PISANU: PROVE TECNICHE PER L'AUTUNNO?
Comunicato stampa CUB del 27 agosto
L’intervista al ministro dell’Interno Pisanu, pubblicata sull’Espresso in edicola oggi, non sembra tanto dovuta ad un colpo di sole estivo del ministro quanto alla seria preoccupazione del governo rispetto ad una stagione (il prossimo autunno) che non si presenta assolutamente tranquilla dal punto di vista sociale.
Il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori sono registrate da tutti gli osservatori così come sono registrati gli aumenti dei prezzi e tariffe nonché il calo dei consumi delle fasce popolari.
L’autunno si presenta con 6 milioni di lavoratori (pubblico impiego, metalmeccanici, autoferrotranviari, ecc) che devono rinnovare i contratti scaduti da uno o più anni, l’Alitalia che minaccia migliaia di licenziamenti, una crisi industriale frutto della finanziarizzazione dell’economia di questi ultimi anni che crea una forte insicurezza del posto di lavoro e del futuro, una ulteriore controriforma delle pensioni che peggiora (e al peggio non c’è mai fine) la controriforma Dini, la deregolamentazione totale del mercato del lavoro che rappresenta la precarietà a vita per le nuove generazioni.
Non volendo affrontare il problema della redistribuzione della ricchezza prodotta ma bensì arroccato nella difesa dei profitti e delle rendite, il governo pensa bene di accostare la legittima protesta e conflittualità sociale con sparuti e anacronistici gruppuscoli del tutto marginali cercando di mantenere le relazioni industriali in un ottica di compatibilità con gli interessi particolari dell’impresa.
Dichiara Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB:
“Pisanu, nella sua intervista, ripercorre un “canovaccio” mai abbandonato, quello che prevede la criminalizzazione preventiva di tutto ciò che si oppone alle scelte liberiste e guerrafondaie con l’obbiettivo di giustificare a priori la repressione delle lotte. Non ci faremo certo intimidire da queste affermazioni, la CUB sarà, come sempre, in prima fila nel difendere i diritti del mondo del lavoro in questo autunno che, per responsabilità unica del Governo e dei padroni, sarà necessariamente pieno di iniziative, di scioperi, di cortei.”