QUANDO LA MANO DESTRA NON SA CIO' CHE FA LA SINISTRA
Lavoratori,
sicuramente a tutti noi, almeno una volta nella vita è accaduto di doversi imbattere nella burocrazia fino al punto da perdersi nei suoi meandri, per poi rendersi conto che il tutto era riconducibile alla mancanza di comunicazione tra palazzi o tra uffici o tra stanze o anche peggio, tra scrivanie di uno stesso ufficio e che le informazioni che si ricevono o anche gli adempimenti da assolvere sono tra loro duplicati o anche peggio, in antitesi tra loro.
Da qui viene spontaneo usare espressioni del tipo la mano destra non sa ciò che fa quella sinistra.
Alla fine, però, è tale e tanta l’abitudine che ci si riesce a farsene anche una ragione, ma sarà sempre così?
Proviamo a ragionare su ciò che è successo.
Qui oggi parliamo di due decreti: quello della direzione centrale delle risorse umane n. 3311 del 21/7/2017 a firma del direttore centrale Bruno e il decreto interministeriale del Ministero degli interni in data 12/01/2018 a firma del ministro Minniti già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Entrambe originano dal D. Lgs n. 177/2016 nella parte in cui si istituisce il ruolo AIB dal personale ex forestale e, benché entrambi citino la norma di origine, pare che però non la tengano in debita considerazione. Il ruolo AIB, come tutti abbiamo ormai avuto modo di imparare, è un ruolo ad esaurimento e il suo personale dovrebbe svolgere esclusivamente attività collegate all’antincendio boschivo.
Il Decreto del direttore Bruno ridistribuisce la dotazione di personale e prende 5 AIB (un pilota e quattro specialisti) dal Centro Aviazione e li manda al nucleo elicotteri di Roma Ciampino, consentendo quindi a qualcuno “nativo” di migrare nel senso opposto.
Uno scambio di ruoli che ha del discriminante verso i vigili neofiti. Uno Scambio di ruoli esattamente come avvenne a Palermo quando, a metà ottobre, dopo che gli AIB lavorarono tutta l’estate a spegnere gli incendi, qualche buontempone dell’UCSA disse qualcosa del tipo che da quella tale data, ci avrebbe mandato i “suoi”. D’altro canto, i turni lo dimostrano… e qui desistiamo dall’esprimerci sul concetto di grande famiglia.
Poi arriva il ministro Minniti col suo decreto e, perdonateci il gioco di parole, decreta l’esatto contrario, ovvero che gli AIB dipendono dal Centro Aviazione… ma stavolta nessuno s’è mosso.
Ora ci chiediamo, perché mai, costoro avrebbero scritto l’uno l’esatto opposto dell’altro?
La distanza tra Piazza del Viminale e Via Cavour la si copre con non più di dieci minuti di passeggiata ma a quanto pare, a nessuno piace passeggiare… eppure ciò aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari.
Niente passeggiata? Va bene, ma che si fossero almeno scambiati una qualche telefonata.
Invece no, nemmeno quella… e ci ritroviamo a leggere due norme di rango giuridico differente, che affermano l’uno l’esatto contrario dell’altro.
Introduciamo la questione del rango normativo, perché nel nostro ordinamento giuridico esiste una gerarchia delle fonti di diritto in base a cui una norma di rango più alto annulla quello di rango inferiore producendo effetti ex tunc (retroattivi), in quanto quest’ultima non può contrastare una norma contenuta in una fonte di grado superiore.
Indubbio è ora la gerarchia esistente tra un decreto interministeriale e un decreto interno di un amministrazione, fatto salvo che anche col ministro non si voglia far valere la regola del famo come ce pare?
In più occasioni abbiamo sollevato il sospetto che le risorse e il personale AIB sia servito a questa amministrazione per apparare i numeri e per tappare i buchi. Magari sbagliamo e gli eventi sono solo delle coincidenze… eppure gli eventi sono comunque accaduti nel mentre un ministro e un direttore normano qualcosa che apparentemente non rientra nella loro specifica professionalità.
E se invece entrambe le norme originassero da una stessa “mente aeronautica”?
A quel punto sarebbe proprio vero il fatto che la mano destra non sa ciò che fa la sinistra.