Passata la festa gabbato il Pompiere

È proprio vero che i detti non tramontano mai

 

 

Milano -

E’ passato un mese dalla mega fiction del 23 settembre di Milano (esercitazione antiterrorismo), in cui sono state impiegate centinai di unità VVF, ed ora è arrivata l’ennesima mobilità nazionale.

Ancora una volta i conti non tornano. I numeri riferiti alla dotazione organica parlano di una perdita secca di oltre 50 unità VP, alla quale va aggiunta la macroscopica carenza di Funzionari e CR.

Insomma, dopo la festa i pompieri di Milano sono stati gabbati un'altra volta, ritrovandosi con una dotazione che non è quella prevista dal DCPM 2001, che prevede:

549 VP - 274 CS - 93 CR per un totale di 916 unità operative

Tutte cose ampiamente previste prima dell’operazione Sant’Ambroeus!

E pensare che in quei giorni, qualche fenomeno si è adoperato affinché la conferenza stampa fosse posticipata a dopo l’evento!…

Ma le sorprese non finiscono qui.Dopo la gabbatura c’è anche la fregatura.

Il Dipartimento Centrale della Formazione ha inviato al nostro Comando personale sprovvisto dell’abilitazione alla guida dei mezzi di soccorso, il quale ovviamente ha un ruolo importante nel servizio.

Infatti tale incombenza è stato demandata ad uno sparuto numero di istruttori, tra l’altro coinvolti loro stessi nel servizio di soccorso.

Il problema Istruttori è noto da tempo, visto che già nel 2003 era stato lanciato un allarme per aumentare il numero dei formatori, sia al Comandate Provinciale che al Direttore Regionale Lombardia ed al D.C.F., col risultato della classica “melina”, creando un “gruppo di lavoro, composto da vari personaggi (?!?)”, che ha effettuato innumerevoli trasferte a Roma????!!!!!! e poi?… e poi non si fatto più nulla.

A fronte di quanto sopra, ecco la seconda sorpresa.

Come prima disposizione inerente l’organizzazione, il nuovo Comandante Prov., ha nominato il “Responsabile” del personale OPERATIVO, che a sua volta ha emanato una propria direttiva (n°50122 del 21/10/05), con cui vengono sospesi i congedi ordinari di tutti gli ISTRUTTORI nel periodo dei corsi, che si protrarranno fino a Dicembre inoltrato.

A questo punto è lecito porsi almeno un paio di domande:

1) Vista la palese iniquità della disposizione, come mai non è ancora giunto l’autorevole intervento del Comandante, finalizzato a porre i necessari correttivi ?

2) Possibile che 8 (otto) istruttori, formati negli anni 96/97, con corsi istituiti dall’allora Ispettorato Regionale e che hanno formato centinaia di autisti, si meritino la sospensione delle ferie?

3) Come mai nell’era della Devolution, Capi Dipartimenti e Direttori Regionali non riescono ad organizzare un corso regionale per sopperire ai deficit del D.C.F.?

 

In conclusione vogliamo sperare che non ci fossero intenzioni autoritarie, preludio magari del futura legge di “riordino” della categoria, ma che più semplicemente il responsabile abbia confuso autorevolezza con autoritarismo.

Certamente ci aspettiamo un deciso intervento del Comandante verso il Capo Dipartimento, per portare il disagio di tutti pompieri di MILANO, che subiscono da decenni assurde mobilità e che rendono precaria l’intera organizzazione.