Operazione "SEDI VVF APERTE AGLI ANZIANI"

A Milano parte l’iniziativa…nonostante tutto! Anche con il virus della “legionella”

 

Milano -

 

 

IL 16 luglio i Dirigenti del Comando di Milano, hanno convocato le OO.SS. per illustrare le iniziative che vorrebbero attuare dal giorno 20 p.v., rispetto all’accoglienza degli anziani presso le sedi VVF.

Com’era prevedibile la situazione è apparsa molto più complicata da attuare e gestire di quanto precipitosamente propagandato a livello Ministeriale.

Per prima cosa, essendo il personale operativo materialmente impossibilitato nel gestire un’impresa del genere, l’amministrazione ha chiesto la collaborazione dell’Associazione dei VVF in congedo, che però dovrà anch’essa verificare la reale disponibilità numerica dei suoi associati.

Eventuali assistenze sanitarie saranno garantite da un’autolettiga e relativo equipaggio del 118, ma non in forma esclusiva, svolgendo quindi normale servizio di soccorso, con partenza dalla sede di via Messina.

Constatata anche l’utopia nel poter garantire continuità all’iniziativa, dalle ore 8.00 alle 20.00, dal 20 luglio al 30 agosto, il Comando vorrebbe circoscrivere l’impegno solo ad alcuni giorni ed a ristrette fasce orarie.

L’accesso sarà vincolato ad anziani autosufficienti ed in discrete condizioni di salute, anche se non è chiaro chi e come, dovrà e potrà stabilirlo.

A tale scopo, a copertura di imprevisti, verrà stipulata una polizza assicurativa ad hoc.

I locali con possibilità d’accesso agli anziani, comprenderanno il museo, l’aula magna (con possibilità di visione di filmati), sala bar e sala mensa.

Ed è proprio sul locale mensa che dovrebbe indirizzarsi il finanziamento di 20.000 euro promesso dal Ministero e che riguarderà l’installazione di un impianto di aria condizionata.

Considerato che si parla di una superficie di 500 metri quadri, sarà difficile trovare tecnici e ditte specializzate che possano realizzare l’opera in tempi così ristretti.

Non vi è stato alcun accenno rispetto al problema dei servizi igienici, visto che la maggior parte di quelli esistenti, non hanno la suddivisione uomini/donne.

Interessante il proposito di intrattenere i cittadini con brevi lezioni sui più comuni incidenti domestici e nozioni base antincendi, resta da capire da chi verranno effettuate.

Nemmeno è chiaro come il Comando ovvierà ad un “problemino” di virus LEGIONELLA il quale, insediatosi nel sistema idrico sanitario della sede di via Messina ormai dal mese di Febbraio ’04, si è talmente “affezionato” all’ambiente che è ancora lì presente, facendo interdire l’utilizzo dell’acqua calda, tanto che si è dovuto installare in cortile un apposito container per effettuare le docce.

Tra l’altro sembra che il virus, che può avere esiti letali, prediliga fisici deboli e con difese immunitarie abbassate…

Situazioni analoghe, se non peggiori, per la maggior parte dei distaccamenti cittadini e provinciali.

Aria condizionata nella quasi totalità assente, bagni promiscui, ed in più il rischio sempre più frequente che, una volta usciti i mezzi di soccorso, si debba chiudere la sede di servizio lasciandola incustodita, causa mancanza di pompieri.

Insomma i nodi vengono al pettine.

Tutte le carenze dei Vigili del Fuoco, in particolare di quelli appartenenti al Comando di Milano, verranno evidenziate proprio quando l’Amministrazione vorrebbe fare bella figura con poca spesa.

Appare anche evidente che l’iniziativa, fortemente voluta dal Capo Dipartimento Prefetto Morcone ed appoggiata dal Ministro Pisanu, annunciata ancora prima di verificarne la fattibilità a livello periferico, sia servita a farsi pubblicità sulla pelle di uno strato debole di cittadini e su una categoria di lavoratori che da sempre ha anche un ruolo sociale ed umanitario.

L’iniziativa è ancora più stridente perché gli stessi rappresentanti di Amministrazione e Ministero, da tempo stanno lavorando alacremente per cambiare il rapporto di lavoro alla categoria VVF, applicando una sorta di militarizzazione.

La realtà è che i Vigili del Fuoco vengono utilizzati sempre più frequentemente in casi di sfratti, sgomberi, ed operazioni di ordine pubblico, allontanandoli da quel ruolo, appunto sociale, che hanno sempre rivestito.

I cittadini non hanno bisogno dell’ennesima forza di polizia, ma di squadre di soccorso VVF ben equipaggiate ed in numero sufficiente, messe nelle condizioni di poter garantire quel servizio di soccorso con risvolti sociali che hanno sempre fornito, senza farsi pubblicità!

Ma i cittadini, a partire da quelli anziani e più deboli, stiano tranquilli, i Vigili del Fuoco saranno sempre al loro fianco nel momento di necessità e se vorranno passare a trovarli nelle sedi di servizio offriranno ospitalità e divideranno quel poco che hanno, come hanno sempre fatto…NONOSTANTE TUTTO!