NO TAV ANCHE A ROMA

Nel pomeriggio di ieri numerosi lavoratori appartenenti alle organizzazioni del sindacalismo di base e compagni dei movimenti sociali della capitale

Roma -

Dopo aver gridato slogan contro le cosiddette “cooperative rosse” che in realtà rappresentano spesso la punta più avanzata della speculazione in vari territori del nostro paese, il presidio si è ingrossato e si è trasformato in un corteo che attraversando le vie del centro di Roma ha raggiunto il Palazzo del Governo, nei pressi del quale si stava svolgendo un’altra manifestazione indetta da alcuni partiti della sinistra e dalle associazioni ambientaliste.

Dopo aver bloccato il traffico per alcuni minuti sulla centrale Via del Corso, un corteo di alcune centinaia di persone, con in testa le bandiere della lotta contro l’Alta Velocità, si è diretto verso il Ministero degli Interni, gridando slogan di solidarietà con la lotta delle popolazioni della Val di Susa, contro l’Alta Velocità, contro la violenta aggressione delle forze dell’ordine e contro le ambiguità di alcuni partiti di centrosinistra.

Sotto il Viminale i manifestanti hanno chiesto a gran voce le dimissioni del Ministro degli Interni Pisanu, annunciando la partecipazione di una folta delegazione romana sia alla manifestazione prevista in val di Susa dell’8 dicembre sia a quella indetta a Torino il 17 dicembre.

I manifestanti, negli interventi finali, hanno ricordato la lotta contro l’alta velocità sviluppata in questi anni in alcuni quartieri della capitale, devastati dalle opere di costruzione della TAV, lotte che sono costate violente cariche da parte della polizia ai manifestanti che un anno fa cercarono di bloccare il cantiere di Tor Sapienza.