PROBLEMATICHE SETTORE CINOFILI – TERZA UNITÀ IN SERVIZIO

Nazionale -

 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Ing. Eros MANNINO

 

Al Direttore per l’Emergenza Soccorso Tecnico e AIB

Ing. Marco GHIMENTI

 

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Vice-Prefetto Renata CASTRUCCI

 

 

 

 

OGGETTO: PROBLEMATICHE SETTORE CINOFILI – TERZA UNITÀ IN SERVIZIO

 

In merito al settore dei Cinofili segnaliamo che quanto previsto dalla circolare della Direzione Centrale per l'Emergenza EM 19/2021, approvata con nota DCEMER prot. n. 47244 del 25.11.2024, in seguito ad incontri tecnici, sindacali e con i Direttori Regionali, è stato stabilito un unico orario di servizio (12:24 -12:48) ed una revisione della composizione delle Squadre Operative Cinofile.

In particolare il nuovo assetto prevede, per quanto possibile, la presenza in ogni turno di servizio diurno e notturno, almeno tre unità cinofile; di queste due andranno a comporre la squadra cinofila (N.C.R. operativo), sempre in ossequio alla circolare EM 19/2021. La terza unità cinofila potrà invece essere impiegata come potenziamento in caso di interventi più complessi e rilevanti, durante le attività di mantenimento e per eventuali sostituzioni non ponderate nella redazione dei servizi.

La terza unità rappresenta una risorsa fondamentale per garantire la continuità del servizio. Infatti si dimostra essere indispensabile in caso di impedimenti, sia per motivi legati ad impedimenti dell’animale (per ragioni di salute o di non ottimali condizioni fisiche), ovvero per motivi legati a problematiche dei Conduttori VF.

Senza una terza unità, infatti, in caso di imprevisti, il servizio non può essere garantito in maniera adeguata ed efficace.

Alle problematiche finora evidenziate occorre garantire la formazione ed il mantenimento delle Unità Cinofile. Si rappresenta che non è possibile effettuare un addestramento solamente con due unità presenti.

A corollario di questo si evidenzia che, ove presenti i campi macerie, le tre unità servono per il mantenimento ed il buon funzionamento degli stessi.

La terza unità consente altresì di coordinare in modo più equilibrato le rotazioni tra i membri del Nucleo, ottimizzando anche la gestione dei turni, siano essi diurni o notturni.

Senza questa ulteriore presenza disponibile scadrebbe inequivocabilmente la qualità del servizio e l'efficacia nella risposta operativa.

In tutte le riunioni intercorse con l'Amministrazione ed in tutti i documenti prodotti dalla Scrivente è stato sottolineato che il cane, oltre ad essere un elemento fondamentale nelle operazioni di ricerca e soccorso, è tutti gli effetti un membro della Squadra e non può essere trattato come un orpello o declassato come mero attrezzo operativo: necessita di cure, attenzioni e di un adeguato ricovero anche quando non è presente in servizio.

Attualmente esistono poche sedi di servizio che risultano essere idonee a garantire il benessere dei cani durante il servizio operativo; gli unici luoghi attrezzati sono le sedi dei Nuclei.

Alla luce di quanto riportato chiediamo alla Direzione in epigrafe che possa trasmettere alle Direzioni Regionali una nota di chiarimento affinché garantiscano la costante presenza di almeno tre unità operative, nel rispetto delle regole stabilite dalle circolari richiamate in premessa a garanzia e tutela degli standard atti a garantire la massima efficienza ed efficacia del soccorso, per la sicurezza degli operatori e non ultimo per il benessere degli animali.

 

La USB rimane a disposizione per un incontro utile per dibattere le questioni evidenziate.

 

Si attende riscontro alla presente


 

per il Coordinamento Nazionale USB VV.F.

Andrea GUISO