Pompieri e giornali

Pubblichiamo alcuni articoli di stampa sullo sciopero del 28 giugno indetto dalla RdB Pubblico Impiego

 

 

 

Roma -

29 giugno 2002 il giornale Genova

PROTESTANO ANCHE I POMPIERI .....

GLI SCIOPERANTI SI SONO RIUNITI IN VIA XX SETTEMBRE, ALL'ANGOLO CON PIAZZA DE FERRARI. HANNO SISTEMATO UN BANCHETTO PER LA RACCOLTA DI FIRME A SOSTEGNO DELL'INIZIATIVA. L'ADESIONE ,SECONDO GLI ORGANIZZATORI ,SI è ATTESTATA INTORNO AL 30 PER CENTO CON DISAGI ASSORTITI PER I CITTADINI CHE HANNO TROVATO ALCUNI UFFICI CHIUSI .

I MOTIVI DELLA PROTESTA SONO IL RINNOVO DEL CONTRATTO E UN SALARIO A LIVELLO EUROPEO SPIEGA ALDO CARDINO, UNO DEI PROMOTORI DELLO SCIOPERO. NOI SIAMO FERMAMENTE CONTRARI ALLA PRIVATIZZAZIONE

DEI SERVIZI PUBBLICI, PERCHE’ PORTEREBBE AD UNA NETTA CADUTA DELLA QUALITA' DEI SERVIZI.

ANCHE I VIGILI DEL FUOCO IN PIAZZA, SEBBENE PER UNO SCIOPERO

VIRTUALE,IN REALTA' TUTTI I SERVIZI SONO STATI GARANTITI ,TANTO CHE STIAMO USANDO LE NOSTRE ORE LIBERE PER PRESENZIARE ALLO SCIOPERO SPIEGA FRANCO CERRI, CORDINATORE RDB VIGILI DEL FUOCO. LOTTIAMO CONTRO IL PROGETTO DEL GOVERNO DI INSERIRE IL NOSTRO CORPO NEL COMPARTO SICUREZZA INSIEME ALLE FORZE DI POLIZIA. IL PERICOLO E' QUELLO DI ESSERE STRUMENTALIZZATI IN CASO DI MANIFESTAZIONI .NOI SERVIAMO I CITTADINI ,NON TIRIAMO ACQUA SUI DIMOSTRANTI.

La nazione Firenze 29 giugno 2002

SIT-IN I vigili del fuoco davanti alla Prefettura hanno raccolto firme a sostegno del disegno di Legge per l’istituzione del Corpo nazionale di protezione civile. Una manifestazione di protesta contro il progetto del governo di assegnare ai soli prefetti la competenza nelle attività di soccorso

il secolo XIX Genova 29 giugno

Sindacati di Base 2000 firme per l'articolo 18

Milleduecento firme per il referendum a favore (e per l'estensione a tutti i lavoratori) dell'articolo 18 e altre mille contro la militarizzazione del corpo dei vigili del fuoco. E' il risultato dello sciopero di ieri mattina dei dipendenti pubblici aderenti alle Rdb (rappresentanze sindacali di base) che hanno tenuto presidi in centro. I sindacalisti autonomi hanno denunciato le politiche del governo per la precarizzazione, lo smantellamento dello stato sociale e la svendita del patrimonio pubblico.

29 giugno 2002 - La Repubblica – Firenze

Protesta Rdb servizi ridotti

Servizi ridotti e disagi nel pubblico impiego: dagli asili, agli uffici comunali, dalla sanità ai vigili del fuoco (fra questi ultimi l'astensione è stata altissima): sono le conseguenze ieri dello sciopero delle Rdb (rappresentanze sindacali di base). Ieri mattina un centinaio di lavoratori ha manifestato con un sitin davanti alla prefettura. Lo sciopero, proclamato a livello nazionale è motivato dai ritardi nel rinnovo del contratto del pubblico impiego e dalla proposta «di aumenti ridicoli che non recuperano neppure il differenziale dell'inflazione». Fra i motivi della protesta anche il piano proposto dal governo che mira a includere i vigili del fuoco nelle forze dell'ordine e non come chiedono le Rdb nella protezione civile

29 giugno 2002 - Il Giornale di Vicenza

Sindacati/2. Serpentone ieri mattina in centro

Pubblico impiego sul piede di guerra

Hanno sfidato il caldo di questi giorni e ieri mattina hanno dato vita ad un serpentone di automobili partito dalla sede dei vigili del fuoco per raggiungere il teatro Olimpico. Oggetto della protesta, che ha coinvolto alcune rappresentanze del sindacato di base del pubblico impiego, la politica del governo che penalizzerebbe alcuni comparti. «Siamo partiti dai vigili del fuoco - ha spiegato Germano Raniero, degli ospedalieri - che sono in lotta per il loro collocamento futuro e siamo arrivati al teatro Olimpico per protestare contro la politica di alienazione dei beni dello Stato, passando dall’ospedale (ticket e carichi di lavoro eccessivi) e dal provveditorato (protesta contro la riforma Moratti). Ma è la politica del governo nel suo insieme che non condividiamo».

Un’idea, questa, sposata anche dal professor Pietro Fazio, coordinatore provinciale Cub Scuola: «I problemi della scuola sarebbero tantissimi, il comune denominatore uno solo, il sistematico smantellamento di tutto l’apparato, partendo dagli esami, ridotti ad una sorta di attestato di frequenza, agli aumenti contrattuali da definire ridicoli, alla modifica di orario, ai tagli d’organico (35 mila professori), per finire con l’utilizzo di collaboratori coordinati continuativi da affiancare agli insegnanti». I vigili del fuoco, per bocca del responsabile regionale, Francesco Chiappetta, non accettano di passare sotto il comparto sicurezza assieme a polizia e carabinieri: «Noi siamo un corpo di protezione civile e lo si è visto in occasione degli ultimi disastri naturali».