NUOVO ORDINAMENTO
Art. 18 - parziale inidoneità, "altra conquista"!
Lavoratori,
ogni giorno c’è una pillola di saggezza nella lettura del nuovo calderone contrattuale che ci aspetta per il prossimo futuro.
Vi ricorderete che già nel mese di agosto con il comunicato " l'inferno dei decreti " avevamo evidenziato come piano piano tutte le conquiste di anni di lotte fatte dai lavoratori siano state giocate sul piatto del ritorno personale da governo e consorella sindacale. Siamo partiti dal voto dei lavoratori sulle RSU, che per questa amministrazione non ha più valore, per finire ai contratti quadriennali stabiliti per legge senza contrattazione e senza possibilità di modifiche durante la sua vigenza.
Successivamente vi abbiamo posto all'attenzione la questione dei ricorsi contro l'amministrazione in caso di contenzioso: non più davanti al giudice ordinario ma, da oggi, ricorso al TAR con un notevole dispendio di euro.
Sulla questione economica evitiamo di tornaci ormai è sotto gli occhi, o meglio nelle tasche di tutti, la "grande somma " messa a disposizione dal governo e dai suoi concertativi satelliti sindacali, alla fine di tutta la vendemmia dei diritti sindacali e personali e dopo la ”sbornia” arretrati, ammonterà a 25,00 €.
Oggi ci occupiamo dell'art. 18 o meglio delle inidoneità in caso di infortunio o malattia.
Nel contratto di lavoro del quadriennio 2002/2205 dietro la spinta dei lavoratori e la tenacia della RdB-Cub, che per anni ha sempre sostenuto la necessita di creare un ruolo logistico per il personale non abile alle attività lavorative legate al soccorso, era riuscita a far digerire all'amministrazione l'articolo in questione, dando la possibilità al lavoratore la terza opzione, infatti mentre prima dell'avvento dell'art. 18 il dipendente aveva la possibilità di essere collocato a riposo oppure transitare nel supporto tecnico amministrativo, con l'ultimo ccnl si è provveduto a sanare questa anomalia cercando di utilizzare le professionalità acquisite nel corpo dai parzialmente inidonei mantenendoli nel settore operativo senza essere legati direttamente al soccorso tecnico urgente, previo SCELTA DEL DIPENDENTE; questo era lo spirito della norma e l'accorso sottoscritto.
Nel nuovo ordinamento l'amministrazione, avallata dal sindacato compiacente, ha sùbito provveduto a modificare in peggio. Già si era cimentata in questi ultimi giorni a perseguitare il personale non idoneo bloccandolo in servizio senza dargli la possibilità di scelta tra le tre opzioni, questo significa anche la definitiva mortificazione di tutti quei lavoratori transitati nel S.A.T.I. da cinque anni rispetto alla data di approvazione del contratto che vedranno drasticamente ridursi, se non azzerarsi, le possibilità di essere ricollocati nel settore operativo.
Con l'approvazione dei decreti il dipartimento si riserva di prendere in considerazione l'applicazione ex art. 18, ( ora art. 134 ); il ricollocamento nel servizio attivo non legato al soccorso, qualora subentri un’inidoneità parziale, potrà avvenire compatibilmente con le esigenze organizzative e con la disponibilità delle dotazioni organiche. Anche per il personale S.A.T.I. il discorso non è poi così differente, in caso di inidoneità il loro destino sarà nelle mani dell’amministrazione.
Cogliamo ancora l'occasione per ringraziare chi tristemente in questo anno complice con il potere ha voluto questo cambiamento, chi ci ha portato nuove e migliori norme per i lavoratori, chi ci ha transitati in cambio di euro a volontà e chi da un articolo voluto per consentire al personale di scegliere di transitare o meno ne ha fatto uno strumento di ricatto e discrezione da parte dell'amministrazione.