Quando a pagare sono i lavoratori

Ovvero: non ci vuole Sherlok Holmes per fiutare una fregatura

 

Firenze -

Credevamo che con i ferrotranviari certi sindacati avessero toccato il fondo accettando un contratto da 80 € in luogo di quelli da loro stessi concertati nel lontano 93 (inflazione programmata) ovvero 106. Con i Vigili del Fuoco le cose si sono rivelate ben peggiori.

Tempo addietro avevamo avuto notizia di una disponibilità aggiuntiva per il contratto di lavoro che ci avrebbe portato 160 € in tasca, la cosa ci aveva non certo soddisfatto, ma in tempi di vacche magre si sarebbe trattato di 54 € più di quasi tutte le altre categorie, non l’ ottimale ma un punto accettabile dal quale procedere per intavolare una trattativa.

Si arriva poi a pochi giorni fa quando l’ aran ci comunica di disporre forse di 116 €, dieci in più del minimo: ma gli altri 50 che fine avevano fatto ?: forse la finanza creativa di Tremonti ci aveva messo lo zampino ? Noi ad ogni buon conto abbiamo deciso di andare a protestare nelle stanze del Governo.

In una buia, umida e fredda giornata d’inverno ci rechiamo alquanto incavolati in piazza Chigi intavolando una protesta non autorizzata, l’inca…ra è tale che le gocce di acqua si dissolvono in vapore a 10 centimetri di distanza dai colleghi presenti, chi sente gli umori della piazza decide che a scanso di equivoci è meglio concedere un incontro con una rappresentanza del governo. Così accediamo ai corridoi grigi e tetri dove si decidono i destini del paese e là ad attenderci c’ è anche una rappresentanza della Funzione Pubblica: si parla di risorse aggiuntive e, miracolo, il governo afferma che queste ci sono, la funzione pubblica si inalbera: -ma se noi non ne sappiamo niente- si difendono.

Cosa succede: un dirigente Parmalat è forse passato di là ?, no l’arcano è molto meno romanzesco e francamente ci lascia molto amaro in bocca.

Facciamo un passo indietro e cominciamo dalla mattina: il Capo dipartimento ci aveva convocati per scongiurare l’ ennesima manifestazione della RdB che tanto lede l’ immagine. In quell’ incontro il Capo Dipartimento ci aveva ribadito che non c’ erano risorse sul contratto ma solo per il comparto pubblicistico, i soldi li aveva ovviamente destinati il governo.

A questo punto facciamo due più due e ci accorgiamo che alla Funzione Pubblica non erano state rese note le disponibilità aggiuntive occultate ad arte per finanziare il comparto signorsì: Il momento è triste, soldi non ce ne sono per finanziare il passaggio ed allora bisogna trovarli, niente di più facile, basta prendere i 160 € che dovevano essere del a lavoratore in questa tornata contrattuale, corrispondergliene 106 o 116, dirgli che se poi si và dove dicono costoro, allora i soldi ci saranno.

Nella tarda sera abbiamo un incontro con una rappresentanza di Alleanza Nazionale che ci conferma l’arcano, ci assicurano infatti che le risorse aggiuntive vanno date nell’ ambito contrattuale e non demandate ad un domani lontano almeno due anni, sempre ammesso che si realizzi.

Cari colleghi lavoratori: attenzione a coloro che per realizzare i propri bassi scopi non esitano a sottrarre al giusto aumento di stipendio una quota parte per destinarla a finanziare quella grande incognita che è il comparto signorsì rimandando nel tempo la retribuzione, facendoci inoltre perdere arretrati e quanto altro.

Oggi con il nostro incessante lavoro di protesta abbiamo portato alla luce una manfrina ordita ai danni dei lavoratori da sedicenti sindacalisti in accordo con l’ amministrazione, nei prossimi giorni daremo continuità con iniziative sul territorio, pacifiche ma eclatanti per ottenere un giusto aumento delle retribuzioni e costringere chi rema contro a farsi carico della propria malafede nel proporre ai lavoratori delle scelte suicide per di più pagandole con i soldi che potrebbero essere invece fin da subito in busta paga.