fatto che sono comandi di passaggio, ovvero composti da personale per lo più non residente che ad ogni mobilità è oggetto di trasferimento. La esigua percentuale di istruttori (0,5%) non permette di svolgere tutte quelle attività legate alla formazione, alla manutenzione dei mezzi o al soccorso. Pertanto in riferimento a quanto esposto si chiede di ripristinare in primo luogo le relazioni sindacali in generale. In seconda battuta si ritiene utile un intervento mirato al miglioramento delle condizioni che favoriscano la formazione e di conseguenza la continuità del soccorso. Come può senz’altro comprendere se non si creano autisti, i mezzi di soccorso non possono recarsi negli interventi e per creare autisti sono necessari gli istruttori.