Palazzo Chigi: Solidarietà
Come preannunciato pubblichiamo una prima trance dei messaggi di solidarietà pervenuti alla RdB
BOLOGNA
Pur appartenendo ad altra organizzazione sindacale, volevo esprimere tutta la mia personale solidarietà ai colleghi portati in commissariato per l'identificazione durante la manifestazione dell'1 07 2003.
Spero che quel loro sacrificio possa portarci a godere di quel diritto,(op scusate,diritto, è diventato un termine desueto),al rinnovo del contratto di lavoro.
D'altronde la cultura dell'olio di ricino,delle medaglie al posto del giusto riconoscimento economico,era un cultura già vissuta in Italia,si pensava non potesse più ritornare ed invece è ritornata forse in maniera più subdola di prima,tanto da far confliggere tra loro, comunque servitori dello stesso Stato.
Volevo esprimervelo anche se il periodo e la volontà di lottare non sono più le stesse di qualche anno fa,penso che la manifestazione democratica del proprio pensiero,pubblica ed aperta sia l'unica forma per raggiungere tangibili risultati,il resto sono solo cartoline......
massimo comando di Bologna Bologna 2 luglio
BERGAMO
Sono un Vp in servizio a Bg Mi chiamo Giovanni XXX.
Aderisco incondizionatamente al Vs. slogan "meno medaglie, più diritti e più salari".
Vi esprimo piena solidarietà per il vile attacco alla libertà di manifestare avvenuto stamane davanti Palazzo Chigi.
Tale intervento( avvenuto sicuramente su input politico) è un vero e proprio attacco al sacrosanto diritto,di tutti i VV.F, di manifestare a sostegno delle proprie idee e delle giuste rivendicazioni contrattuali e "L'atteggiamento delle Forze dell'ordine non trova giustificazione e dimostra si voglia tappare la bocca dei lavoratori che manifestano per i propri diritti e per quelli dei cittadini che vogliono un servizio di soccorso degno di un paese civile".
Comunque un fatto è certo: nel nostro paese gli spazi di libertà vanno sempre più riducendosi.
RESISTERE! RESISTERE! RESISTERE! Giovanni Bergamo 2 luglio
AREZZO
Visto che fenomeni i signori poliziotti ieri a Roma?
Non si può più manifestare in pace. Fino ad un certo punto siamo dei pubblici ufficiali anche noi un po' di rispetto non guasterebbe. O questi signori pensano che siamo tappezzeria e basta.
Pensiamoci bene sul fatto di diventare forza di polizia e manteniamo le distanze da questi eroi.
Scusate per lo sfogo