O.d.G. sulla tutela dei Vigili del Fuoco Volontari

Alla C.A. del Presidente del Consiglio Provinciale di Bologna, dott. Maurizio Cevenini e ai componenti del Consiglio.

 

 

 

Bologna -

La scomparsa del vigile volontario Simone Messina e il ferimento del capo squadra volontario Luigi Mezzini ci ha provocato profondo dolore. Anche questa sigla sindacale come è ovvio rivendica per i casi di morte o infortunio la parificazione tra volontari e permanenti. La nostra solidarietà è forte e non si discute, ma abbiamo anche la responsabilità di segnalarVi che l’ O.d.G. approvato dalla Commissione Consiliare Provinciale, parte da un presupposto sbagliato: che i Vigili del Fuoco volontari abbiano la stessa preparazione di quelli permanenti. E’ inconcepibile che un Vigile del Fuoco volontario abbia la stessa preparazione di un Vigile del Fuoco professionista in quanto il volontario indossa la divisa solo dopo 20 giorni di corso e interviene saltuariamente a chiamata o quando ha tempo libero da altre occupazioni. Passare il messaggio di ugual preparazione è grave, in quanto non riconosce la nostra professionalità. Affermare questo, non sminuisce il valore del servizio volontario, ma lo ridimensiona alle sue reali potenzialità. I volontari svolgono una importante funzione sul territorio, ma non si possono in alcun modo sostituire ai permanenti, che per loro natura, hanno un bagaglio di esperienza e formazione di gran lunga superiore. Inoltre i volontari non garantiscono presidi fissi nelle caserme, con la diretta conseguenza di non garantire il soccorso in maniera continua e anche quando questo è garantito, i tempi comunque di risposta sono molto più lunghi. In ultimo, il volontario non presta la sua opera in maniera gratuita in quanto percepisce in caso di intervento la stessa retribuzione oraria del permanente. Noi abbiamo il sospetto che ci possa essere un preciso disegno politico che vuole l’ incremento del volontariato a discapito della componente permanente, con indiscusse ricadute sulla qualità del servizio di soccorso. Ci sono segnali molto forti, come la parificazione delle qualifiche dei volontari a quelle dei permanenti (art. 2 legge del 30/09/2004, n°252). Questa legge ha creato un paradosso: un volontario con solo 5 anni di servizio discontinuo può guidare una squadra di professionisti con anche 15 anni di servizio effettivo alle spalle. Questo avviene per un altro paradosso per cui la nostra amministrazione richiede 15 anni di anzianità ad un permanente per diventare capo squadra e soli 5 ad un volontario. Chiediamo una risposta politica forte al fine di migliorare le condizioni di tutto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, non solo dei volontari, partendo proprio dalla gravissima carenza di organico nei quadri permanenti e dai tagli indiscriminati perpetrati in questi anni a nostro danno. Il Comando di Bologna ha 350.000 euro di deficit. Quest’anno i soldi inviati da Roma non coprono nemmeno le spese sostenute nel 2006. Senza soldi potremo mantenere in efficienza questo complesso e delicato apparato, che è il soccorso? Bisogna continuare a sperare che ci facciano credito i nostri fornitori? Ad esempio al Carlo Fava (distaccamento cittadino di Bologna) abbiamo un’autoscala di 30 anni fa e un’autopompa di sette anni, fortemente usurata da un lavoro intenso, mentre la prossima settimana al distaccamento volontario di S.Giovanni in Persicelo consegneranno un’autopompa nuova fiammante in aggiunta ad un altro mezzo già nuovo! Concludiamo ricordandoVi che il numero dei Vigili del Fuoco professionisti in Italia è il più basso d’Europa, a dimostrazione della scarsa attenzione che il mondo politico italiano dedica alle problematiche legate alla sicurezza, ambito che tocca tutti Noi, nessuno escluso. Migliorare il soccorso è patrimonio comune, di cui gli stessi destinatari di questa nostra lettera beneficiano. Tutti i “Pompieri” d’Italia e nello specifico quelli di Bologna, stanno vivendo una situazione di grave sofferenza, speriamo con questo nostro appello di aver suscitato un interesse autentico sui nostri problemi.