RdB-Cub ostile a chi? Non certo nei confronti dei lavoratori!
Pubblichiamo la nota dei lavoratori del Distaccamento VVF “Sardegna” di Milano
A proposito della “ostilità” da parte della RdB-Cub nei confronti dell’amministrazione come scritto in una lettera del capo dipartimento al quotidiano l’Unità, pubblichiamo la nota del personale del distaccamento dei vigili del fuoco di via Sardegna di Milano e inviata agli organi di informazione.
La RdB comprende le lamentele del capo dipartimento che vorrebbe tutti i rappresentanti dei lavoratori “allineati e coperti” (leggi concertativi) come Cgil-Cisl-Uil. Ma come si fa a non essere “ostili” in presenza di cotanta vergogna!Ecco il testo:
Spett.le Redazione,
negli ultimi giorni i Vigili del Fuoco sono stati più volte indicati come coloro i quali potranno essere le persone più adatte a risolvere i problemi relativi all’assistenza agli anziani soli rimasti nelle città.
Noi stessi, pur ribadendo la nostra massima disponibilità dimostrata negli anni ad essere d’aiuto a chiunque ne abbia bisogno, vorremmo fare alcune considerazioni su alcuni problemi legati alla sede di servizio ed al personale che dovrebbe accogliere queste persone.
Il nostro distaccamento necessità di alcuni lavori di manutenzione che andiamo brevemente ad elencare:
- in alcuni bagni non possono essere utilizzati gli orinatoi poiché rotti, inoltre per i bisogni fisiologici siamo quasi esclusivamente dotati di “turche” che non sarebbero di facile utilizzo per gli anziani; segnaliamo inoltre la scarsa pulizia delle docce;
- i bagni attigui all’autorimessa hanno una perdita d’acqua e conseguente caduta di calcinacci;
- la pavimentazione dell’autorimessa mostra cedimenti in più punti risultando pericolosa per chiunque vi transiti;
- la cucina risulta pulita parzialmente poiché la ditta preposta alla pulizia non mantiene il piano di lavoro stabilito;
- l’unico condizionatore esistente riesce a rinfrescare la sala mensa solo parzialmente, e lo stesso è stato installato quasi totalmente dal personale del distaccamento.
Nel sito www.rdb115.org in allegato a questa notizia le foto riguardanti quanto sopra descritto.
Vogliamo far presente che molti lavori di piccola manutenzione sono stati eseguiti dal personale operativo, come la sostituzione delle lampade del cortile e dei sifoni di tre lavandini dei bagni siti al primo piano.
Le cose non vanno meglio per il personale che ci lavora, come evidenzia la situazione in cui ci siamo venuti a trovare nel corso dell’emergenza venutasi a creare nella notte del 12 settembre 2003 in seguito a black-out elettrico; poiché la suoneria della linea diretta con la sede centrale non funzionava, ci siamo trovati con una pattuglia della Polizia Municipale fuori dal distaccamento che cercava di richiamare la nostra attenzione (in ragione del fatto che vi erano interventi di soccorso da svolgere) utilizzando i segnali acustici a disposizione e battendo ripetutamente sui portoni di ingresso. Tutto questo perché tutti i campanelli compresa la chiamata di emergenza non funzionavano poiché sotto linea elettrica di servizio. Inoltre , dopo circa 30 minuti dall’inizio dell’emergenza, anche le lampade d’illuminazione di emergenza situate in caserma si sono inesorabilmente scaricate, costringendo il personale a muoversi all’interno della sede con lampade personali per evitare che quelle sugli automezzi si scaricassero. In seguito a questa vicenda si è deciso di richiedere l’installazione di un gruppo elettrogeno per far fronte ad emergenze di questo tipo; a tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto risposte esaustive per questo problema e ci pare difficile immaginare che, qualora si ripresentasse un emergenza di questo tipo, tutto quanto sopraesposto non si ripeterà.
Per ciò che riguarda la gestione della sede di lavoro non si può fare a meno di fare alcune riflessioni sulla fine della leva obbligatoria e della conseguente mancanza del personale ausiliario.
Questa situazione aggiuntasi alla cronica carenza di personale permanente, ha prodotto in alcuni turni di servizio degli ultimi mesi la mancanza di personale a presidiare la sede di servizio quando gli automezzi di soccorso erano impiegati in interventi di soccorso. Il personale qualificato del distaccamento, dopo aver segnalato più volte questa situazione, ribadisce l’anomalia della situazione, in ragione del fatto che all’esterno della sede di servizio esiste un pulsante di chiamata di emergenza a cui nessuno risponderebbe in caso di necessità; rigetta qualsiasi responsabilità in caso di ammanchi dalla sede di servizio poiché all’interno del cortile della stessa circolano anche persone non appartenenti ai Vigili del Fuoco, e in ultima analisi ritiene, vista l’attuale condizione di terrorismo internazionale e i perduranti allarmi susseguitisi negli ultimi mesi, ridicolo che si possa lasciare incustodita una caserma di un corpo dello Stato.
A questo punto non rimane che aspettare che tutti gli uffici preposti ed i relativi responsabili si adoperino per mettere in atto tutto quanto occorra a risolvere le questioni da noi esposte, consentendoci di lavorare in un ambiente adeguato alle normative vigenti e a svolgere un miglior servizio per la collettività.
In queste condizioni non sappiamo quanto potremo essere utili alle persone anziane ma faremo del nostro meglio, come sempre.
Cordiali Saluti.
Il personale del distaccamento Vigili del Fuoco di via Sardegna.