Pompieri, Militarizzati e videosorvegliati.

Roma -

Lavoratori,

è in atto presso la sede di Capannelle, l’istallazione di diverse telecamere di sorveglianza, che servirebbero, secondo l’amm.ne, a scoraggiare o impedire furti ma anche prevenire infortuni.

Questa USB giudica inutile e superfluo, quindi dannoso, questo spreco di denaro pubblico per mettere in campo una sorveglianza che avrà come unica conseguenza un maggiore controllo dell’attività lavorativa.

Questo è l’ultimo atto del processo di militarizzazione del CNVVF iniziato con il traghettamento nella Difesa Civile, proseguito con la L. 252/04 resa effettiva dal D.Lgs. 217/05, che sta producendo un arretramento delle condizioni di lavoro, così come già evidenziato nell’introduzione del nuovo regolamento di servizio.

Ci sorge il dubbio che tutta questa operazione sia la diretta conseguenza dell’aver ospitato i militari all’interno della SFB e che per tutelare il loro arsenale bellico fatto di veicoli blindati, armi e munizionamento, oggi si ricorra a questo sistema di sorveglianza non per scongiurare presunti furti e infortuni ma perché imposto da codesti ospiti a tutela del loro armamento.

Se così fosse, sarebbe l’ennesima riprova della subordinazione del CNVVF, come già era successo con la Protezione Civile, incapace di dettare legge anche in casa propria.

Ricordiamo ai lavoratori che se la realizzazione questo disgraziato processo di video sorveglianza andrà in porto, sarà solo grazie al benestare delle organizzazioni sindacali concertative o assecondanti, perché come ricorda il Ministero del lavoro con nota n.2975 del 05/12/2005, l’istallazione di impianti di video sorveglianza presuppone la sussistenza di un accordo con le rappresentanze sindacali, senza il quale diversamente non sarebbe possibile procedere. 

Per i lavoratori è giunto il momento di strappare le tessere di chi li ha venduti e che da anni ha smesso di rappresentarli.