Palazzo Chigi: l'Interrogazione Parlamentare
Nel pubblicare l’interrogazione parlamentare sull’azione repressiva messa in atto dalla polizia nei confronti dei vigili del fuoco che stavano pacif
Interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Interni
Per sapere, premesso che,
Martedì 1 luglio per protestare contro le scelte del governo che vuole inserirli dentro il comparto sicurezza (militarizzando il corpo) un gruppo di vigili del fuoco ha dato vita ad una manifestazione pacifica davanti Palazzo Chigi durante la quale i vigili del fuoco hanno espresso lo stato di evidente esasperazione cui sono costretti dalle politiche in materia di soccorso e protezione civile, nonché dal mancato rinnovo del contratto fermo da oltre 18 mesi;
nel corso della manifestazione i vigili del fuoco hanno dato vita ad un saggio simbolico montando e innalzando una scala controventata retta da quattro funi, per pochi minuti, in una Piazza Colonna calda e deserta, mal sorvegliata dalle forze dell’ordine. Il gesto era più che un semplice atto di protesta ma, nelle intenzioni delle RdB (come riportato nel loro comunicato stampa), aveva valore simbolico rappresentando il rapporto di cooperazione e coordinamento tra i lavoratori, ed in effetti per chi ha potuto assistere al saggio, salvo i pericolosi interventi delle forze dell’ordine di cui si farà riferimento più oltre, si è trattato di uno spettacolo in cui i pompieri hanno dato prova di padronanza dell’arte e di un coordinamento simile a quello dei migliori equipaggi delle barche a vela da competizione; si è messa così in evidenza la capacità professionale di una categoria che non vuole essere assimilata né contrattualmente né nelle competenze alle forze di polizia.
una nota stonata nelle breve e significativa manifestazione è venuta dall'atteggiamento delle Forze di Polizia che prima hanno tentato di impedire con la forza l’innalzamento della scala già issata di circa trenta gradi, mettendo gravemente a rischio i pompieri impegnati nell’operazione sottoposti ad una leva notevole, poi hanno stracciato lo striscione che chiedeva "Meno medaglie, più diritti e più salari" ed infine, a manifestazione terminata, hanno fermato con la scusa dell’identificazione alcuni vigili del fuoco, ma di fatto l'identificazione é stata impedita perché i poliziotti non hanno permesso ad alcuni vigili del fuoco di prendere i documenti nel furgoncino adiacente. Vani i tentativi di mediazione dei parlamentari presenti, ossia di Mauro Bulgarelli e della senatrice Loredana dePetris, è stato operato il fermo di 9 vigili del fuoco per oltre 3 ore e mezzo al I commissariato di Roma;
se un simile atteggiamento repressivo delle forze dell’ordine di fronte ad un atto privo di alcun rischio, arrecante invece gravi pericoli per i manifestanti, non sia stigmatizzabile per il futuro; perché le forze dell’ordine non hanno proceduto secondo ragionevolezza, consentendo ai vigili del fuoco di esibire i propri documenti; quali siano le risposte del Governo alle serie e gravi questioni poste in luce dal sindacato di base dei vigili del fuoco.
Roma, 2 luglio 2003 Mauro Bulgarelli Paolo Cento Giovanni Russo Spena