O CHE BEL COMPARTO... ... ...
Anni addietro i vigili del fuoco hanno conosciuto varie realtà contrattuali
Abbiamo avuto occasione di fare contratti con la Polizia, i professori, e le Poste.
Il risultato? Loro hanno preso i soldi e noi no!
In un comparto pubblicistico, il contratto si discuterebbe insieme a:
· · Ambasciatori
· · Prefetti
· · Polizia (ultimo aumento contrattuale 33€)
· · Polizia penitenziaria (ultimo aumento contrattuale circa 20€)
· · Corpo Forestale (aumento come la polizia penitenziaria)
Risultato: lamentele, soprattutto da parte degli ultimi due corpi menzionati, perché i soldi vengono distribuiti secondo l’importanza del ruolo ricoperto. Questo significa che ambasciatori, prefetti e poliziotti assorbono quasi tutte le risorse finanziarie. Agl’altri restano le briciole!
La polizia di Stato conta in organico 115 mila unità, la polizia Penitenziaria 45 mila, la Forestale 8 mila. Circa 30 mila vigili del fuoco come potranno mai spuntarla contro chi ha più voce in capitolo?
Le altre “belle conquiste” del tanto sospirato comparto sicurezza sarebbero:
· · Rafforzamento delle gerarchie
· · Possibilità di fare domanda di mobilità solo dopo 8 anni
· · Cancellazione delle RSU (rappresentanze sindacali unitarie)
· · Contratto imposto per D.P.R. con validità di 4 anni senza possibilità d’intervenire (attualmente il contratto può essere proposto, discusso, migliorato, e respinto)
· · Cancellazione della contrattazione ai vari livelli (impossibilità di rappresentare i problemi dei lavoratori).
Per ciò che riguarda le pensioni, attualmente siamo inseriti nella d.lgs. n.165 del 30 aprile 1997 insieme a Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, ed altri corpi di polizia.
Questo inserimento, come poteva sembrare logico, non ha portato ai vigili del fuoco gli stessi benefici di cui godono gli altri:
· · Loro hanno l’ausiliaria, noi no!
· · Hanno la “messa a disposizione (godimento degli eventuali incrementi economici contrattuali fino a due anni dopo essere andati in pensione), noi no!
· · In polizia hanno 5 anni di “scivolo” (previo pagamento di riscatto), noi no!
Quello che abbiamo “guadagnato” ad essere equiparati a loro è che prima ad un vigile del fuoco occorrevano 30 anni di contributi per andare in pensione, ora ce ne vogliono 35 (più l’aumento previsto dalle varie riforme pensionistiche); e per i nautici il limite di poter riscattare al massimo 5 anni di scivolo dovuti all’imbarco.
E’ evidente, ancora una volta, che non si ottengono automaticamente gli stessi privilegi che hanno gli altri. Al contrario, viene favorito chi copre un ruolo di forza dello stato.
Cosa di non poco conto è che tutti quelli che sono inquadrati nel comparto sono soggetti a “disciplina pubblicistica”; ciò significa che i diritti dei lavoratori, e quelli sindacali sono limitatissimi!
Tutte queste cose vanno valutate attentamente, specialmente da chi crede che un cambio di comparto sia la soluzione di tutti i mali che affliggono il Corpo Nazionale.
L’impegno di tutti noi deve essere quello di trovare la giusta collocazione per i vigili del fuoco, per evitare che divengano manovalanza a basso costo, a disposizione per ogni sporco lavoro che scansano tutti gli altri corpi dello stato.
Meditate gente…..meditate!