Quanto accaduto ai colleghi del Veneto ha dell'inverosimile: la sicurezza nei Vigili del Fuoco e' solo un optiona!
L’elenco è lungo e questo toccato alle mani dei Vigili del Fuoco è l’ennesimo infortunio dipendente molto probabilmente dalla scarsa qualità dei materiali o da problemi di altra natura, che espongono i lavoratori a rischi continui e subdoli.
Di esempi ne abbiamo a iosa , a cominciare dagli elmi che si sciolgono (come avvenuto a Prato poco tempo fa), agli anfibi che si lasciano perforare (Parma maggio 2011) alle barche alluvionali inservibili, agli Eurocity che lasciano cadere la botte in curva, ai Canter con difetti alle sospensioni, agli IVECO Stralis con problemi di autonoma direzionalità, agli occhiali correttivi del visus, alle autoscale con 40 anni di servizio senza cestello, alle gru che lasciano cadere il bozzello, ai piazzali di soccorso che sono aperti al traffico di mezzi comuni, ai siti che ospitano i campi dei VVF come quello dell’Agriformula all’Aquila.
D’altronde la sicurezza dei Vigili del Fuoco non deve essere certamente uno dei problemi nella testa dei Dirigenti del Corpo che poco tempo fa, ebbero modo di paragonare la prima squadra VF che interviene su incidenti NBCR alla gabbia con cardellino sacrificale!
Capitolati, manuali di uso e manutenzione di attrezzature ed automezzi, circolari e note che enunciano una serie interminabili di operazioni e responsabilità a carico dei Vigili del Fuoco; tutte questo materiale abbiamo la netta sensazione sia prodotto al solo scopo di creare un alibi all’Amministrazione che si trova in dovere di ottemperare alla legge; ma si tratta solo di operazione di facciata che nasce e muore sulla carta.
Pensiamo ad esempio alla mensa di Milano ed a tutti i colleghi finiti in ospedale; acqua passata, tra un mese nessuno si ricorderà più di quell’episodio.
Nulla sembra scuotere alcuno.
Che il Ministro degli Interni aspetti anche in questi casi un Governo politico?