Rassegna stampa - Ultimo aggiornamento 04.10.09

inizio 01.10.09

 

4 ottobre 2009 - La Stampa

GENOVA LA PROTESTA DURANTE L’INAUGURAZIONE DEL SALONE
L’urlo dei vigili del fuoco "Siamo pochi, vecchi e con mezzi antiquati"

GENOVA - Qualcuno aveva con sé moglie e bambini, per sottolineare il significato di una vita incentrata sul lavoro tanto da influenzare l’intera famiglia. Erano circa in 60 i vigili del fuoco che ieri, a nome di tutti i colleghi della Liguria, hanno scelto il giorno inaugurale del Salone Nautico per effettuare un presidio e portare alla ribalta i problemi della categoria. Tra gli uomini in uniforme da lavoro, anche i rappresentanti sindacali con le bandiere di Cgil, Cisl, Rdb e Confsal, per denunciare che in Italia i pompieri sono troppo pochi, vecchi e con mezzi inadeguati.

«I vigili del fuoco operativi in tutto il Paese sono 22.800, di cui mille in Liguria, mentre secondo le norme europee di sicurezza dovrebbero essere quasi il doppio - hanno denunciato i manifestanti -. Il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e le condizioni di lavoro sono sempre più difficili».

«L’età media dei pompieri italiani è di 44 anni - hanno aggiunto i sindacati - troppo alta per un lavoro faticoso come il nostro. Da decenni nessuna assunzione, niente forze giovani, niente turn over. Con qualsiasi governo». «Il 30% dei nostri mezzi di soccorso inviati in Abruzzo - è la denuncia dei sindacati - non è arrivato a destinazione a causa delle pessime condizioni in cui versano. L’80% ha più di 20 anni».

E, mentre i vigili del fuoco protestano per le difficili condizioni di lavoro, la vedova e la figlia di Giorgio Lorefice, il pompiere morto in un esplosione per salvare la vita ai suoi colleghi e ai civili dopo lo scoppio di un’autocisterna di gpl a Serra Riccò, hanno scritto al presidente Giorgio Napolitano, pronte a restituire la medaglia d’oro al valor civile ricevuta alla memoria, perchè attendono ormai da 5 anni l’inizio del processo: «Non sono le onorificenze, ma è la giustizia quello che conta».


4 ottobre 2009 - Il Secolo XIX

la protesta
I pompieri: «siamo pochi e mal pagati»

Genova - TROPPO POCHI, troppo vecchi e con mezzi inadeguati. È la situazione dei Vigili del Fuoco in Italia secondo la denuncia di un gruppo di pompieri e dei sindacati di categoria fatta ieri a Genova in occasione della inaugurazione del Salone Nautico Internazionale.

Al presidio hanno partecipato circa 60 Vigili del Fuoco e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Rdb e Confsal. «I vigili del fuoco operativi in Italia sono 22.800, 1.000 in Liguria, mentre secondo le norme europee di sicurezza dovrebbero essere quasi il doppio - hanno denunciato i sindacati -. Il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e le condizioni di lavoro sono sempre più difficili». «L'età media dei pompieri italiani è di 44 anni - hanno aggiunto i rappresentanti dei pompieri - troppo alta per un lavoro faticoso come il nostro. Da decenni nessun assunzione, niente forze giovani, niente turn over. Con qualsiasi Governo». Infine, nel mirino della protesta il problema degli automezzi di soccorso: «il 30% dei nostri mezzi di soccorso inviati in Abruzzo - è la denuncia - non è arrivato a destinazione a causa delle pessime condizioni in cui versano. L'80% ha più di 20 anni. In un anno in Italia sono stati spesi solo 8 milioni di euro per la manutenzione».


4 ottobre 2009 - Il Giorno

Trasferiti in un anno 32 capisquadra
Quelli rimasti sono costretti al doppio lavoro
di Fabrizio Vertua

BRESCIA - POMPIERI SENZA TESTA. Non stiamo certo parlando della loro mancanza di professionalità, ma del fatto che a Brescia il Comando provinciale lamenta una grave insufficienza organizzativa che riguarda i capisquadra. «Una situazione praticamente unica in Italia come denuncia Massimiliano Gregori del consigliere nazionale dell'Rdb, d'istanza nel distaccamento di Salò -. Noi avevamo già una carenza d'organico notevole già a dicembre del 2008, da allora sono andati via 32 capisquadra che hanno ottenuto il trasferimento in altre sedi più vicine a casa. Oggi ne abbiamo 45, praticamente la metà di quelli che sarebbero necessari». IN TERMINI PRATICI questa carenza costringe i capisquadra presenti sul territorio a fare delle integrazioni, lavorando in straordinario negli altri turni. «Straordinari che vengono pagati e riconosciuti con un anno di distanza». Ai turni da 12 ore, a volte vengono richieste dunque altre ore in supplemento. E questa non è l'unica carenza che riguarda il comando provinciale. Il problema che sta alla base è che Brescia viene riconosciuta come una provincia di seconda fascia, nonostante conti oltre 1 milione e 200mila abitanti e che nel suo vastissimo territorio siano presenti realtà totalmente diverse, dalle valli e le montagne ai laghi, per arrivare ai territori agricoli della bassa. UNA PROVINCIA fra le più industrializzate d'Italia, che annovera diverse aziende ad alto rischio. Oggi in questo contesto il personale professionista conta oggi 250 unità contro le 320 (dati forniti dal Ministero), a cui si aggiungono circa 300 volontari. Quattro i distaccamenti gestiti dai vigili del fuoco professionisti, mentre sono quattordici quelli in mano ai volontari. «Secondo la normativa europea sarebbe necessario un pompiere ogni mille abitanti afferma Gregori -, i numeri devono far riflettere». E poi, ancora, mancano 13 funzionari e 27 capireparto. In questo contesto c'è ancora una squadra di 6 uomini costantemente presente in Abruzzo. «In tutti questi mesi abbiamo garantito la nostra presenza a L'Aquila in almeno due squadre, anche questo è uno sforzo non indifferente conclude Gregori -, ma anche da noi la stagione sta cambiando, e non se davanti ad episodi e catastrofi come quelle di Messina potremmo reggere con questa carenza di personale».


4 ottobre 2009 - Il Resto del Carlino

Caso esercitazione, i sindacati dei pompieri puntano il dito contro il comandante

Pesaro - I SINDACATI dei vigili del fuoco (Cgil, Cisl e Rdb) battono ancora dove il dente duole: «Abbiamo appreso con profondo rammarico "chi" ha voluto con proposito escludere i vigili del fuoco dalla partecipazione all'esercitazione Airsubsarex 2009 tenutasi a Fano il 29 settembre. Il capo di gabinetto della prefettura di Pesaro e Urbino, dottor Di Nuzzo, è stato esplicito nell'indicare il comandante dei vigili del fuoco di Pesaro e Urbino Carlo Carlucci, quale responsabile della mancata presenza dei vigili del fuoco, trincerandosi dietro la sommaria risposta di non avere disponibilità di uomini. Purtroppo il problema è molto più grave, perché nel caso descritto dal comandante, le organizzazione sindacali sarebbero sicuramente state le prime a segnalare una carenza tanto macroscopica. Il problema sta, invece, nel non aver richiesto se vi fosse personale a turno libero, disponibile a partecipare anche gratuitamente, come già avvenuto e come avviene di solito, in altre esercitazioni. A nostro avviso vi era personale libero pronto a partecipare all'esercitazione. Quanto avvenuto non fa altro che avvilire la professionalità del personale dei vigili del fuoco di questo Comando e "stride" fortemente con le parole di apprezzamento rivolte dalle più alte autorità al Corpo nazionale dei vigili del fuoco nel giorno del 70° Anniversario della sua fondazione, quando si è affermato che il personale del Corpo rappresenta "un esempio dell'Italia migliore e degli italiani migliori". Al comando provinciale vigili del fuoco di Pesaro e Urbino, si respira decisamente un'aria diversa. Più cupa e priva di questi sentimenti».


3 ottobre 2009 - Ansa

VIGILI FUOCO: MANIFESTAZIONE A GENOVA, POCHI E TROPPO VECCHI

(ANSA) - GENOVA, 3 OTT - Troppo pochi, troppo vecchi e con mezzi inadeguati. È la situazione dei Vigili del Fuoco in Italia secondo la denuncia di un gruppo di pompieri e dei sindacati di categoria fatta oggi a Genova in occasione della inaugurazione del Salone Nautico Internazionale. Al presidio hanno partecipato circa 60 Vigili del Fuoco e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Rdb e Confsal. «I vigili del fuoco operativi in Italia sono 22.800, 1.000 in Liguria, mentre secondo le norme europee di sicurezza dovrebbero essere quasi il doppio - hanno denunciato -. Il contratto nazionale è scaduto nel 2007 e le condizioni di lavoro sono sempre più difficili». «L'età media dei pompieri italiani è di 44 anni - hanno aggiunto i sindacati - troppo alta per un lavoro faticoso come il nostro. Da decenni nessun assunzione, niente forze giovani, niente turn over. Con qualsiasi Governo». Infine, il problema degli automezzi di soccorso: «il 30% dei nostri mezzi di soccorso inviati in Abruzzo - è la denuncia dei sindacati - non è arrivato a destinazione a causa delle pessime condizioni in cui versano. L'80% ha più di 20 anni. In un anno in Italia sono stati spesi solo 8 milioni di euro per la manutenzione».


2 ottobre 2009 - Il Messaggero

Pesaro. «Prima ancora che dalle organizzazioni sindacali di categoria, il rammarico per il mancato intervento dei vigili del fuoco...

Pesaro - «Prima ancora che dalle organizzazioni sindacali di categoria, il rammarico per il mancato intervento dei vigili del fuoco alla esercitazione Airsubsarex 2009 di martedì scorso, è stato provato da questa Autorità marittima quando, alla vigilia dell’evento, è arrivata una missiva firmata dal comandante provinciale Carlucci, che ci informava dell’impossibilità, da parte del suo comando, di inviare personale all’esercitazione a causa della situazione contingente e dell’impegno in Abruzzo». Il chiarimento, il giorno dopo la contestazione dei sindacati dei vigili del fuoco per il "mancato invito di loro uomini alla simulazione in mare", arriva dalla Capitaneria di porto di Ancona e dal Direttore marittimo delle Marche, il contrammiraglio Antonio Pasetti. «Mi preme sottolineare e ribadire con chiarezza – aggiunge Pasetti – che non è stata la Guardia costiera a non coinvolgere i vigili del fuoco. Piuttosto, si è trattato di un’autonoma scelta maturata in quella sede». A protestare, attraverso un documento sottoscritto dalle forze sindacali, erano stati i segretari provinciali della Cgil, Maurizio Marini, della Fns Cisl, Fabio Sacchi, e della Rdb, Paolo Giuliani.

«D’altro canto - conclude Pasetti - ci si compiace che i sindacati abbiano individuato, in quella esercitazione, "un’occasione di crescita professionale del personale, nell’ottica di uno sviluppo delle sinergie e collaborazioni tra i vari enti preposti al soccorso».


2 ottobre 2009 - Il Resto del Carlino

PROTESTA
Sindacato pompieri: «Rdb è autonomo»

Pesaro - IN MERITO alla protesta dei vigili del fuoco sulla loro mancata partecipazione all'esercitazione al largo di Fano, apparsa sulle pagine di ieri, riceviamo una precisazione di un sindacato dei pompieri: «Siamo del gruppo Rdb che non si riconosce nella Uil come erroneamente riportato. Una precisazione che è necessario fare per evitare fraintendimenti ed equivoci. Abbiamo voluto associarci nella protesta con i colleghi di Cisl e Cgil perché abbiamo considerato quella mancata partecipazione un fatto molto grave che si poteva evitare con un maggior confronto».


1 ottobre 2009 - Agi

SALONE NAUTICO: SABATO MANIFESTAZIONE VIGILI DEL FUOCO LIGURIA

(AGI) - Genova, 1 ott. - Chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, piu' personale e un piano di manutenzione di mezzi e sedi. Per questo i vigili del fuoco della Liguria sabato mattina manifesteranno di fronte alla fiera di Genova in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico dando vita ad in volantinaggio. Parteciperanno alla manifestazione Cgil, Cisl, Rdb e Confsal. I vigili del fuoco guadagnano 1300 euro al mese con 10 anni di servizio, non sono pagati per gli straordinari e lavorano con in contratto scaduto il 31 dicembre 2007. In Liguria sono sotto organico di 150 unita' su 1100 effettivi.


1 ottobre 2009 - Città di Genova

Vigili del Fuoco: meno stima più risorse

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa dei Coordinamenti e delle Segreterie regionali della Liguria dei Sindacati dei Vigili del Fuoco.
Questa mattina presso la saletta sindacale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova si e' svolta la conferenza stampa organizzata da FP Cgil Cisl Vigili Fuoco Rdb Cub Confsal per denunciare le gravi carenze di risorse nel comparto. Il mese di settembre ha visto impegnati i vigili del fuoco della Liguria, nella grave emergenza dovuta agli incendi boschivi. L'enorme sforzo profuso, ha permesso ancora una volta di salvaguardare l'incolumità di persone e cose, tuttavia la condizione dei lavoratori è divenuta insostenibile. Il contratto di lavoro è scaduto da quasi 2 anni, le retribuzioni (mediamente di 1.300 euro al mese), peraltro non in linea con i parametri europei, sono tra le più basse fra i paesi comunitari. I Vigili del Fuoco sono costretti - a seguito delle gravissime carenze di organico - a continui richiami in straordinario: a questo proposito sono ancora da percepire gli emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi, le sedi di servizio, le attrezzature sono carenti e soprattutto necessiterebbero di fondi per la manutenzione; purtroppo i capitoli di spesa indicano disponibilità pari a zero. Per questi motivi i vigili del fuoco non chiedono continui attestati di stima, bensì risorse vere per poter adempiere in maniera efficace a quelli che sono da sempre i loro compiti istituzionali. E' necessario un contratto di lavoro dignitoso, il pagamento delle competenze straordinarie arretrate e nuove assunzioni per sopperire alla carenza di organico. Per rendere note le difficoltà del settore e per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni competenti, i Vigili del Fuoco di Genova effettueranno un volantinaggio sabato mattina 3 ottobre in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico.


1 ottobre 2009 - L'Unione Sarda

vigili del fuoco «Vogliamo più personale»

Cagliari - «Non vogliamo medaglie ma un reale interesse per i problemi che sta vivendo il nostro Corpo». Una parte dei vigili del fuoco, iscritti al Rdb (in Sardegna sono circa l'8 per cento, in Italia il 12), hanno manifestato in 13 città italiane. A Cagliari il presidio, formato da una quindicina di vigili, si è dato appuntamento davanti alla Prefettura. Dopo essere stati ricevuti dal prefetto e avergli consegnato una lettera con i motivi della protesta, sono rimasti in piazza Palazzo per raccontare una situazione definita "critica".
«In Sardegna», ha sottolineato il segretario provinciale, Gianfranco Mei, «mancano 400 uomini rispetto all'organico previsto. A Cagliari ne servirebbero 112. Il servizio è garantito grazie ai precari: soltanto in Sardegna, in questi primi mesi del 2009, sono stati 900. Ma i discontinui non hanno diritti e non possono manifestare il loro dissenso. Inoltre trent'anni fa ogni squadra era composta da sette vigili del fuoco e, in Sardegna, gli interventi erano circa 4000, 4500 a squadra. Ora le "uscite" sono triplicate mentre le squadre sono formate soltanto da quattro vigili e un precario». L'elenco dei problemi non è finito: «Contratto scaduto da due anni», ha aggiunto Mei, «materiale da lavoro vecchio, indennità festive e di turno pagate con mesi di ritardo così come gli straordinari». Per il sindacato di base dunque c'è poco da festeggiare. E le altre sigle sindacali? «Chiedete a loro perché non protestano».(m.v.)


1 ottobre 2009 - Il Giorno

Sette autopompe per due milioni di abitanti
I vigili del fuoco: ogni giorno a rischio collasso
Per i sindacati mancano 300 uomini, il primo problema però è l'alto turnover
di GIULIA BONEZZI

MILANO - SETTE AUTOPOMPE per una metropoli di un milione 300 mila abitanti, denuncia il sindacato di base. Quando per domare un incendio «normale» in appartamento ne servono due, e un totale di quattro mezzi. Una su un «soccorso di persona», cinque mezzi se è un tentato suicidio sotto la metro. «Possiamo fare un servizio e mezzo alla volta», calcola Marco Testa, caposquadra dei vigili del fuoco di Milano. Sono 840, gli «operativi», con una giurisdizione che spazia dal gattino intrappolato sul tetto al rogo nell'azienda chimica; circa trecento in meno del minimo indispensabile secondo la Rdb. Ma il problema numero uno è l'anzianità di servizio: troppo bassa a Milano, comando «di prima assegnazione» e perciò sottoposto a un alto turnover di pompieri «ragazzini» che arrivano dal corso, si fermano per un periodo tra i sei e i 18 mesi e, una volta imparato il mestiere, vengono trasferiti. Testa è arrivato vent'anni fa da Roma, e s'è tenuto l'accento: «Allora questa era l'università dei pompieri. Mo' so' rimasti i professori, con gli alunni dell'asilo infantile». IERI, invece di partecipare alla festa dei vigili, i coordinatori provinciali della Rdb erano in presidio davanti alla Prefettura (come in diverse città italiane). Perché abbiano rifiutato l'invito, l'hanno spiegato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera aperta. «Intanto non si capisce perché stiamo festeggiando i settant'anni del corpo dei pompieri, quando abbiamo celebrato il 50 esimo nel 2001», spiega a voce il rappresentante regionale Massimo Berto. Non è solo uno sfottò: troppe celebrazioni, «parate a uso e consumo dei vertici e dell'amministrazione. Una festa basta, ed è il 4 dicembre, il giorno di Santa Barbara». I soldi, meglio destinarli dove sono più necessari, hanno spiegato incontrando i rappresentanti del governo, a cominciare dall'organico: in Lombardia, «servirebbe un'iniezione del 70-80%» degli attuali 2.400 uomini, e anche così si resterebbe sotto il paramentro europeo che vorrebbe un vigile ogni mille/millecinquecento abitanti». A Milano, in aggiunta, «sette vigili su dieci non sono residenti nel comando»: i "novellini", e «tocca a noi formarli sul campo, compresi gli autisti. Ma in questo lavoro contano la squadra e l'esperienza. Quando si esce con quattro vigili in prima assegnazione su sei la nostra capacità d'intervento è compromessa». E si rischia, «a ogni nubifragio», spiega Davide Suffada, che al collo ha un cartello: «Meno oro più euro». Non vuole medaglie ma magari la qualifica, visto che dopo 19 anni di servizio è ancora un vigile semplice a 1.300 euro al mese, nonostante i corsi e le specializzazioni. I concorsi, spiegano i suoi colleghi, sono bloccati. Così il caposquadra Testa, a 55 anni, è ancora operativo sul soccorso, invece di passare ad altre funzioni come all'estero avviene poco dopo i quarant'anni: «Durante il terremoto si mettono tutti l'elmetto, ma quando servono i soldi se squagliano».


1 ottobre 2009 - Il Bologna

Prefettura
Anche i vigili del fuoco manifestano in piazza

Bologna - In piazza per segnalare le gravi difficoltà in cui si trovano ad operare. Hanno scelto il giorno in cui a Roma il capo dello Stato ha consegnato la medaglia d’oro al merito al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per il soccorso ai terremotati dell’Abruzzo. Sono i pompieri delle Rdb dell’Emilia Romagna che hanno manifestato di fronte alla Prefettura con un presidio mentre una delegazione è stata ricevuta dal vice prefetto Raffaele Ricciardi. I problemi sono tanti, dalla carenza d’organico alla mancanza di capi squadra e capi servizio passando per uno stipendio che rimane sempre basso, 1300 euro, rispetto al lavoro con il contratto di lavoro scaduto da due anni e un aumento di otto euro che è stato riconosciuto per il 2008. Le Rdb ricordano anche che i vigili del fuoco volontari vengono formati con un corso di "sole" 120 ore ma vengono impiegati come i pompieri permanenti anche se hanno minor formazione e minori garanzie perché sono a tutti gli effetti dei lavoratori precari.(GM)


1 ottobre 2009 - Corriere del Veneto

Sindacato Rdb-Cub
Pompieri, protesta della base

VERONA - Protesta dell'Rdb-Cub nel giorno del settantesimo anniversario di fondazione dei vigili del fuoco.
I sindacati di base hanno volantinato ieri davanti alla prefettura di Verona contro «la spettacolarizzazione delle calamità, le medaglie di cartone che non servono alla vita quotidiana e la carenza cronica di organico dei vari comandi provinciali».
Assunzioni bloccate, straordinari non pagati mezzi vecchi ed inefficienti, mancato riconoscimento di categoria usurante tra le rivendicazioni dell’Rdb-Cub . «Con la nostra protesta - dicono - siamo certi di essere portavoce di chiunque pensi che tutte le cose promesse dall'amministrazione e dal governo di turno siano solo uno specchietto per le allodole».


1 ottobre 2009 - Il Brescia

Emergenza. I vigili del fuoco della Rdb manifestano a Milano per le carenze e i disagi
Pompieri senza capi squadra "Situazione unica in Italia"
Proteste in tutto il Paese, in città mancano 13 funzionari, 27capireparto e 40 capisquadra
di Marco Sedda

Brescia - Mentre a Roma le massime cariche dello Stato premiano con tre medaglie d'oro i vigili del fuoco impegnati per il terremoto in Abruzzo, in tutta Italia i pompieri protestano. Duramente. Una delegazione di vigili bresciani delle Rappresentanze sindacali di base (Rdb) ieri mattina era a Milano per partecipare al presidio davanti alla prefettura. I motivi per lamentarsi non mancano: contratto scaduto da quasi due anni, gravi carenze d'organico, mezzi vecchi e insufficienti, straordinari pagati con un anno di ritardo. A Brescia, spiega il coordinatore provinciale della Rdb Matteo Angelini, la situazione è drammatica: "Siamo con l'acqua alla gola. Dobbiamo supplire alle gravi carenze d'organico aumentando le ore di straordinario, che tra l'altro ci pagano sempre con un anno di ritardo, e dobbiamo combattere tutti i giorni per poter svolgere un servizio decoroso". Che si tratti di un'emergenza lo dimostrano i numeri forniti dalla Rdb: a Brescia dovrebbero esserci 19 funzionari ma ce ne sono solo 6; i capireparto dovrebbero essere 29, ma sono appena 2; i capisquadra 89 ma invece se ne contano 49. "Da un anno ci mancano 30 capisquadra che sono stati trasferiti e mai rimpiazzati. Abbiamo aperto un presidio nautico a Salò ma non ci hanno dato un euro. Abbiamo i soldi solo per il gasolio. La mole di lavoro è altissima e abbiamo ancora molti colleghi in Abruzzo. A Brescia, di notte, in servizio c'è solo una squadra mentre di giorno c'è anche quella di San Polo che però è pagata dal Comune. Al mese dovremmo lavorare 160 ore ma ne facciamo il doppio, con gravi rischi a causa della fatica". E mentre i pompieri rischiano tutti i giorni la propria vita per salvarne tante altre, a Roma va in onda la retorica di Stato.


1 ottobre 2009 - Il Capoluogo

Vigili del Fuoco: nulla da festeggiare

Roma,01 ott - I vertici nazionali del sindacato hanno restituito l’invito per la festa Nazionale dei VV.F. al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il gesto clamoroso, ha un significato ben preciso, dal momento che nella manifestazione nazionale verrà consegnata al Corpo dei Vigili del Fuoco la Medaglia d’oro alla Bandiera, onorificenza sicuramente meritata secondo la RdB, ma consegnata in un momento in cui appare solo come un simbolo vuoto pieno di inutile retorica, visto che le famiglie dei lavoratori non hanno bisogno di medaglie, ma vogliono veder tornare a casa tutte le sere i loro cari e vogliono poter contare su uno stipendio che non sia da fame come quello attuale. Infatti il Corpo dei Vigili del Fuoco vive da tempo stagioni di continue emergenze, acuite da scelte politiche miopi che stanno sempre di più tagliando fondi e che non consentono il rinnovo dei mezzi adeguati a svolgere in sicurezza il lavoro di tutela e salvaguardia degli italiani. Anche in Calabria, dopo l’ennesima estate fatta di emergenza, al momento di tirare i bilanci, rimane la triste realtà di turni massacranti e continui straordinari che non assicurano il necessario recupero psico-fisico dei lavoratori e che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti; oltre tutto questi straordinari vengono retribuiti con gravi ritardi, addirittura dopo anni. I "Pompieri", esaltati nelle calamità e nelle situazioni di grandi difficoltà, vengono poi dimenticati nella quotidianità: contratto scaduto da due anni, ripetuti tagli di fondi, mezzi inadeguati, turni massacranti, straordinari continui e retribuiti in ritardo, cronica carenza di personale (servirebbero almeno diecimila uomini in più per avvicinare l’Italia agli standard europei), questi i motivi che hanno spinto la RdB ad organizzare a Catanzaro e nelle altre città principali d’Italia, la contromanifestazione odierna per esprimere questi disagi. Anche al Prefetto di Catanzaro, così come è avvenuto al Quirinale, è stata consegnata la lettera destinata al Presidente della Repubblica, con l’auspicio che lo stesso, di fronte all’insensibilità di chi governa, sollevi il problema legato alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori impegnati nei Vigili del Fuoco.


1 ottobre 2009 - La Nuova Sardegna

«Più organici e meno precari»
Sit-in in prefettura dei vigili del fuoco: «Ci sentiamo abbandonati»
di Paolo Camedda

CAGLIARI - Un contratto nazionale scaduto da oltre due anni, stipendi più bassi di quelli degli altri colleghi europei, organici sottodimensionati, tanti precari, mezzi di soccorso superati e indennità e straordinari pagati in ritardo. I vigili del fuoco italiani, nonostante il fondamentale lavoro svolto ogni giorno per il Paese, si sentono, nei fatti, molto trascurati dal governo.
Per questo motivo le rappresentanze sindacali di base hanno respinto in segno di protesta l’invito di partecipazione alla festa del corpo nazionale, che si è svolta ieri a Roma, in Quirinale, con la consegna della medaglia d’oro alla bandiera. E hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alle prefetture delle principali città, fra cui Cagliari. I pompieri hanno rinunciato a parte del loro tempo libero (la legge vieta loro di scioperare) per manifestare il loro disagio. «In questo momento non c’è nulla da festeggiare - ha detto il coordinatore regionale di federazione Enrico Rubiu - i problemi sono tanti e bisognerebbe che il governo intervenisse quanto prima. Abbiamo deciso di scrivere una lettera al presidente Napolitano per chiedere il suo sostegno».
«La contraddizione è innegabile», è stato più volte affermato. Il corpo è sempre stato in prima linea per garantire la sicurezza dei cittadini. Ma se da un lato viene premiato dallo Stato, dall’altro il governo continua a tagliare i fondi. «Siamo sempre di meno. Solo in città lavorano a tempo indeterminato 460 pompieri ma, in base alle stime del ministero dell’Interno, per completare l’organico ne servirebbero altri 120», ha denunciato il coordinatore provinciale delle Rdb Enrico Rubiu. «Così non è raro che si facciano turni di 24 ore, con gravi rischi per la sicurezza. Per tentare di far fronte alla carenza di personale si fa ricorso ai precari. In città i pompieri a tempo determinato sono 400 (900 in Sardegna). Le loro condizioni di lavoro sono spesso difficili. Molte volte sono costretti a comprarsi la divisa o a usare quella di un loro collega», ha affermato ancora Rubiu. C’è poi la questione dei salari, inferiori alla media europea, e degli straordinari pagati in ritardo. «Il nostro stipendio è di 1200-1300 euro al mese - ha precisato a riguardo il coordinatore provinciale - mentre, ad esempio, in Francia i nostri colleghi prendono mille euro in più. Non parliamo poi degli straordinari per gli incendi estivi e l’alluvione, che ci sono stati pagati un anno in ritardo». Le richieste al governo sono dunque numerose. «Chiediamo il rinnovo del contratto, scaduto ormai da due anni, l’adeguamento degli organici, la regolamentazione e una maggiore formazione del precariato, il riconoscimento del nostro lavoro come professione "logorante" e l’acquisto di mezzi più efficienti e sicuri», ha sottolineato Gianfranco Mei, che ha realizzato anche le vignette sulle bandiere sventolate ieri davanti alla prefettura.
I vigili del fuoco sono stati ricevuti dal prefetto, che ha garantito la sua mediazione nei confronti del governo.


1 ottobre 2009 - Il Resto del Carlino

Mezzi obsoleti e carenza di risorse
Sit-in dei pompieri in prefettura

Bologna - «DA GRANDE farò il pompiere. Ma dai palazzi in fiamme non farò saltare nessuno». Secondo i pompieri dell'Emilia-Romagna, ieri in protesta davanti alla prefettura (foto), è questo il pensiero con cui oggi dovrebbe fare i conti un aspirante vigile del fuoco. In regione, infatti, c'è un solo carrotelo', cioè un camion dotato dei teli per attutire la caduta delle persone. «E quell'unico carrotelo dice Ciro Bartolomei (Rdb) è rotto». Situazione drammatica, quella portata in piazza Roosevelt dai pompieri che per denunciare la carenza di risorse hanno respinto al mittente, cioè al presidente Napolitano, invito e medaglia d'oro. «Nessuna polemica con il Capo dello Stato precisa però Bartolomei ce l'abbiamo con il ministro Maroni, che promette e non mantiene». Sotto di 500-700.000 euro, i pompieri bolognesi hanno già rischiato per morosità di vedersi tagliare luce e gas e «solo l'intervento della Prefettura ha evitato che ciò accadesse». E poi mezzi obsoleti e carenza di organici.


1 ottobre 2009 - Il Tirreno

I vigili del fuoco scendono in piazza
Il corteo nel giorno della medaglia d’oro al corpo: «Servono mezzi»
I pompieri spiegano che mancano strumenti e uomini e spesso si ricorre ai volontari
di ROY LEPORE

VIAREGGIO - Ieri mattina manifestazione di protesta dei vigili del fuoco in piazza Dante. A promuoverla è stata la rappresentanza sindacale di base, in concomitanza con la cerimonia di premiazione del corpo al Quirinale, cui ha preso parte anche il sindaco. Al presidio, con una cinquantina di vigili del fuoco, anche alcuni rappresentanti dell’Associazione 29 giugno, che hanno solidarizzato con i pompieri. Insieme hanno raggiunto il gazebo al "giardino del pianto", in via Ponchielli, per ricordare le 31 vittime del disastro. Quella di Viareggio è stata una delle diverse contro manifestazioni che si sono tenute in tutta Italia, proprio mentre a Roma veniva consegnata la medaglia d’oro al corpo per gli interventi in occasione del terremoto dell’Aquila e della strage ferroviaria.
E tutto questo per portare a conoscenza dell’opinione pubblica le difficoltà lavorative cusate da mezzi tecnici non adeguati e organici carenti, da questioni economiche e contrattuali e dalla tendenza a sostituire personale professionista con volontari. Il sindaco, Luca Lunardini, ha segnalato ai vertici dei vigili del fuoco la difficile situazione del personale viareggino, in vista dello sdoppiamento del presidio fra Viareggio e Pietrasanta.
In città dovrebbe essere, infatti, creato un Centro studi internazionale di alta specializzazione per i vigili.
Il distaccamento viareggino potrebbe ottenere la medaglia d’oro per i tragici fatti del giugno scorso.
Rimane ancora irrisolto invece il problema della caserma, che doveva essere costruita nuova o ristrutturata, ma di cui non si sa più nulla da parecchio tempo. Sembra più vicina ad una sua concretizzazione quella di Pietrasanta.


1 ottobre 2009 - Liguria Notizie

VIGILI DEL FUOCO DI GENOVA:"MENO ATTESTATI DI STIMA, PIU' RISORSE"

GENOVA. 1 OTT. Questa mattina presso la saletta sindacale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova si è svolta la conferenza stampa organizzata da FP Cgil Cisl Vigili Fuoco Rdb Cub Confsal per denunciare le gravi carenze di risorse nel comparto.  Il mese di settembre ha visto impegnati i Vigili del Fuoco della Liguria, nella grave emergenza dovuta agli incendi boschivi. L'enorme sforzo profuso, ha permesso ancora una volta di  salvaguardare l'incolumità di persone e cose, tuttavia la condizione dei lavoratori è divenuta insostenibile. In una nota unita delle Segreterie regionali della Liguria FP Cgil Cisl VF RbB Cub Confsal VVF, si evidenziano tutti i problemi inerenti a tale lavoro. "Il contratto di lavoro è scaduto da quasi 2 anni, le retribuzioni (mediamente di 1.300 euro al mese), peraltro non in linea con i parametri europei, sono tra le più basse fra i paesi comunitari. I Vigili del Fuoco sono costretti - a seguito delle gravissime carenze di organico - a continui richiami in straordinario: a questo proposito sono ancora da percepire gli emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi, le sedi di servizio, le attrezzature sono carenti e soprattutto necessiterebbero di fondi per la manutenzione; purtroppo i capitoli di spesa indicano disponibilità pari a zero. per questi motivi i vigili del fuoco non chiedono continui attestati di stima, bensì risorse vere per poter adempiere in maniera efficace a quelli che sono da sempre i loro compiti istituzionali. E' necessario un contratto di lavoro dignitoso, il pagamento delle competenze straordinarie arretrate e nuove assunzioni per sopperire alla carenza di organico". Per questi motivi e per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni competenti, i Vigili del Fuoco di Genova effettueranno un volantinaggio sabato mattina 3 ottobre in occasione dell'inaugurazione del Salone Nautico.


1 ottobre 2009 - IVG

Liguria, le sigle sindacali dei vigili del fuoco denunciano carenze di risorse

Liguria. Stamattina si è svolta a Genova la conferenza stampa organizzata da Fp Cgil, Cisl Vigili Fuoco, Rdb Cub e Confsal per denunciare le gravi carenze di risorse nel comparto. Le organizzazioni sindacali hanno fatto notare come il mese di settembre abbia visto impegnati i vigili del fuoco della Liguria, nella grave emergenza dovuta agli incendi boschivi. L’enorme sforzo profuso, ha permesso ancora una volta di salvaguardare l’incolumità di persone e cose, tuttavia la condizione dei lavoratori è divenuta insostenibile. Il contratto di lavoro dei pompieri è scaduto da quasi 2 anni, le retribuzioni (mediamente di 1.300 euro al mese), peraltro non in linea con i parametri europei, sono tra le più basse fra i paesi comunitari. I vigili del fuoco sono costretti, a seguito delle gravissime carenze di organico, a continui richiami in straordinario: a questo proposito sono ancora da percepire gli emolumenti dovuti dal dicembre 2008. I mezzi, le sedi di servizio, le attrezzature sono carenti e soprattutto necessiterebbero di fondi per la manutenzione, purtroppo i capitoli di spesa indicano disponibilità pari a zero. Per questi motivi i vigili del fuoco non chiedono continui attestati di stima, bensì risorse vere per poter adempiere in maniera efficace a quelli che sono da sempre i loro compiti istituzionali. I sindacati sottolineano che è necessario un contratto di lavoro dignitoso, il pagamento delle competenze straordinarie arretrate e nuove assunzioni per sopperire alla carenza di organico.


1 ottobre 2009 - InVersilia

I VIGILI DEL FUOCO IN PROTESTA
DI FRONTE AI LUOGHI DELLA STRAGE DI VIA PONCHIELLI

Viareggio - Manifestazione di protesta ieri a Viareggio dei vigili del fuoco, promossa dalla Rdb in concomitanza con la cerimonia di premiazione del corpo al Quirinale. Dopo un presidio davanti alla stazione i partecipanti, una cinquantina, hanno raggiunto in corteo via Ponchielli, luogo della strage ferroviaria del 29 giugno, dove hanno lasciato un mazzo di fiori al gazebo del 'giardino del pianto' in ricordo delle 31 vittime del disastro. Quella di Viareggio, scelta come luogo simbolico dell'impegno dei vigili, spiegano le Rdb, è stata una delle manifestazioni organizzate oggi in Italia per portare a conoscenza dell'opinione pubblica le difficoltà lavorative dei vigili a causa di mezzi tecnici non adeguati e organici carenti, questioni economiche e contrattuali, e quella relativa alla sostituzione del personale professionista con i volontari. "Siamo stufi di essere presi in giro da una casta politica immorale ed insensibile nei confronti di chi ha lavorato per portare aiuto a cittadini in drammatiche situazioni traendone solo propaganda utile a fini d'immagine ma senza contenuti", era scritto in uno dei volantini distribuiti ai passanti. "L'unica medaglia che valga la pena - aggiungono le Rdb - è la riconoscenza della gente, la certezza di aver svolto il nostro lavoro nel migliore dei modi ed avere reso un servizio a chi si trova nel bisogno".


1 ottobre 2009 - Radio Nostalgia

Manifestazione ieri a Viareggio dei Vigili del fuoco

Manifestazione di protesta ieri a Viareggio dei vigili del fuoco, promossa dalla Rdb in concomitanza con la cerimonia di premiazione del corpo al Quirinale. Dopo un presidio davanti alla stazione i partecipanti, una cinquantina, hanno raggiunto in corteo via Ponchielli, luogo della strage ferroviaria del 29 giugno, dove hanno lasciato un mazzo di fiori al gazebo del 'giardino del pianto' in ricordo delle 31 vittime del disastro.
Paolo Pucci della Rappresenta di Base dei Vigili del Fuoco


1 ottobre 2009 - La Nazione

vigili del fuoco Protesta nei luoghi simbolo del disastro ferroviario

Viareggio - «I VIGILI del fuoco non hanno nulla da festeggiare». E' il duro commento del delegato regionale delle rappresentanze sindacali di base dei vigili del fuoco, Paolo Pucci, sulla consegna delle tre medaglie d'oro a Roma al Corpo in occasione del 70° anniversario della sua fondazione. Un commento, che non si ferma alle sole parole visto che, mentre i vertici dei pompieri sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, le Rdb Cub provenienti da tutta la Toscana per protesta si sono rese protagoniste di un presidio cominciato ieri mattina dinanzi alla stazione centrale (nella foto) e conclusosi nel primo pomeriggio in via Ponchielli, con la deposizione di una corona di fiori in memoria delle vittime ("per non dimenticare" il messaggio che è stato scritto sul mazzo), sul luogo della tragedia. «ABBIAMO scelto di protestare qua come a L'Aquila spiega Pucci perchè sono luoghi simbolici. Vogliamo esprimere il nostro dissenso per questa autocelebrazione che non sembra considerare affatto tutte le problematiche che ci accompagnano come la mancanza di organico e contratti o il fatto che si voglia sostituire i pompieri che fanno questo mestiere di lavoro coi volontari. Tutto questo, senza perdipiù fargli fare esperienza ma solo 120 ore di corso quando ci vogliono almeno 3 anni di lavoro per poter gestire situazioni difficili con la giusta mentalità». Mancanza di contratti, a cui fa da corollario anche una certa carenza di mezzi. «Per fare un esempio sottolinea Pucci quando ci siamo mossi da tutta Italia per andare a L'Aquila, il 30 per cento dei nostri mezzi si sono rotti per la via».


1 ottobre 2009 - La Nuova Ferrara/Gazzetta Modena e Reggio

MANCA ANCHE IL CARRO-TELONE
Vigili del fuoco senza soldi: uno spreco la festa a Roma

BOLOGNA - «Da grande farò il pompiere. Ma dalle finestre dei palazzi in fiamme non farò saltare nessuno». E’ la battuta che girava ieri durante la protesta davanti alla prefettura di Bologna, In tutta la regione, infatti, c’è un solo "carrotelo", cioè un solo camion dotato dei teli per attutire la caduta delle persone, per giunta «rotto» afferma Ciro Bartolomei (Rdb). I pompieri di Bologna hanno giudicato uno spreco la festa a Roma con Napolitano. Non ce l’hanno con lui, spiegano, ma con il ministro Maroni «che promette e non mantiene, e con i nostri dirigenti centrali, che non si rendono conto della realtà».


1 ottobre 2009 - Corriere Adriatico

"Si sono dimenticati di noi"
Dopo la simulazione in mare protestano i vigili del fuoco. La verità del comandante
di SILVIA SINIBALDI

Pesaro - Inatteso strascico polemico segue l’esercitazione realizzata mercoledì dalla Capitaneria di porto, simulando i soccorsi a un aereo precipitato. All’apparenza una clamorose dimenticanza: la convocazione dei Vigili del fuoco. Secondo i controlli della prefettura una scelta dello stesso comando dei vigili. Protestano le organizzazioni sindacali (Cgil, Fns, Cisl e Rdb) denunciando il fatto che all’esercitazione non ha partecipato il Corpo nazionale vigili del fuoco che è istituzionalmente preposto al soccorso tecnico urgente anche in ambiente marino, il collaborazione con altri Enti preposti e sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto. "A nostro parere - scrivono - quanto avvenuto è di una gravità assoluta, in quanto limita la crescita professionale del personale dei vigili del fuoco e pregiudica lo sviluppo di sinergie e collaborazioni tra i vari Enti preposti al soccorso, che sono fondamentali in emergenze di tale complessità, come realmente accaduto già in altre occasioni sul nostro litorale. Teniamo anche a specificare che, all’interno del nostro Comando Provinciale esistono figure professionali altamente specializzate ad intervenire in qualsiasi ambiente acquatico con mezzi specifici (ad esempio la prima moto d’acqua avuta in dotazione in tutto l’Adriatico e adibita al soccorso in mare)". Secondo i sindacati quanto è avvenuto, in caso di reale emergenza, potrebbe avere una notevole ricaduta negativa sull’organizzazione del soccorso e di conseguenza sulla salvaguardia delle persone coinvolte. "A margine - aggiungono - dobbiamo sottolineare ancora una volta come debbano essere le organizzazioni di categoria a prendere posizione in merito a problematiche inerenti al soccorso, facendo le veci dell’Istituzione competente". La protesta dei vigili del fuoco è arrivata anche in Prefettura. Alessio Giuffrida, nella mattinata di ieri, ha contattato il comandante provinciale dei vigili del fuoco per chiarire il disguido. Il comandante ha fatto presente l’impossibilità di partecipare alla simulazione da parte dei suoi uomini per mancanza di personale, al punto che una scelta diversa avrebbe messo a rischio il comando che sarebbe rimasto sguarnito.


1 ottobre 2009 - Il Messaggero

PESARO. C’erano tutti, o quasi. Per terra e per mare...

PESARO - C’erano tutti, o quasi. Per terra e per mare. Volontari e non. Forze dell’ordine e protezione civile. Ma qualcuno mancava. Assenze eccellenti come quella dei vigili del fuoco. All’indomani della maxi esercitazione, coordinata dalla capitaneria di porto di Ancona, che ha simulato i soccorsi ai naufraghi di un ammaraggio a largo di Fano del volo Falconara-Timisoara, i sindacati territoriali dei vigili del fuoco di Pesaro e Urbino, chiedono i motivi di questa esclusione. E lo fanno in un documento firmato dai segretari provinciali della Cgil, Maurizio Marini, della Fns Cisl, Fabio Sacchi, e della Rdb, Paolo Giuliani. "Quanto è avvenuto - dicono nel documento - è di una gravità assoluta, in quanto limita la crescita professionale del personale dei vigili del fuoco e pregiudica lo sviluppo di sinergie e collaborazioni tra i vari enti preposti al soccorso. All’interno del nostro comando provinciale esistono figure professionali altamente specializzate ad intervenire in qualsiasi ambiente acquatico con mezzi specifici (come la prima moto d’acqua adibita al soccorso in mare). Quanto avvenuto, in caso di reale emergenza, potrebbe avere una notevole ricaduta negativa sull’organizzazione del soccorso". A esprimere il proprio "rammarico" per essere state escluse dall’esercitazione anche il C.B. club E. Mattei, l’Avio Club di Fano, il circolo velico Torrette e l’associazione K9 con i loro cani da soccorso. Chiedono che in futuro il volontariato "venga tenuto maggiormente in considerazione".(Em.I.)


Foto e Video della Contro-Manifestazione del 30 sett. 2009 "l'altra faccia della medaglia"

Link di qualche Video:

Milano

Bologna

Genova - Genova - Genova

In allegato sul sito le prime foto della Contro-Manifestazione del 30 sett. 2009