Regolamento di servizio, si prosegue all'irreggimentazione dei lavoratori!
Certificato medico: i vigili del fuoco lavoratori di serie B
Lavoratori,
nell’ambito dell’ennesima riunione tenutasi ieri presso il Viminale, sul regolamento di servizio, l’Amministrazione ha ribadito le sue sconcertanti posizioni riguardo la presentazione del certificato medico a seguito di assenza dal servizio per malattia.
Nel merito l’Amministrazione pretende che nel certificato oltre ai giorni di prognosi venga indicata anche la patologia. Abbiamo sottolineato che l’Amministrazione già dispone di strumenti atti al controllo della salute dei dipendenti, ed il voler inasprire nei confronti del lavoratore tale metodo ha ragioni politiche quali il controllo della produttività, della vita privata del lavoratore stesso, delle sue condizioni anche più intime. E’ facilmente immaginabile che uno strumento del genere in mano al datore di lavoro altro non è che un mezzo di discriminazione, ed è per questo che i lavoratori di questo paese godono da tempo dell’esercizio di questo diritto, pagato a caro prezzo. Forse ritengono lor signori che i Vigili del fuoco siano lavoratori di serie B? Pare proprio di sì.
Sicuramente avranno anche ragioni economiche, vista la crisi in atto e i continui tagli, sollevare il servizio sanitario dalle incombenze che invece la norma gli attribuisce produrrebbe un risparmio finanziario, ma perché dobbiamo pagarlo noi a discapito della nostra dignità e della nostra privacy?
Ma l’apice è stato toccato quando i rappresentanti dell’Amministrazione hanno affermato che tutto ciò ha l’unico scopo di tutelare la salute del lavoratore e dei colleghi con cui coopera.
Allora fino ad ora ritengono di aver giocato con la nostra salute? E come mai ciò non li sfiora quando si tratta di fornirci di mezzi che si ribaltano? Di darci un vestiario che produce dermatiti? O cosa ancora peggiore quando la carenza di organico (e di stipendio) determina un carico di lavoro di 60 ore settimanali?
Se fosse vero che sono cosi preoccupati dell’incolumità del soccorritore non permetterebbero che questi sia affiancato in partenza da chi ha già sul groppone ore e ore di mancato recupero psico-fisico, pena la mancanza di lucidità nelle operazioni di soccorso.
La verità è che, come sempre certe argomentazioni, vengono usate strumentalmente dall’amministrazione per perseguire scopi che nulla hanno a che fare con la tutela dei nostri diritti, ma che anzi vanno nella direzione opposta.
Infine segnaliamo con rammarico, la preoccupazione di talune OO.SS. che stanno cercando, assieme all’Amministrazione, di escogitare il modo di presentare queste assolute nefandezze in una forma digeribile per lavoratori. Preparatevi all’evento, ma è bene ricordare che sarà la sostanza a dover essere digerita.
C’è ancora un modo per poterci difendere, abbandonatele al loro destino, pensate a voi stessi, sostenete RdB/CUB.