No alla Militarizzazione dei Vigili del Fuoco
Moloch: si dice di un essere o di una potenza guidati dal solo istinto di distruzione: anche, di organizzazione irrazionale che soffoca i diritti, l
Il 16 febbraio 2004, si è tenuto un convegno, sulle tematiche della Difesa Civile e Protezione Civile, al Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Milano in via Messina. Il convegno ha visto la partecipazione, oltre a numerosi operatori, di parlamentari nazionali e rappresentanti delle forze politiche regionali e locali.
Dal dibattito è emersa la volontà da parte del governo e dei partiti della Margherita e Udeur di militarizzare la categoria, annullando così la grande tradizione di indipendenza e democrazia che da tutti viene riconosciuta al corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Questa manovra rinforza, di fatto, il nocivo sdoppiamento di forze, risorse e poteri tra Protezione Civile e Vigili del fuoco, riproponendo l’illogico modello di Polizia e Carabinieri che produce gravi ripercussioni sul servizio alla cittadinanza.
Con la scusa di un futuro misero aumento dei salari, il governo ed il ministro Pisanu vogliono “comprare” il consenso della categoria, facendosi un gran baffo di tutte le conquiste sindacali che i lavoratori del Corpo Nazionale hanno ottenuto negli anni passati.
Il disegno di legge Pisanu, dopo il passaggio alla Camera attende l’esame del Senato per una definitiva approvazione: invitiamo tutte le forze politiche, la società civile e la cittadinanza tutta ad opporsi a questo progetto che aumenterebbe ulteriormente la percentuale di forze militarizzate che in Italia è la più alta d’Europa in rapporto alla popolazione.
Le forze sindacali RdB-CUB e C.G.I.L. che hanno sempre combattuto, come logica vorrebbe, nel dipartimento della protezione Civile, si opporranno con tutti i modi a questa nefasto tentativo di ritorno al passato: questo è un'altra manovra di questo governo per irreggimentare tutte le potenziali voci dissenzienti.
In ALLEGATO la relazione introduttiva