PIT - STOP per la Formazione

Al posto di consulenti individuiamo un serio percorso formativo

Roma -

Come è uso ormai di questa Amministrazione senza nessuna informazione preventiva, dalle missive ai Comandi sappiamo che sono finiti i soldi sulla Formazione! forse è arrivato il momento di fermarsi e riflettere e tirare, appunto, le somme. L’RdB-CUB, già in precedenza ha chiesto un incontro con il Capo Dipartimento, sugli indirizzi da emanare in materia, oggi lo rinnova su questo importane argomento. Altro che consulenti esterni, altro che interviste; il sindacato è il portavoce dei lavoratori e del cortine, nessun altro.

Linee guida chiare, percorsi formativi trasparenti, libretto della formazione da subito e soprattutto il mantenimento del “sapere” acquisito. Che senso ha partorire istruttori SAF (ITS) o SAF 2A o 2B fin quando il Dipartimento non avrà chiarito la posizione economica dei SAF 2B; fin quando non sarà chiaro per tutti i Dirigenti come attuare il mantenimento, pagato, in ambiente dei SAF 2A e dei Fluviali. Facciamo un Pit-Stop per le moto d’acqua per capire tutto questo personale sindacalmente sponsorizzato con corsi esterni poi riconosciuti dal Dipartimento, quale ricaduta abbia sul territorio (lavoriamo di più per guadagnare di più). Risulta invece NON più rinviabile, la creazione di istruttori per patenti terrestri a livello regionale, per sanare la mancata formazione degli allievi vigili entrati alle scuole con la patente civile da autista e usciti dalle scuole senza neppure la patente ministeriale o al massimo con il 1° grado; anche perché con gli ultimi acquisti fatti dal Dipartimento di imbarcazioni “leggere” (13 q. !!) ora servono i IV gradi per il traino di questi inutili ed inefficienti attrezzature; come del resto per i carrelli NBCR; poiché visto che queste attrezzature ci sono qualcuno le deve guidare \ trainare. Che dire del TPSS, ma i retrening quando e come li facciamo? quando avviamo protocolli 115\118 a livello regionale? e il protocollo per l’abilitazione del defibrillatore anche all’esterno della sede di servizio? Potremmo continuare all’infinito: sostanze pericolose, costruzioni, puntellamenti e dissesti, NBCR, NR, procedure operative…ma soprattutto come continueremo a mantenere alto il livello professionale del personale VV.F. per dare risposte di qualità alla popolazione, prima che succeda che chiunque possa indossare una divisa da “pompiere” dopo un giorno o dopo 120 ore, solo per un tornaconto politico. La professione, la “mission”, per usare un parolone tanto in moda tra i manager, del Vigile del Fuoco deve essere caratterizzata come uno specialista del soccorso !!! Non per ultimo ma …… vorremmo realmente un albo dei formatori, magari dei formatori che hanno anche sostenuto il corso di metodologia didattica e l'aggiornamento anche per i formatori; il mondo fuori sta cambiando e servono risposte immediate e non solo in occasione degli scrutini per le varie promozioni. Attendiamo a breve un cenno dal Capo Dipartimento e ri-formulato la richiesta d’incontro su questo argomento.