Pizzoli, COM 3 (Veneto) dal 8 al 14 Agosto 2009; riflessioni
Si parte col “bollino nero” alle 6 del mattino da Verona coscienti che il viaggio sarà più lungo e snervante del solito e si arriva nel 2° pomeriggio grazie anche all’uso della corsia di emergenza. Il campo è situato all’interno dello spazio adiacente la palestra e occupa anche la parte riguardante il campo sportivo.
Svetta la bandiera della Serenissima Repubblica ed il COM 3 è ben posizionato e strutturato grazie ai colleghi di Belluno, tra due UCL tra cui quello maggiormente in uso di Padova. Le tende sono lungo tutto il perimetro della palestra anch’essa adibita a dormitorio. I bagni e le docce sono molto più pulite di quelli ai distaccamenti ed in alternativa si possono usare quelle della palestra.
Il Campo di Accoglienza è più sotto ed occupa il campo da calcio che per l’occasione è stato ricoperto da ghiaia che, quando non piove, diventa molto polverosa. La tenda della mensa è dei Vigili del Fuoco ma, purtroppo, è gestita da altro personale e, ahimè, non è all’altezza della situazione. Chiedo ad un ex collega di Belluno ora volontario in pensione che è alla distribuzione e mi dice che in quella cucina manca la cosa fondamentale, l’amore per la cucina. E’ vero, i sapori delle pietanze sono sempre gli stessi ma si sa, "siamo in emergenza" e nessuno si va a lamentare.
Gli interventi
La tipologia degli interventi è la più varia, dal puntellamento al transennamento, dal recupero dei beni all’assistenza al trasloco, dalla copertura dei tetti al recupero di cibi avariati, dal recupero di opere d’arte al sopralluogo dei fabbricati da parte dei funzionari; in questa fase dove l’emergenza non c’è più si aiutano gli abitanti a salvaguardare quel poco che è rimasto.
Ad Arischia però sono iniziate le demolizioni e la cosa che più mi ha colpito è il fatto che magari l’edificio era stato puntellato appena una settimana prima. La ditta che esegue questi lavori è di Pescara e lavora su commissione e supervisione della Protezione Civile. La ditta è fornita di moderni ed efficienti mezzi ed in più si avvale di acqua e naspo propri per evitare di far diffondere troppa polvere nelle zone adiacenti. Anche i VVF fanno demolizioni, ma in confronto si può solo affermare che se i mezzi funzionano ancora, sicuramente non sono al passo con i tempi.
Con l’assistenza al trasloco ho scoperto che le ditte sono molto occupate e che spesso la lista di attesa è abbastanza lunga. Sono arrivate altre ditte di traslochi dalle vicine regioni ma i prezzi sono decisamente superiori: dai 1100-1500 euro delle ditte locali si passa direttamente ai 5000 euro iva inclusa delle ditte fuori provincia o regione. La Protezione Civile per lo sgombero e l’affitto dei locali che conterranno i beni rimborsa fino ad un massimo di 5mila euro, ed inoltre non sempre il personale che deve eseguire il lavoro è disponibile ad entrare in un edificio dichiarato da abbattere, lo fa solo dietro “fuoribusta” consistenti e spesso lavorano in nero.
Per il recupero di opere d’arte la grande scoperta è stata che se una chiesa è stata dichiarata inagibile, la Sovraintendenza alle Belle Arti chiede al Parroco di tenersi le opere o di trovare lui una sistemazione in un locale idoneo, insomma di tenersele. La spiegazione è semplice, quelle che io stesso sono stato a recuperare nel terremoto Umbro-Marchigiano, catalogate e fotografate da un funzionario appositamente designato, scortate con furgone blindato e guardia armata al seguito, sono state in parte TRAFUGATE e si è persa la loro traccia.
“dedicato ai Vigili del Fuoco” grazie!
Lunedì 10 agosto presso la Villa Comunale de L’Aquila alle ore 21.00 si è tenuto un concerto con il titolo sopra riportato.
Mi siano consentite delle osservazioni.
Se il concerto iniziava alle 21.00 e noi eravamo impegnati fino alle 22.00 chi poteva assistere al concerto? Se poi il concerto finiva intorno alla mezzanotte dopo una giornata di lavoro, chi se la sentiva di uscire dopo questa ora a bere fino ad ubriacarsi o ad andare in locali di umana perdizione?
La risposta non mi è data conoscerla ma so di certo che il concerto è stato per chi non era troppo stanco per andarci e non era troppo stanco per tornare in branda subito dopo. Le braccia che lavorano arrivata la sera diventano pesanti e vanno a distendersi….
Quindi…
Fa piacere poter aiutare ancora questa gente, fa piacere poter portare anche solo una parola di conforto. Hanno molta speranza e credono di non passare l’inverno in tenda, sono pronti però anche ad affrontare la crudeltà di una promessa non mantenuta; 45mila sfollati, 15mila nuclei familiari, 3,30€ al giorno per chi non ha occupato una tenda o una stanza di albergo ed ha cercato di arrangiarsi con camper o roulotte proprie.
Io più di loro mi auguro che le C.A.S.E. antisismiche siano pronte per ottobre o novembre, ma vedendo i cantieri fuori portata dei giornalisti o delle TV siamo decisamente in ritardo. Io aspetto fiducioso come fossi un terremotato ma alle favolette ho smesso di credere da molto tempo.
Tornerò ancora per vedere l’evoluzione dei lavori di ricostruzione o mal che vada tornerò per aiutare a piazzare moduli abitativi in grado di resistere alle rigide temperature aquilane; intanto il POPOLO FIERO si sta attrezzando con rifugi propri pagati con le loro tasche.