PARATE E PANINI

Piccole ordinarie miserie nel servizio di soccorso quotidiano

 

 

 

Milano -

Non è certo nostra intenzione polemizzare in una circostanza così tragica come il crollo di via Lomellina, ma recependo il senso di frustrazione generalizzato di chi vi ha partecipato, non possiamo esimerci dal fare alcuni commenti sul sistema organizzativo.

 

Alcune decine di colleghi “liberi dal servizio” (compreso il sottoscritto), sono intervenute sul disastro per partecipare alle operazioni di soccorso, spinti da un qualcosa dettato unicamente dalla propria coscienza, convinti che in certe situazioni l’altruismo prema in maniera quasi irrazionale ad accorrere in ausilio delle poche squadre in servizio.

 

Accantonando l’aspetto passionale con cui abbiamo vissuto la vicenda, è rimasta una forte rabbia sia per il fatto che al momento sembrava ci volesse una particolare autorizzazione per partecipare di turno libero, ma anche per quello che successivamente è accaduto nella distribuzione dei generi di conforto.

Il primo fatto ci ha lasciati perplessi, in quanto abbiamo messo a confronto le numerose volte in cui invece è stata la nostra amministrazione a disporre raddoppi turni o l’invio in zone di calamità, senza tante burocrazie e complimenti; magari senza dichiarazione d’emergenza o necessità di spiegarne il motivo, come accaduto nella recente attività antiterrorismo.

 

Ricevuta l’autorizzazione e messici a lavorare insieme a tutti gli altri colleghi in servizio, dopo circa tre ore ci siamo concessi una pausa per poter mangiare qualcosa approfittando del carro viveri che era sul posto. A quel punto abbiamo appreso che erano state confezionate alcune vettovaglie solo per il personale di servizio e solamente l’assurdità della situazione ha fatto si che il collega addetto alla distribuzione, ne concedesse in via straordinaria a quanti presenti in forma volontaria.

 

Parlare di panini in una circostanza così tragica, rammarica e deprime, ma è pur vero che questa disavventura rappresenta lo stato dei Vigili del Fuoco, dove nelle parate e nelle feste del Corpo non si bada a spese e si mette in mostra un’organizzazione che poi non corrisponde alla reale quotidianità.

Ad esempio, anche quest’anno l’amministrazione a livello nazionale e locale, si è fatta tanta pubblicità per l’accoglienza estiva a favore degli anziani nelle sedi VVF, con budget che solo per il nostro comando potevano contare su decine di migliaia di euro!

E poi in eventi così importanti, si lesina sui generi di conforto necessari a tutti i pompieri?…

 

Concludiamo con la speranza che tali disorganizzazioni possano essere motivo di riflessione e di miglioramento per l’amministrazione e le loro dirigenze.