PER SANTA BARBARA SOLO MAL"DESTRA" BUROCRAZIA

Nazionale -

 

Vediamo il peggio per proteggerci. E oggi lo vediamo anche nella scelta di spostare la festa dei Vigili del Fuoco da Santa Barbara al giorno della fondazione del Corpo Nazionale.

Una scelta che non è semplice burocrazia, ma un cambio di prospettiva profondo: non si festeggiano più i valori, ma lo Stato che ci ha istituzionalizzato.

Santa Barbara non rappresenta un rito vuoto. Rappresenta la nostra storia, la nostra identità, la nostra missione. Barbara, per il suo credo, ha sopportato prove indicibili portando avanti la sua missione, protetta e padrona di fulmini ed esplosioni. È stata scelta come patrona perché incarnava ciò che siamo: tenacia, sacrificio, protezione. Spostare la festa significa rinnegare questo legame e celebrare un’istituzione che, troppo spesso, dimentica che prima ancora del legislatore c’erano i pompieri: gente che aiutava gente.

Non serviva lo Stato a dirci di farlo. Lo abbiamo sempre fatto. E non serve un alzabandiera in cui stare sull’attenti: i Vigili del Fuoco non si riconoscono nell’obbedienza formale, ma nella solidarietà umana, universale, che vivono ogni giorno sulle macerie, nelle case invase dal fumo, tra le lacrime di chi ha perso tutto.

Noi non combattiamo per la patria. Lottiamo per i valori. Quelli veri, quelli che non si spostano per decreto. Buona S. Barbara, finché c’è.

 

E tu da che parte stai ? 

4 dicembre o 27 febbraio ?