Operazioni di pulizia tende colonna mobile di Bologna e situazione generale.

Bologna -

Alla C.A. del  Direttore Regionale E.R.

Ing. Giovanni Nanni

 

Alla C.A. del Comandante Provinciale di Bologna

Ing. Antonio La Malfa

 

 

Oggetto: Operazioni di pulizia tende colonna mobile di Bologna e situazione generale.

Ci piacerebbe oggi nel giorno di Santa Barbara mandarvi la presente per farci gli auguri più sinceri, peccato che l’occasioni per complimentarci non ce ne siano molte. Quindi siamo costretti a richiamare invece la nostra attenzione su quello che non và.  Proprio in questi giorni ci è capitato di occuparci della situazione della colonna mobile, grazie alle operazioni di pulizia delle tende che stanno rientrando dai campi base di San Felice e San Prospero. Innanzitutto riteniamo che si sia proceduto ad una formula dispendiosa ed inefficiente per pulire le tende, ci spieghiamo meglio, avete deciso di richiamare dei precari/discontinui per provvedere al lavaggio delle tende. I primi giorni gli stessi sono stati parcheggiati in centrale senza essere utilizzati, da quello che ci risulta non c’erano disposizioni precise su quello che dovevano fare, ma soprattutto non c’erano le tende. Una volta arrivate però si è posto il problema dello spazio, solo 5 tende alla volta possono essere lavate ed asciugate, l’asciugatura è la fase più delicata e lunga, in questa stagione ci vorranno giorni per asciugare le tende, anche perché un portone della palazzina colonna mobile e rotto e quindi rende difficile scaldare l’ambiente, nonostante il riscaldamento al massimo, con buona pace della spending  review. Ma la domanda è: quante tende riusciremo a pulire in un solo richiamo di  precari? A quale costo? Premesso che non imputiamo nessuna responsabilità ai lavoratori precari che sono stati chiamati a svolgere un compito secondo noi non idoneo, infatti molti di loro non hanno conoscenza delle tecniche di montaggio e ripiegatura delle tende, ci piacerebbe anche sapere quali sono le garanzie di effettiva sanificazione delle tende. In passato abbiamo utilizzato altri sistemi, vedi ditta esterna, che non solo garantiva la sanificazione, la corretta asciugatura, ma provvedeva alle riparazione delle stesse (vulcanizzazione, sostituzione cerniere, ecc..), al costo circa di 900 euro l’una. Facendo i conti della serva e considerando il risultato finale, non ci sembra che l’Amministrazione ci abbia guadagnato con la scelta di richiamare personale discontinuo per il lavaggio delle tende. Un'altra soluzione poteva essere richiamare fuori turno, a pagamento, personale permanente che volontariamente si offriva per questo servizio, il vantaggio sarebbe derivato dalla maggiore professionalità, dall’opportunità di fare addestramento e soprattutto dalla possibilità di programmare i giorni evitando i tempi morti che derivano dal periodo di asciugatura.  Ci farete sapere quanto è costata tutta l’operazione e quante tende effettivamente saranno pulite alla fine di questo richiamo di discontinui/precari. Attendiamo dunque per le valutazioni finali.

 Quali inoltre le garanzie di una asciugatura idonea che impedisca il formarsi di muffe che potrebbero pregiudicare la funzione delle tende stesse.

 Ci preme anche sapere se questo richiamo speciale inciderà negativamente sul monte ore totale dei richiami, non è accettabile infatti che si sottraggano forze al soccorso per compiti di logistica.

 Cogliamo anche l’occasione per parlare più in generale della situazione della colonna mobile, le ultime emergenze: terremoto dell’Abruzzo, emergenza “migranti” Manduria, alluvione in Liguria e il terremoto dell’Emilia,  hanno messo a dura prova le nostre attrezzature. C’è il bisogno di rivedere tutto il magazzino, dalle suppellettili alle attrezzature elettriche/idrauliche. Le tende sono in numero insufficiente a garantire un campo base da 300 uomini come dispone la nuova circolare sulle colonne mobili. I moduli bagno/docce sono inservibili oramai da molto tempo, parcheggiati in un angolo della caserma. La caldaia è rotta e nel carro comando ci piove e mancano gli attacchi per le nuove tecnologie. Per quanto riguarda invece i mezzi, quelli nuovi sono da mesi nelle rimesse inutilizzati, perché privi di caricamento con  vani incompatibili, cosa ancor più grave, perché facilmente risolvibile, mancano del libretto formazione macchina, cioè non si è formato il personale all’utilizzo di questi mezzi. Non parliamo poi dell’anfibio, il mastodontico sei ruote, che è più in officina che nel piazzale, anche quello un miraggio per i patentati nautici. Cosa dire infine dei simpatici camper parcheggiati di fronte alla Direzione, di chi sono? Cosa ne dobbiamo fare? Noi proponiamo di noleggiarli a prezzo calmierato ai lavoratori che ne facciano richiesta per le ferie.  Inutile continuare, la situazione è disastrosa. Il Comando non può ignorare quanto detto, nemmeno la Direzione. Allora ci chiediamo come si è potuto arrivare a tanto? Quali sono i provvedimenti che si è messo in atto per provvedere in breve alla risoluzione dei problemi maggiori?   Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro quando saremo chiamati di nuovo a rispondere alla chiamata d’aiuto dei cittadini in qualche parte d’Italia? Attendiamo le vostre risposte.

Non mancheremo inoltre di scrivere a Roma per denunciare la grave situazione in cui versa la colonna mobile di Bologna, perché è inaccettabile che oggi dopo tutto quello che è accaduto in questi tempi di alluvioni, di terremoti si possa contare su mezzi tanto inadeguati.