Pari doveri? Pari diritti!

Roma -

Lavoratori/trici,

come sapete in tutt'Italia ogni giorno, migliaia di colleghi Discontinui/precari, contribuiscono a garantire col loro lavoro la sopravvivenza del CNVVF. Impiegati pressoché ovunque dal soccorso tecnico urgente, nell'amministrazione, nella logistica, nella manutenzione dei distaccamenti e dei Comandi sino agli stabilimenti balneari.

Lavoratori generosi ed indefessi che grazie al loro lavoro consentono ancora che il personale permanente vada in ferie e che quando in ferie possano loro ed i loro familiari usufruire di tutte quelle strutture (colonie e stabilimenti), dove sia possibile soggiornare a prezzi contenuti.

E' proprio negli stabilimenti che i Discontinui si adattano a svolgere mansioni mille anni luce lontane dalla loro professionalità: bagnini, spiaggini, cuochi, camerieri, lavapiatti, baristi, guardiani, etc.

Poi paradosso dei paradossi, accade che questo lavoro oltre ad essere malpagato a causa di una serie interminabile di voci mancanti o sottopagate in busta paga (TFR, ferie maturate e non godute, vacanza contrattuale, indennità di turno, etc.), non valga a far godere a questi lavoratori degli stessi benefici di cui godono gli abituali usufruttuari: i permanenti.

Infatti se liberi dal servizio i Discontinui che si recano per passare qualche momento di relax in quegli stabilimenti dove hanno lavorato sino al giorno prima, si vedono preludere la possibilità d'accesso anche quando lo stabilimento è parzialmente vuoto.

Tralasciando (ma fino ad un certo punto) le modalità arroganti e lesive della dignità con cui vengono invitati a rivolgersi altrove per andare al mare, è interessante rimarcare come allontanando quelli che sono a tutti gli effetti dei colleghi, (se ne facciano una ragione chi pensa il contrario) si allontanino dei clienti, visto che comunque le entrate e tutti i servizi sono a pagamento.

Questo considerando le condizioni in cui versa l'ONA, è da considerarsi un vero e proprio danno perpetrato alle casse dell'Opera, che alla lunga porterà alla liquidazione di tutto il patrimonio cosicché nessuno più potrà beneficiarne.

Questa USB, che si sta battendo per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio dell'ONA, oggi seriamente compromesso e dal quale rilancio, secondo una nostra proposta, dipenderanno anche buona parte delle assunzioni dei precari, vigilerà affinché situazioni come questa denunciata presso lo stabilimento VV.F. di Foceverde non abbiano mai più a ripetersi.