PERIODO DI APPLICAZIONE TEORICO-PRATICA VIGILI DEL FUOCO IN PROVA 100° CORSO
Alla Dirigente Vicaria per la Formazione
Ing. Maria PANNUTI
e.p.c. Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Eros MANNINO
All’Ufficio per le Relazione Sindacali
Vice-Prefetto Renata CASTRUCCI
Oggetto: PERIODO DI APPLICAZIONE TEORICO-PRATICA VIGILI DEL FUOCO IN PROVA 100° CORSO
In merito a quanto evidenziato in oggetto si riscontrano forti perplessità per quanto espresso nella nota DCFORM 27308 del 16.07.2025. Nella stessa vengono forniti chiarimenti sullo svolgimento dell’attività di “soccorso tecnico urgente guidato”. La precisazione allo specifico punto evidenzia che i Vigili del Fuoco in prova non debbano essere direttamente impiegati in prima istanza nelle squadre di soccorso, ma bensì sui mezzi di appoggio.
Riteniamo tale approccio in assoluto contrasto con quanto avvenuto sino ad oggi, non trovando altresì puntuale riscontro nel Decreto DCFORM 127 R. del 07.05.2025. Lo stesso all’art. 1 comma 3.1 recita: “soccorso tecnico urgente in affiancamento guidato, con assegnazione…OMISSIS.”
Poiché trattasi di soccorso tecnico urgente, come tale deve essere inteso e il personale in affiancamento deve poter prendere visione dello svolgimento dell’intervento di soccorso sin dalle prime fasi.
Quando si presuppone che le fasi concitate dell’intervento siano limitate alla prima partenza arrivata sul posto, questo lascia trasparire il totale distacco che la Dirigenza del Corpo Nazionale continua ad avere verso la realtà operativa ed interventistica che quotidianamente viene fronteggiata nei Comandi.
Demandare poi il compito ai Capo Turno oppure ai Funzionari di guardia di “affiancare” i Vigili in prova dimostra ancor più la mancanza di conoscenza di quale sia il compito svolto da queste figure e quali sia il loro ruolo durante gli interventi di soccorso tecnico urgente.
Tale responsabilità è imputabile unicamente alla Direzione Centrale per la Formazione che continua a non erogare moduli che potrebbero essere tranquillamente evitati invece di puntare sull’applicazione pratica in maniera più stringente.
Allo stesso modo viene demandato agli Uffici delle Direzioni Regionali l’espletamento di moduli didattici che vengono effettuati in maniera a dir poco frettolosa e non didatticamente uniforme sul territorio nazionale.
Come sempre avvenuto nel Corpo Nazionale l’affiancamento deve poter definirsi tale quando è realmente un affiancamento.
Quando invece i Vigili in prova vengono parcheggiati ai Comandi per incastrare i moduli di patenti terrestri, TAS, e SAF Basico, questo non può definirsi tale.
Far vivere i Vigili del 100° Corso in un mondo ovattato e che non gli consente di prendere piena coscienza di cosa sia un intervento di soccorso denota il fallimento della Formazione nel Corpo Nazionale che continua a puntare solo all’immagine e non alla sostanza.
La prova di quanto appena affermato è plasticamente rappresentata con il 101° Corso, con l’introduzione di “Educazione sociale, comportamentale formale e partecipazione ad eventi istituzionali”.
Si sottolinea che, nonostante l’opposizione trasversale del Tavolo Sindacale, la Direzione Centrale ha deciso d’imperio di introdurre questa ridicolaggine che nulla ha a che fare con il Corpo Nazionale che, nonostante le continue pressioni e rigurgiti militaristi di alcuni nostalgici Dirigenti, rimane un Corpo Civile dello Stato.
La USB non comprende quali siano le motivazioni che hanno portato a tale scelta limitante nell’affiancamento teorico-pratico e chiediamo un celere riscontro alla presente per permettere a Vigili in prova di poter concretamente giovare dell’esperienza di questi tre mesi nel migliore dei modi, vedendoli realmente consapevoli di cosa dovranno affrontare nei Comandi di prima assegnazione
per il Coordinamento Nazionale USB VVF
Paolo CERGNAR