Parata del 2 giugno e festa nazionale VVF
Comunicato del coordinamento provinciale di Ravenna sull'invio di personale a Roma il 2 giugno per la parata delle forze armate
Causa la grave e conclamata carenza di organico di questo Comando, si chiede che vengano sospese tutte le trasferte non riconducibili a reali situazioni di emergenza.
La scelta di individuare personale che il 2 giugno sarebbe comunque di turno, come comunicato verbalmente alla scrivente dall’ Ing. Borino, non ovvia il fatto che il personale candidato potrebbe rimanere a Roma per circa un mese, portando inevitabili disservizi all’organizzazione del turno di appartenenza.
Vogliamo inoltre rappresentare la nostra contrarietà a siffatte iniziative, ritornate “di moda” sino dall’ anno scorso: sfilare assieme alle Forze Armate non si configura tra le aspettative dei Lavoratori del Corpo Nazionale che hanno altro ruolo sociale, legato alla Protezione Civile ed al soccorso tecnico.
La scelta di ricondurre il CNVVF dentro l’alveo della Difesa Civile, assoggettandola e rendendola subalterna ad apparati militari, suscita la nostra opposizione e contrarietà, assieme alla certezza che tali scelte politiche siano controproducenti per gli effetti che determineranno sull’efficacia dei soccorsi, sulle popolazioni colpite da eventuali catastrofi e da ultimo anche sulle agibilità democratiche dei Lavoratori.
Probabilmente rivedremo sfilare reparti NBCR, nella consapevolezza che invece un eventuale intervento non convenzionale ci troverebbe impreparati.
Vedremo sfilare anche rappresentanze del “volontariato” con la conferma che la “militarizzazione” non riguarda solo i pompieri ma larghe fasce della società civile.
Vogliamo spendere una parola di biasimo anche sulla “forma” in cui è stato scritto l’ordine di servizio, talmente pieno di retorica e di imperativi da far tornare in mente altri periodi della storia italiana. Pensiamo sia doveroso opporsi a queste scelte;
a marciare su Roma vadano i sostenitori convinti del comparto sicurezza.