Obblighi lavoro straordinario, telefonia mobile in convenzione e reperibilità.
Signor Comandante Provinciale VVF Catanzaro
Ing. Felice di Pardo
e p.c.
Signor Direttore Regionale VV.F. Calabria
Ing. Claudio De Angelis
Nonostante nostre rimostranze dinnanzi Signor Direttore Regionale formulate anche per iscritto ed allegate a verbale in sede di riunione presso Direzione Regionale in data 20 luglio ‘11, il dirigente provinciale di Catanzaro insiste nel comporre squadre per il servizio AIB con la coercizione, passando da numerosi odg per la composizione di squadre AIB “forzose” ad un odg volto a raccogliere le adesioni volontarie e poi nuovamente a odg “forzosi”, quasi come un gioco a di dispettosità.
Oltre a nuovamente ribadire
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l’amministrazione non può obbligare il personale a servizi straordinari;
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l’amministrazione non può utilizzare il mezzo telefonico per contattare il personale ed informarlo dell’obbligo o meglio dell’imposizione del servizio straordinario;
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l’amministrazione non può obbligare i Capi Sezione o loro sostituti a fornire nominativi che sarebbero “obbligati” a presentarsi in servizio straordinario.
Contestualmente chiediamo che :
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venga eliminato dal sito del comando l’ordine del giorno con cui si è provveduto a suo tempo alla pubblicazione dell’elenco dei numeri di telefonia mobile forniti al personale in convenzione, poiché tale pubblicazione è lesiva della privacy del singolo;
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venga eliminato qualsiasi elenco cartaceo od in formato elettronico dell’elenco di cui al punto precedente;
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sia vietato tassativamente l’utilizzo e la pubblicazione dell’elenco telefonico del personale.
Si intende precisare che il personale che ha chiesto di poter usufruire di tale convenzione, ha stipulato una sorta di contratto con TIM per il quale paga regolare bolletta mensile,ha dovuto acquistare personalmente ed a proprie spese un apparecchio di telefonia mobile (cellulare) e né garantisce -a proprie spese- la ricarica di batterie, manutenzione e quant’altro.
In definitiva l’adesione ad una convenzione vantaggiosa è da considerarsi un “benefit” che l’amministrazione ha voluto “riconoscere “i suoi dipendenti; pertanto tali utenze telefoniche non possono essere certamente considerate alla stregua di un “cellulare aziendale” con i connessi obblighi di “reperibilità”.
In ultimo sottolineamo che il personale continuamente contattato telefonicamente ed importunato dal comando per essere informato dell’obbligo di presentarsi in servizio straordinario, viene così sottoposto a stress di natura psicologica, stati di ansia e tensione nervosa con possibili gravi conseguenze di cui l’amministrazione ne è diretta responsabile. Analoghe ricadute di natura nervose, a cascata i ripercuotono sui singoli familiari ognuno per il particolare stato emotivo personale, nonché sullo stato generale di “tensione” che si ritrasmette ai nuclei familiari.
Diffidiamo ancora una volta l’amministrazione dal mantenere tali lesivi comportamenti.