Organizzazione servizio SAF al nucleo elicotteri di Bologna.
Due giorni fa si è svolto un incontro in Direzione Regionale tra le OO.SS. e l’Ing. Domenico Riccio Direttore regionale dell’Emilia Romagna, all’ordine del giorno organizzazione del servizio SAF presso il nucleo elicotteri.
Premettiamo come RdB che i SAF2B che decidono di prestare la propria opera presso il nucleo elicotteri fanno un regalo all’amministrazione, questi uomini prestano la loro opera per passione, più che per una gratificazione economica, in quanto non percepiscono indennità di volo o di specializzazione. Premessa necessaria per far comprendere a tutti, Direttore compreso, che qualunque richiesta che mira a modificare il rapporto di lavoro deve avere la piena approvazione del personale interessato, in quanto non esiste l’obbligo di svolgere il servizio presso il nucleo, dunque ogni eventuale forzatura potrebbe produrre un blocco dello stesso, dall’oggi al domani, proprio perché come già detto, il servizio di elisoccorso si basa sulla passione e sulla volontarietà degli operatori SAF2B. Al Direttore preme innanzitutto la continuità del servizio e il mantenimento della convenzione con la Regione. La nostra impressione è in definitiva che l’ing. Riccio ha fatto una proposta di orario alternativa, ma è pronto anche a lasciare tutto come prima, l’importante è che non si verifichi la mancanza di uomini al nucleo pregiudicando il servizio. Come RdB siamo d’accordo che se viene preso un impegno da parte dei lavoratori, poi va mantenuto soprattutto nel rispetto dei cittadini che possono aver bisogno di questo servizio ad alta specializzazione. Però siamo sempre alle solite, cioè si vuole mantenere in piedi una struttura di soccorso con sempre meno soldi e con sempre meno uomini. Questa è la radice del problema, il resto è accademia. In sintesi la nostra proposta che crediamo condivisa dal dirigente è di far decidere ai lavoratori interessati, spetta solo a loro scegliere se rimanere nel vecchio sistema, che sembra trovare il maggior numero di adesioni, o passare al nuovo orario, cioè 12/12 - 12/60 (vedi proposta allegata). Le perplessità di molti lavoratori sul nuovo orario sono legate al maggior numero di viaggi, alla mancata indennità del notturno, che non verrebbe compensata dall’indennità percepita dalla convenzione regionale, in quanto da questa bisogna scorporare l’indennità di turno ordinaria. Non ultimo il problema legato agli orari dell’alba e tramonto nelle varie stagioni, che costringerebbero a prolungamenti di orario in straordinario. Per questo le 24 ore al cambio dell’ora legale ci sembravano più opportune, concordando che nelle ore di non operatività dell’elicottero, i soccorritori presenti al nucleo siano a disposizione per partenze di terra di tipo SAF. Concludendo: invitiamo tutti gli uomini interessati a questo servizio a raggiungere un accordo condiviso che garantisca un servizio efficiente rispettando i diritti e i bisogni dei lavoratori. L’RdB difenderà la posizione maggiormente condivisa, non certo per spirito populista, ma perché lo ripetiamo, il servizio SAF al nucleo esiste per esclusiva volontà e dedizione di Pompieri che credono in questo servizio e dunque è giusto riconoscere che le scelte siano fatte da chi in prima persona si appende ad un verricello a centinaia di metri di altezza. Questo chiaramente è un principio generale che l’amministrazione dovrebbe sempre seguire, le decisioni condivise hanno un futuro, le imposizioni generano solo malcontento, in fondo siamo noi Pompieri, che ogni giorno in strada rischiamo la vita, sarebbe sempre bene ricordarselo.