PRESIDI ACQUATICI 2017

Bologna -

Alla C.A. del Direttore Regionale Emilia Romagna

Ing. Silvano Barberi


 


Oggetto: Presidi Acquatici 2017


La presente per portare alla Sua attenzione quanto emerso quest' anno, in seguito alla gestione dei presidi acquatici di soccorso nell'area litoranea, ovvero :

Ci riferiamo in particolare alla distribuzione del personale, non più nelle date fissate per la copertura dei presidi acquatici lungo la costa, ma con assegnazione di pari giornate a ogni Comando, fatto questo che ha creato inconvenienti legati principalmente al numero di conduttori di moto d'acqua e patentati nautici di secondo livello, più numerosi nei Comandi che hanno assegnati tali mezzi. Questo, purtroppo, ha comportato a Comandi come Modena, Reggio Emilia e Piacenza un’ enorme difficoltà al completamento degli equipaggi, negando di fatto la possibilità di partecipare a gran parte del personale SA e patentato nautico che aveva dato la propria disponibilità. Ci preme evidenziare, che le poche squadre al completo che i Comandi dell'Emilia sono riuscite a organizzare, non avevano la garanzia della presenza di un collega del posto, utile per la logistica e per conoscenza del territorio, la conseguente scelta di non far partecipare i conduttori nautici ha fatto perdere, in alcuni casi, la giornata, assegnata poi ad altri Comandi. Addirittura in alcune date, è stato interpellato personale in turno, o si è utilizzato personale fluviale con salvamento nuoto, al fine di completare l'equipaggio. Di sicuro queste condizioni NON si sarebbero verificate se ci fosse stato un sistema che teneva conto di tutto il personale SA regionale e non di ogni singolo Comando. Questo ha determinato, purtroppo, tensioni e rivalità tra il personale, a discapito del principio di collaborazione e conoscenza reciproca che dovrebbe contraddistinguere il nostro Corpo. Osserviamo in ultimo che la partecipazione ai presidi acquatici è una delle poche occasioni che il personale ha per mantenere l’operatività. Un’altra occasione poteva essere offerta dall’esercitazione del 2 ottobre a Porto Garibaldi, ma da quanto ci viene riferito, non si riuscirà a coinvolgere in numero sufficiente il personale che ha fatto richiesta di partecipazione alla Direzione. USB conclude, chiedendo di ripristinare, per il futuro, un percorso che era già stato collaudato negli anni e che aveva dato a tutto il personale, in possesso dei requisiti richiesti, la possibilità di poter partecipare ai presidi acquatici e dunque di trovare le soluzioni per consentire gli addestramenti, mantenendo alti i livelli di professionalità del personale, requisito essenziale per lavorare in sicurezza e alzare il livello professionale del soccorso, soprattutto in un ambiente, come quello acquatico, dove purtroppo sempre più spesso TUTTI ci troviamo ad operare e dove i rischi legati alla pericolosità dell'ambiente sono altissimi e l'esperienza è il primo strumento per ridurli.