Perchè il lavoratore prevalga
La RdB è consapevole che al Ministero dell'Interno vi sono insiti meccanismi burocratici che non trovano l'attenzione necessaria affinché si realizz
Lavoratori,
dopo l'interrogazione parlamentare sulla vicenda del tavolo "segreto" tra Amministrazione e Cgil, Cisl e Uil, sull'ipotesi di modifica del comparto di contrattazione, si è tenuta in data 24 luglio l'udienza presso il tribunale del lavoro di Roma. L'Amministrazione è stata chiamata in giudizio per attività antisindacale. Il giudice ha imposto all'Amministrazione di convocare in data 30 luglio la RdB per informarla, alla pari delle altre organizzazioni sindacali, sui contenuti degli incontri tenutesi nelle settimane precedenti. Tale soluzione, oltre a riaffermare il diritto di informazione per le tutte le OO.SS., ha evidenziato come alcuni sindacalisti operino in modo costante per una disinformazione nei confronti dei lavoratori. La campagna demagogica di Cisl e Uil sul comparto, espressione di interessi corporativi e particolari, nasconde l'inefficace di una pratica sindacale rispetto alle necessarie rivendicazioni salariali, dimostrando così anche l'incapacità di farsi portavoce di progetti concreti atti a migliorare le condizioni dei lavoratori, visto i contratti e gli accordi che continuano a sottoscrivere.
La RdB è consapevole che al Ministero dell'Interno vi sono insiti meccanismi burocratici che non trovano l'attenzione necessaria affinché si realizzino progetti autorevoli ( vedi dualismo con la Protezione Civile). Ciò trova conferma anche con il neo ministro, il quale probabilmente incontrerà le rappresentanze sindacali non prima di ottobre. Questi limiti sono nella natura di un ministero che assume sempre più il ruolo di ministero di polizia e che confonde l'autorevolezza data da una capacità nella pianificazione e nella progettualità, con una gestione improvvisata giorno per giorno, sostenuta da iniziative autoritarie e antidemocratiche.
Ciò che riteniamo inqualificabile è il comportamento, per certi aspetti similare, di alcuni dirigenti del Corpo nazionale che attraverso l'autoritarismo e il discriminante uso della disciplina cercano di celare la loro totale incapacità nell'amministrare un comando.
Questo autoritarismo è accompagnato dalla crescente subalternità delle centrali sindacali di governo, caratterizzato da una volontà costante di svendita della nostra identità e professionalità, ammiccando con coloro che promettono posizioni di potere, amministrando uomini e cose come se fossero tutt'uno.
La RdB non accetta, disobbedisce, e per questo, spesso (come evidenziano alcuni fatti avvenuti presso il comando di Roma) l'Amministrazione tenta con azioni repressive di assegnare al lavoratore il ruolo di ingranaggio al solo servizio di chi comanda. Spesso i lavoratori sono divisi e spaventati. La storia ci insegna, però, che attraverso l'unità dei lavoratori e la forza delle lotte si possono ottenere diritti e tutele. L'alternativa a tutto ciò è la barbarie.
La RdB non tiene un atteggiamento contro qualcosa, quanto per qualcosa.
Quel qualcosa si può riassumere con la volontà di far prevalere i lavoratori del Corpo nazionale che in questo paese garantiscono un servizio per la collettività indispensabile, quale è l'attività di soccorso e di protezione civile.
Scopo e compito di un'organizzazione sindacale di base è dare piena rappresentanza ai lavoratori non chinare la testa di fronte a dirigenti e sindacalisti arroganti.