QUALCUNO A CUI RUBARE ANCORA

Padova -

Lavoratori,

in questi giorni è uscita su tutto il territorio regionale una ricognizione rivolta all' ampia platea di personale precario in merito alla disponibilità degli stessi a diventare istruttori professionali e di guida.

Purtroppo come da anni sosteniamo è in atto uno smantellamento della componente permanente: meno risorse, meno mezzi, meno uomini e continui tagli ci hanno portato ad una fase critica nella gestione e risoluzione degli interventi di soccorso tecnico urgente.

Notiamo pero' che per la componente volontaria (non per i richiami naturalmente) le risorse si “trovano” comunque o si fa finta di trovarle, lo vediamo dai continui corsi per vigili volontari (come non ce ne fossero già abbastanza), dalle disponibilità economiche per questi lavoratori retribuiti a cottimo.

E' palese che alla formazione centrale il livello di competenza e gli investimenti nei mantenimenti, negli anni sono andati via via scemando; nell'interesse collettivo abbiamo il dovere di sottolinearlo ad ogni occasione. Certamente il formatore volontario è l'ultimo escamotage per togliere un'altro pezzo di storia ai Vvf; abbiamo stancato bene i formatori permanenti arrivando anche a ipotizzare di togliergli la vettura di servizio ed ora, approfittiamo anche della componente volontaria. Ma è questa una programmazione seria?

Ora dopo anni che chiediamo la formazione di nuovi istruttori professionali permanenti e la carenza di tale figura professionale su tutto il territorio nazionale, ci troviamo di fronte ad una serie di corsi istruttori professionali esclusivamente rivolti a volontari

D' altronde il riordino (quello voluto da tutte le altre sigle “firmaiole”) prevede la chiusura di sedi permanenti e l' istituzione di distaccamenti volontari che ricordiamo non garantiscono un tempestivo intervento ma solo dopo aver chiamato a casa il personale reperibile.

Pensiamo che la componente volontaria/discontinua sia ancora una volta vittima di un sistema perverso di finti tagli ai costi ed alle spese a cui il Corpo Nazionale viene continuamente sottoposto; pensiamo anche che lo spirito di abnegazione e attacamento di giovani che nel corso degli anni hanno svolto un ruoloVdeterminante nel sopperire alle carenze dei permanenti ora venga messo alla berlina dall'ennesima decisione becera calata dai soliti noti.

Ancora una volta saranno sfruttati dall ' amministrazione e illusi che un giorno avrebbero fatto parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per questo, come organizzazione sindacale, abbiamo chiesto una lista nazionale dove provvedere a stabilizzare chi da anni svolge in forma precaria questo ruolo.

Alcuni è vero hanno scelto di fare il volontario per passione, dedicando parte del proprio tempo a beneficio della comunità, però questo dovrebbe essere limitato quale ausilio al dispositivo di soccorso e non impiegato in prima linea negli interventi.

Non a caso un permanente svolge il proprio lavoro costantemente e non saltuariamente, svolge un corso di sei mesi e non di 120 ore e solo per indisponibilità del dipartimento non ha garantita una formazione costante. A conti fatti la 81/08 non esiste proprio!

Crediamo sia il caso di riflettere bene sullo stato dell' arte e del volere di una amministrazione che pensa ad altro insieme ai soliti sindacati statalizzati.

Noi vogliamo un Corpo Nazionale fatto di professionisti., preparati, aggiornati e mantenuti.

Una capillarità nel territorio degna di un paese tra i fondatori della comunità europea e non di un paese che non riesce a garantire un servizio di soccorso tecnico in tempi ragionevoli , con mezzi e personale adeguato.

Riusciamo a stupirci ancora di come un ex dirigente di comando ora seduto su di una poltrona nella Capitale possa avallare certe decisioni...ah si, POLTRONA nella CAPITALE dimenticavamo....