Pacchetto Sicurezza e caccia all'immigrato: la versione militare della Bossi-Fini

Comunicato RdB-Cub - Immigrazione

 

 

Roma -

Il “Pacchetto Sicurezza” presentato in Parlamento dà il via libera alla completa criminalizzazione degli immigrati, basata sull’equiparazione tra immigrazione, terrorismo e criminalità, equazione negata a parole ma confermata dai fatti e dalle proposte concrete.

Utilizzando la “minaccia terroristica”, con la giustificazione delle bombe di Londra, che hanno ucciso anche cittadini immigrati, in tutto il paese stiamo assistendo ad una vera operazione di repressione e di caccia alle streghe con rastrellamenti militari e perquisizioni arbitrarie e, pesantemente, umilianti.

Riteniamo grave che le ultime dichiarazioni del ministro dell’interno Pisanu, siamo state accolte con soddisfazione da quasi tutte le forze politiche della maggioranza e dell’opposizione.

Abbiamo assistito ad un applauso “bipartisan” all’intervento di Pisanu che promette la costruzione di nuovi CPT, aumento dei voli charter per le espulsioni forzate, modifiche repressive del codice penale, aumento dei poteri della polizia.

Provvedimenti in palese contrasto con le dichiarazioni di facciata sul “mantenimento delle libertà dei cittadini” e sul “rifiuto delle leggi di emergenza”, ma che vengono accolti positivamente dal centrosinistra: basti ascoltare le dichiarazioni di Piero Fassino che ha apprezzato l’intervento del ministro Pisanu e quelle di Romano Prodi che ha definito le parola del Ministro “un discorso saggio”. Vediamo che nel gioco delle parti le dichiarazioni forcaiole della Lega Nord diventano il metro della “buona politica”.

Inoltre, sempre il segretario dei DS, ha ammonito che sarebbe un grave errore chiedere la chiusura dei CPT, ignorando totalmente la recente iniziativa promossa da 14 tra presidenti e assessori regionali sulla messa in discussione dei centri di permanenza.

Denunciamo queste misure repressive che non solo criminalizzano i cittadini immigrati, ma trasmettono un messaggio di voluta confusione e di paura all’intera popolazione italiana.

Riteniamo che le iniziative promosse dall’Assemblea dei movimenti antirazzisti NO CPT, svoltasi il 10 Luglio scorso a Bari siano un punto di forza per organizzare una risposta di massa all’azione repressiva del governo, contro la Legge Bossi-Fini, e la Legge Turco –Napolitano.