Regolamento per concorso pubblico di accesso alla qualifica iniziale nel ruolo di Vigili del fuoco
Lavoratori, dopo l’autorizzazione governativa del 2007, per le procedere di concorso pubblico per circa 814 posti a vigile del fuoco da bandire entro il 2008, mancante ancora della copertura finanziaria, cosa di primaria importanza, si sta procedendo ad approvare un regolamento che avrà come minimo sei mesi di gestazione perché dovrà essere approvato dal Consiglio di Stato. Il regolamento, su indicazioni politiche, è stato concepito con caratteristiche regionali, nel senso che, l’amministrazione e qualche sindacato, vorrebbero attivare procedure di accesso per concorso nazionale su base regionale. Nella bozza del regolamento vengono eliminati i mestieri ed inseriti diplomi e abilitazioni, cosi come viene predisposta una prova preselettiva, superata questa, si prevede poi il superamento di una prova motorio/attitudinale, un colloquio e la valutazione dei titoli. Le tre prove saranno valutate in sessantesimi per alcune materie e in centesimi per altre e alla fine, aggiunti i titoli, i candidati otterranno il punteggio finale. La RdB/CUB ha messo in evidenza, che avviare le procedure concorsuali su basi regionali è contrario allo spirito nazionale del corpo, e le argomentazioni addotte non ci hanno convinto per niente. Ad esempio, per la mobilità, si innescherebbe un meccanismo complesso dettato da pratiche federaliste che andrebbero a complicare maggiormente le procedure di promozione e di trasferimento visto anche in ragione dell’iter di stabilizzazione dei precari e delle qualificazioni. Le nostre preoccupazioni, per questa deriva “regionale”, sono anche dettate dall’atteggiamento di questo governo, che punta sempre di più a creare strutture di volontari nei territori regionali, una situazione che potrebbe inficiare in futuro proprio le assunzioni di personale. Qualche dubbio è emerso proprio nella riunione odierna, nella quale, chi la presiedeva ha riferito “dell’indirizzo politico “ che si è voluto dare al regolamento. Aggiungiamo, in merito alla valutazione dei titoli, che si deve attribuire maggiore rilievo alle qualificazioni ed ai brevetti, meno ai diplomi. La RdB/CUB, ritiene che assegnare maggior peso alla prova motorio/attitudinale, sia uno strumento di selezione per noi più condivisibile rispetto le altre prove quali colloquio e titoli. Altro elemento su cui abbiamo stimolato la riflessione riguarda la possibile discrezionalità nella prova del colloquio che, a nostro parere, potrebbe tramutarsi in decisione unilaterale dell’esaminatore non essendoci elementi certi di verifica. A parte le questioni tecniche diciamo che il concorso arriva con anni di colpevole ritardo e che, per le sue lungaggini burocratiche, prima di essere bandito passeranno ancora altri anni. Un concorso che poi alla fine serve solo per dare una risposta quasi nulla in termini occupazionali ai tanti giovani che hanno un età inferiore ai 30 anni, poiché verrà riservata una quota del 45% al servizio militare, una quota del 25% al personale precario, un altro 20% al personale che ha svolto il servizio civile, quindi solo il 10% sarà disponibile per tutti gli altri. Dopo le varie osservazioni l’amministrazione si è riservata di riconvocarci la prossima settimana con un nuovo testo che dovrebbe recepire tutte le osservazioni, per poi inviarlo al Consiglio di Stato per il via libera, per emanare un concorso pubblico, forse, dopo oltre dieci anni.