POMPIERI IN "VACANZA" A L'AQUILA
Queste le condizioni di lavoro dei VVF dal campo di Assergi (AQ)
I Vigili del Fuoco in vacanza in montagna sotto Campo Imperatore! Ai piedi del Gran Sasso. Già il Dipartimento ha ben pensato prima, del G8 di allontanare la maggior parte dei VVF dall'Aquila inviandoli in campeggio in montagna!
Forse nelle condizioni in cui siamo (uomini e mezzi) potevamo arrecare una brutta figura con le delegazioni straniere al nostro Presidente del Consiglio abituato alle feste di Palazzo Grazioli.
Il Campo base di Assergi gode di ottima vista, aria buona e una certa distanza tecnica dall'Aquila, coperta pesante e maglioncino, per capirci: quasi quasi ci sentiamo persino in colpa per venir pagati quali professionisti del soccorso, in questo incantevole contesto.
Per inciso, la Protezione Civile negli alberghi e al ristorante e i pompieri nelle tende pneumatiche qualcuna delle quali la notte ti si sgonfia sulla testa, parcheggiati in uno dei pochi campi base d'Italia in discesa (i letti sono muniti di zeppe da un lato); ma tranquilli, i dirigenti che hanno seguito la "faccenda" sono stati promossi, come accade di prassi nella pubblica amministrazione.
La mensa è passabile ma non sicuramente all'altezza delle esigenze di chi opera nelle condizioni in cui operiamo noi VVF perché si dice, qui ad Assergi, che sono finiti i soldi.
Alle squadre operative assegnate a questo campo base da qualche giorno NON viene più assegnata la scorta di acqua da portarci sull'intervento nonostante che il servizio sanitario del Corpo abbia indicato nel 2008 tra i 2 e i 10 litri di acqua più integratori a persona nei periodi estivi! L'acqua da bere la dobbiamo recuperare in giro per l'Aquila, la dobbiamo elemosinare! Queste sono le condizioni.
Ma proprio l'acqua sta diventando un vero problema: la doccia la facciamo fredda ancorché siamo in montagna, i bagni sono accettabili, le tende vengono disinfettate regolarmente ma non esiste servizio di pulizie: scopa, paletta e straccio fuori dalla tenda ti aspettano.
Quindi, dopo il rientro, previo 9 – 10 ore di lavoro a fare puntellamenti, doccia fredda, pulizia in tenda, sbobba sotto il tendone mensa (e la Protezione Civile al ristorante), un giretto per il cortile e a nanna in pendenza!
Inoltre ti fanno storie (agli altri) per uscire la sera, visto che siamo pagati 16 ore, giustamente la sera mica possiamo andare a mangiarci una pizza (a nostre spese) siamo a "disposizione"! Certo che per 7\8€ l'ora han fin ragione, la sveglia alle 6,30 e si ricomincia!
Ma le soddisfazioni non mancano. Sui cantieri è una continua passerella di "esperti" di questa o di quella cosa, una continua passerella di funzionari VVF che smontano la teoria del precedente loro collega invitandoti a rifare il lavoro secondo le loro indicazioni.
Ma il top sono i nostri Dirigenti; a caccia di promozione (quelli non ancora promossi post 3.32 del 6 aprile 2009)! Progetti su progetti: dalla costruzione dei palchi per le autorità a qualsiasi altra cosa purchè non sia di competenza dei VVF: non gli sfugge nulla. Dunque potremmo provare a chiedere anche noi comuni mortali che siamo venuti qui in Abruzzo se ci promuovono come hanno promosso loro: tutti Capi Squadra promossi sul campo come han promosso i Dirigenti a Dirigenti Superiori!
Ma la cosa divertente è che questi Dirigenti vengono sui cantieri mettono becco su tutti, anche su quello di cui non capiscono un tubo, ti fan pure la predica sui DPI o sul DL.81 mentre noi lavoriamo a stretto contatto con ditte private che non sanno neppure dove stia di casa la sicurezza sul lavoro. Queste cose ovviamente non le vede nessuno, i Dirigenti in testa. Potremmo andare avanti per ore, attirando più o meno l'attenzione della stampa o dell'opinione pubblica facendo alterare la nostra classe dirigente per le nostre dichiarazioni, ma le cose non cambierebbero; questo terremoto da tragedia vera, con morti e feriti veri, si è trasformato in un giochetto politico ad uso e consumo e dei politici e dei dirigenti del corpo nazionale del vigili del fuoco.
Gli abitanti colpiti dalla tragedia e gli operatori del soccorso, quelli che lavorano con le mani per intenderci, sono purtroppo le marionette di questo nuovo teatrino.