Non è il momento di far polemica; ma è il momento di dire la verità.

Comunicato Stampa

Roma -

Le tre idei Dirigenti VV.F. Roma: insicurezza, incapacità, incompetenza.

Quanto accade a poco più  24 ore dal sisma, che ha duramente colpito l’Abruzzo, dimostra come l’Amministrazione non riesce ad uscire dall’affanno organizzativo disperdendo risorse che invece proprio nelle prime ore andrebbero concentrate nelle aree interessate dal sisma.

Nella notte appena trascorsa in molte sedi VV.F. di Roma era presente il triplo del personale necessario per garantire il dispositivo del soccorso provinciale. Nonostante la massiccia presenza di soccorritori l’Amministrazione alle ore 5:00 ha deciso di far  tornare a casa il personale che avrebbe dovuto prendere servizio dopo un paio di ore nelle zone terremotate (Turno A): Alle ore 8:00 ha fatto smontare il personale trattenuto per 24 ore (Turno D). Infine alle ore 9:00 ha sospeso il raddoppio del turno (Turno C) il quale avrebbe dovuto consentire di inviare un ulteriore contingente, di circa 60-70 uomini, in rinforzo a quello già presente nella provincia dell’Aquila.

Di fatto si è persa l’occasione per garantire il massimo del dispositivo del soccorso nelle prime 48 ore, quelle più preziose per il salvataggio di eventuali vittime ancora in  vita sotto le macerie,  a causa della disorganizzazione e la pessima improvvisazione della dirigenza del Comando provinciale di Roma. Se solo fossero state utilizzate le modalità degli anni  passati o quelle previste dalle norme contrattuali, si poteva aumentare considerevolmente il numero di soccorritori professionisti e quindi l’efficacia e l’efficienza  dei soccorsi. La giornata odierna, per i VV.F. romani sta proseguendo in un rincorrersi di  disposizioni che non fanno certo sperare in  un’organizzazione più efficiente per le prossime ore.  Ci auguriamo che, passata la fase emergenziale ed emotiva iniziale, si avvii una seria riflessione su come è gestito il soccorso in Italia. Un’approfondita riflessione per come il C.N.V.V.F. da struttura portante della protezione civile, grazie alle riforme fortemente volute dagli ultimi governi e sostenuta da altre OO.SS., sia sempre più ridotto a mero strumento di propaganda politica, dove si sfrutta l’immagine  a scapito dell’efficacia dei soccorsi alla popolazione inerme che nel frattempo è costretta ad attendere gli aiuti peri tempo troppo lungo.

Ci vorrebbe un’altra i per definire la dirigenza di questo Comando provinciale, ma la  lasciamo questo alla vostra immaginazione.