NESSUN TAGLIO AGLI SPRECHI I POMPIERI FANNO I CONTI CON LA CONTRAZIONE DELLA SPESA

Colleghe/i,

il provvedimento per la revisione della spesa pubblica meglio noto come spending review è ad un passo dal divenire legge, manca il passaggio in aula alla Camera che avverrà con ogni probabilità lunedì 06/08. L'austerity è la medicina con la quale i moderni alchimisti stregoni del Governo Monti pensano di risanare il Paese, così come i medici del medioevo dispensavano purghe e salassi nel vano tentativo di curare ogni male; molto spesso i pazienti non superavano la cura, il rimedio era cioè talmente pesante da ammazzare il malato.

La storia è talmente beffarda che tende a ripetersi, soprattutto per mancanza di memoria storica dei nostri improvvidi governanti, certo Marx avrebbe aiutato se non fosse stato bandito dalle università (quantomeno Italiane), eppure una sbirciatina ai libri di storia su quello che successe in Olanda nel 1637 “la bolla dei tulipani” o nella “grande depressione” del 1929 si poteva pur dare.

Il problema è che questo Governo di fantomatici tecnici e di stimati “Professoroni” etichettato come il migliore possibile da larga parte dell'intellighenzia di questo Paese, ha ricette vecchie e ricordi vaghi e scoloriti di come si svolsero i fatti nel passato.

Nel 1929 ci salvammo grazie a misure opposte e contrarie alle attuali, ad una enorme iniezione di denaro ed investimenti pubblici, previsti dal piano di riforme economiche e sociali varate dal presidente americano dell'epoca Roosevelt e noto come “New Deal”.

Senza entrare nei dettagli, si separarono le banche d'affari da quelle commerciali, si assoggettarono le banche al controllo statale, grazie ad un piano di lavori pubblici si assunsero milioni di disoccupati, si aumentarono le aliquote per i contribuenti più ricchi (patrimoniale n.d.r), si approvavano importantissime riforme sociali come il Wagner Act che sanciva il diritto allo sciopero ed alla contrattazione collettiva, l'approvazione del National Industrial Recovery Act, che limitava la sovrapproduzione il lavoro in nero e quello minorile introducendo minimi salariali e il Social Security Act, un modello moderno di welfare.

Le ricette odierne invece, dettate dalla liberista BCE e dalla Bundesbank, recepite benissimo dai nostri impettiti Governanti, ci hanno portato alla modifica dell'art.81 in Costituzione rendendo di fatto fuorilegge il Keynesismo su cui si basarono i provvedimenti anti crisi americani del 1929, alla (contro) riforma del mercato del lavoro e alla (contro) riforma delle pensioni, alla ratifica del Fiscal Compact, che ci costringerà ad una manovra aggiuntiva di 40 mld di euro l'anno, distruzione del Welfare, salario diretto ed indiretto e spinti fino alla privatizzazione ed alla demolizione di tutto ciò che è patrimonio pubblico.

Nei Vigili del Fuoco che a detta di qualcuno dovevano essere esenti a questa mattanza grazie all'ombrello del comparto sicurezza, queste ricette contenute nella spending review (D.L. 95/2012) e quello sul funzionamento del CNVVF (D.L. 79/2012), si declinano in:

 

Riduzione del turnover al 20% (triennio 2012-2014), dal 2015 al 50%;

Cancellazione di tanti Comandi Prov.li quante saranno le Province soppresse;

Salari bloccati fino al 2017

 

Dalla riduzione del t.o. sono esclusi gli organici e gli uffici dirigenziali, nonché le loro auto e le laute spese per le consulenze e gli stipendi della casta prefettizia.

Il tutto avallato dal protocollo d'intesa sul pubblico impiego sottoscritto dal Governo con le parti sociali (CGIL CISL UIL UGL) del 04/05 u.s., che ha spianato la strada a tali provvedimenti e che spiega il perché nessuno di queste sigle abbia scioperato per contrastarne gli effetti, votato poi in Parlamento da PdL, PD ed UdC.

 

ORA HAI CAPITO PERCHE’ C’E’ BISOGNO DEL SINDACATO DI BASE?

PIU’ E’ FORTE L’USB PIU’ SEI FORTE TU