Novafeltria .......
comunicato unitario
Le mancate promesse dei vertici politici e dirigenziali del C.N.VV.F sul passaggio del Distaccamento di Novafeltria da Pesaro a Rimini avrà grosse ripercussioni su tutto il territorio riminese.
Purtroppo sono stati colpevolmente inascoltati i costanti richiami da parte delle scriventi OO.SS a prestare la massima attenzione ai vertici Politici e Dirigenziali del Corpo Nazionale VVF in merito alle conseguenze che la legge 3 Agosto 2009 n°117, avrebbe prodotto nel passaggio del distaccamento VVF di Novafeltria dalla regione Marche(Pesaro) all’Emilia Romagna(Rimini).
Infatti a breve si completerà con un colpevole ritardo di oltre 18 mesi anche il passaggio del distaccamento di Novafeltria al comando Provinciale di Rimini, purtroppo questo passaggio avrà drammatiche ripercussioni sull’intero apparato del soccorso in tutta la provincia Riminese, infatti:
la mancata promessa di consegnare al Comando di Rimini il distaccamento di Novafeltria in pieno organico farà si che per continuare a garantire anche per questo distaccamento la possibilità di rimanere aperto (e vista la collocazione decentrata è assolutamente indispensabile)costringerà tutti gli altri distaccamenti già esistenti nella provincia di Rimini a ridurre il personale al punto tale che non sempre si garantirà la seconda partenza della sede centrale, e si ridurrà anche il numero di personale presente all’aeroporto dove si potrebbero verificare grossi disagi per i rifornimenti di aeromobili con passeggeri a bordo (scali tecnici)prevedendo ritardi che possono portare gravi danni all’immagine di un aeroporto che tanto sta facendo per promuovere la sua immagine tanto è vero che dal mese di Marzo grazie all’arrivo di una grossa compagnia aerea aumenteranno notevolmente i voli ed i movimenti di passeggeri in questo scalo.
Gravi ripercussioni dovrebbero pure riguardare il distaccamento stagionale di Bellaria che proprio in queste settimane è prevista la sua inaugurazione e che rischia di rimanere per la stagione estiva chiuso.
Purtroppo ora i tempi per intervenire non ci sono, il tempo per trovare una soluzione c’era ma è stato drammaticamente e colpevolmente scaduto, aspettiamo quantomeno che, chi in questi mesi nulla ha fatto per evitare questo scempio, si adopri da subito per non arrivare alla stagione estiva oramai alle porte senza rinforzi considerevoli almeno per ripristinare una situazione di normalità per garantire un soccorso che ad oggi risulta improbabile garantire.