Prepotenza e arroganza non producono imparzialita' e dialogo costruttivo a danno di molti lavoratori!.
documento unitario
Ancora una volta assistiamo palesemente ad un certo modo di fare sindacato, fortemente discutibile, a proprio uso e consumo, a difesa di interessi e logiche personali o di posizioni fondate su principi egoistici e fuori da ogni logica politico- sindacale. Atteggiamenti scellerati, che disconoscono il rispetto dei lavoratori, delle regole e dei ruoli ben precisi. Non possiamo prescindere da una organizzazione generale del lavoro del Comando di Siracusa che escluda aprioristicamente i lavoratori dei Distaccamenti, come se questi ultimi dipendessero da entità o amministrazioni a noi lontane e sconosciute. E’un grave errore creare nette separazioni tra i lavoratori, mantenere alto lo scontro con risse premeditate e provocazioni piene di livore e di spirito di vendetta da parte di chi non vuole accettare regole di trasparenza nel rapporto di lavoro. Il nostro impegno sindacale unitario, nasce dal desiderio di concretizzare tutte quelle problematiche che nessuno ha mai potuto o voluto definire per non pestare i piedi all’Amministrazione di turno, a proprio vantaggio, rendendosi consapevolmente complice dell’attuale sfascio in cui ci troviamo. Noi abbiamo lavorato e continuiamo a farlo nell’interesse generale di tutti i lavoratori del Comando di Siracusa e lo faremo e lo scriveremo fino in fondo. Quindi, rispondiamo, a chi definisce con parole improprie, sconnesse e prive di quelle logiche sindacali il nostro operato che, chi rispetta le regole e i doveri vive in uno Stato civile e democratico. Chi al contrario non rispetta le regole e non vuole la trasparenza e calpesta la dignità dei lavoratori vive in uno Stato anarchico o in una Repubblica delle Banane. Amici, il compito del Sindacato è discussione e coinvolgimento di tutti i lavoratori ad una piattaforma politica di idee, di progresso, di sviluppo e di benessere generale, specialmente in tempi di crisi dove molti lavoratori di altri settori, sia pubblico che privato, si trovano da un giorno all’altro senza lavoro e senza stipendio, dandosi fuoco come i Monaci Tibetani, riflettiamo Amici, riflettiamo attentamente. Noi, anche oggi, abbiamo dimostrato che le scelte che coinvolgono tutti i lavoratori devono essere scelte ponderate, studiate per non creare danno su danno o per soddisfare l’interesse di uno a discapito di molti altri. Non vi sarà mai crescita professionale ed economica in questo Comando fin quando ci saranno individui che cureranno solo interessi personali, a tutti i livelli, e tocca soprattutto a noi isolarli definitivamente perché sono quelli che ci tengono lontani da tutto ciò che ci spetta. Infine Amici, non vi lamentate nel cortile generalizzando e banalizzando sul Sindacato, al contrario chiedete a chi vi rappresenta di lavorare seriamente e senza arroganza e imparzialità perché Amici, sono strade che non spuntano da nessuna parte.