PIANTE ORGANICHE

L’amministrazione distribuisce le carenze!!

 

 

Nazionale -

Lavoratori,

dopo anni di mancate discussioni (dpcm 97 e successivi per capirci), ieri l’amministrazione, sollecitata dalle pressioni delle organizzazioni sindacali, ci ha convocato per discutere di piante organiche. La riunione non ha avuto un bell’ esordio, visto che il capo del Corpo nella sua introduzione non si è espresso su come sono giunti alla definizione della bozza consegnataci. Da parte delle organizzazioni sindacali presenti gli interventi sono stati quasi unanimi nel ribadire l’inconsistenza di quelle bozza, incomprensibile, vista la mancanza di dettagli rispetto ai numeri complessivi teorici, che non ci spiega come viene distribuito l’organico nei distaccamenti. L’Amministrazione come al solito si è trincerata su uno studio che conoscono solo loro, ma la cosa ancora più grave è che il relatore non conosceva il lavoro effettuato dal suo stesso ufficio. Come RdB/CUB, abbiamo evidenziato che non si può discutere di piante organiche senza una relazione che spieghi prima di tutto quali obiettivi ci poniamo e vogliamo raggiungere, anche alla luce di quello che furono le vecchie piante organiche che ci permisero in seguito di assumere personale. Abbiamo sollevato alcune considerazioni di merito riguardo la bozza, dove in particolare si accentrano le specializzazioni (secondo l’Amministrazione specializzazioni anche i SAF e gli NR…) alle Direzioni Regionali, escludendo solo i portuali. Rileviamo rispetto a ciò l’esercizio della ineguaglianza da parte del Dipartimento, cosi come mettiamo in evidenza incongruenze circa la chiusura di alcune Direzioni Regionali da un lato,dall’altro lato invece fino ad oggi nelle Direzioni si concentrava ulteriore organico, ma quali fossero le funzioni e/o incarichi di lavoro è ancora da capire. Cosi come presentato, questo modello consegnato alle OO.SS, è inaccettabile, si tratta solo di “consegna” di numeri sulla situazione organica attuale (forse) che secondo il Dipartimento dovrebbe rappresentare la futura pianta organica del Corpo in ottemperanza alla 217\05. Senza entrare nel merito della discussione la RdB/CUB, ha ribadito, l’attuale distribuzione di organico non è di alcuna utilità, non da il senso di cosa dovrebbe essere o diventare il Corpo nazionale rispetto le funzioni del soccorso tecnico urgente e attività di protezione civile. Ne si comprende il progetto dell’amministrazione che considera efficiente un organico fittizio, perchè nei posti di lavoro non si riesce a mantenere le squadre al minimo sufficiente, perché si stanno chiudendo distaccamenti per cui alla prima micro calamità tutto il personale verrà richiamato per sopperire alla carenza di personale. In conclusione, il Dipartimento ha risposto che l’ RdB/CUB, vorrebbe il “libro dei sogni” e questo non è realizzabile perché l’Amministrazione deve riferirsi alla “legge” la 217/05. Quest’ultima pone una serie di vincoli anche in termini di organico, e quindi l’amministrazione si muove all’interno di tali parametri. La riunione è stata rimandata, con la promessa di una relazione dettagliata dei Comandi e dei Distaccamenti che vogliono mantenere aperti, dopodiché, secondo il Dipartimento bisogna decidere come spalmare non l’organico che manca ma le attuali carenze! Lavoratori, ciò significa solo che il comparto pubblicistico ancora una volta si rivela un capestro per il Corpo Nazionale, niente organico, nessuna previsione per il futuro, mancanza di aumenti di organici nei posti di lavoro, cosi come ritardi sempre più marcati di passaggi di qualifica. C’è bisogno di una forte opposizione e rilancio delle nostre proposte, mai prese in considerazione, pertanto non siamo disposti a fare come i soliti passacarte o finti oppositori dell’ultima ora degli altri sindacati.

Lavoratori, ora la parola spetta anche a voi (con l’adesione sindacale), noi non vogliamo essere complici di questo decadimento culturale ed operativo. Già in tempi non sospetti avevamo prospettato questa deriva, “Italia in 20 minuti” con i distaccamenti misti che produce solo volontari a go-go, fino ad arrivare alla solitaria opposizione da noi messa in campo contro le leggi e regolamenti che militarizzano la categoria.

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